Scoperto un documentario inedito sulla Natività di Caravaggio


Nuove suggestive immagini sulla Natività perduta. E’ stato infatti ritrovato, dal regista Sergio Gianfalla, un documentario inedito a colori, sugli Oratori di Palermo, realizzato nel 1960. Alcuni fotogrammi, mostrano “La Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d’Assisi”, celebre tela realizzata da Caravaggio nel 1609 per l’altare maggiore dell’Oratorio di S. Lorenzo, luogo dal quale venne trafugata nella notte tra il 17 ed il 18 ottobre 1969.  L’eccezionale filmato è visionabile su uno schermo collocato presso “Massimo Sgroi Antichità” (via delle Croci, 20 a Palermo), dove sino al 15 novembre sarà visitabile la mostra “Pezzi di Caravaggio”.

L’esposizione, voluta dall’Associazione Amici dei Musei Siciliani, è stata organizzata in occasione del quarantennale dal furto del dipinto. Numerose e contrastanti le versioni sul destino dello stesso, la più inquietante delle quali vorrebbe la tela tagliata a pezzi, scambiati tra i boss mafiosi impegnati nel narcotraffico. E’ da questa ipotesi che ha preso vita l’idea della mostra: una riproduzione della tela, effettuata da Enzo Brai sulla base di una fotografia da egli stesso scattata prima del furto, è stata tagliata in cinque pezzi, ognuno dei quali racchiuso in cornici dorate ed esposto.

“E’ un modo per riaccendere la luce su questo tragico evento. L’impressione è che le ricerche siano state interrotte, quasi si trattasse di una persona scomparsa e quindi di una morte presunta – dichiara Bernardo Tortorici di Raffadali, Presidente dell’Associazione Amici dei Musei Siciliani – La “Natività” deve invece essere considerata un latitante, e per questo motivo deve continuare ad essere ricercata. L’auspicio è che la tela torni al più presto alla città di Palermo e all’Oratorio per il quale venne ideata e realizzata”.



Caravaggio, l'enigma dei due San Francesco



Due dipinti apparentemente identici raffiguranti san Francesco in meditazione. Ma solo uno è attribuibile al Caravaggio: l'altro sarebbe la copia di un pittore di scuola caravaggesca. Sono l'oggetto della mostra "Caravaggio: l'enigma dei due San Francesco", che sarà aperta il 7 novembre al castello di Masnago a Varese. Entrambi i dipinti sono di proprietà del Fondo edifici di culto del Viminale e l' iniziativa è stata presentata dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni. La mostra ha un taglio didattico e illustrerà con materiali multimediali, filmati di restauri, foto e videointerviste le differenze stilistiche tra i dipinti, la biografia delle tele, le tecniche di indagine di restauro e le modalità e gli strumenti che gli esperti utilizzano per l' attribuzione dell' autenticità delle opere. Si tratta, ha spiegato Maroni, di "una iniziativa importante per valorizzare il patrimonio artistico del Fondo edifici di culto". Dopo la tappa di Varese l'obiettivo è portare in altre città l'enigma dei due San Francesco. (Fonte "La Repubblica")

Conferenza: "Indagini di Caravaggio e Bacon nelle pieghe della realtà contemporanea": 16 novembre 2009 Auditorium dell'Ara Pacis (Roma)

I quadri del maestro lombardo della collezione della Galleria Borghese dialogano con le opere del pittore inglese.

Temi sacri, atti dissacratori, la figura umana nuda o vestita, in ambienti chiusi e claustrofobici, il comune sentimento di indefinibile catastrofe e di naufragio esistenziale. I quadri del maestro lombardo della collezione della Galleria Borghese dialogano con le opere del pittore inglese che si fece conoscere nel 1945 con la serie di “screaming popes”, “i papi urlanti”. Il ritratto di Innocenzo X di fronte al “Davide e Golia”. Bacon rappresenta una faccia sfigurata nell’urlo, Caravaggio la testa ancora sanguinante dopo la decapitazione ancora espressiva nonché tagliata.

Luogo: Auditorium dell'Ara Pacis 
Orario: ore 18.30
Biglietto d'ingresso: Ingresso libero
Informazioni:: 060608 tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00
Altre informazioni: A cura di Fabiana Mendia
Organizzazione: Zètema Progetto Cultura
Con la collaborazione di: Comune di Roma - Assessorato alle Politiche Culturali e della Comunicazione, Arteindiretta

L'Associazione Giovanni Testori presenta il convegno: "L’ALBA DI CARAVAGGIO" (Sabato 24 ottobre Milano, Pinacoteca Ambrosiana)

La formazione milanese di Caravaggio e la Canestra di frutta di Federico Borromeo

Milano, 13 ottobre 2009. A chiusura del ciclo di visite guidate dedicate dalla Associazione Giovanni Testori alla scoperta del giovane Caravaggio, in anticipo sulle celebrazioni del quarto centenario dalla morte del Maestro, sabato 24 ottobre l’Associazione Testori organizza un convegno sul tema La formazione milanese di Caravaggio e la Canestra di frutta di Federico Borromeo. Insieme a Maria Cristina Terzaghi dell’Università degli studi di Teramo e Giacomo Berra autore del volume Il giovane Caravaggio in Lombardia, l’incontro traccerà un quadro complessivo della formazione del grande Maestro lombardo. Al termine, il pubblico sarà guidato alla visita di uno dei capolavori che hanno fatto di Caravaggio un artista immortale: La Canestra di frutta di Federico Borromeo. Il convegno chiude il ciclo di visite che nel corso del 2009 hanno toccato le città di Cremona, Bergamo, Brescia e Milano.

Il segreto di Caravaggio: una grande mostra nel 2010

Nuovi particolari e una grande mostra nel 2010 per svelare trucchi e magheggi del Caravaggio. Un tema ormai più indagato che discusso, ma scoprire che Michelangelo Merisi «ricalcava le sue opere» non è stato un boccone facile da mandar giù. L’ultimo ‘scoop’ risale al 1994, quando l’esperta di restauro Roberta Lapucci, capo dipartimento allo Studio Art Centers International di Firenze, pubblicò l’articolo ‘Caravaggio e i quadretti nello specchio ritratti’ e altri saggi sui fenomeni ottici utilizzati dal ‘padre’ di capolavori del calibro del Bacco: «Mancino, proprio a causa del ribaltamento dell’immagine riflessa negli specchi — spiega Roberta Lapucci — : il gran numero di modelli mancini raffigurati nei suoi dipinti potrebbe testimoniare come egli non riuscisse a ribaltare ancora l’immagine destra-sinistra».

Roma, 20 ottobre: Proiezione in prima nazionale del video "CARAVAGGIO XXI: 21 tableaux vivants dalle opere di Caravaggio"

Martedì 20 ottobre, alle ore 21.00, presso il Cinema AZZURRO SCIPIONI di Roma, nell'ambito della Rassegna ROMA DOCFEST, verrà proiettato in prima nazionale il video dello spettacolo: "CARAVAGGIO XXI: 21 tableaux vivants dalle opere di Michelangelo Merisi da Caravaggio"

LEGGI LA RECENSIONE DI TOMMASO EVANGELISTA DAL BLOG ERRECOMEROMA

La compagnia Malatheatre con la regia di Ludovica Rambelli, tra luce e buio, dà vita ai modelli di strada e ai soggetti del genio maledetto. Le più belle opere del Merisi si compongono sotto gli occhi degli spettatori, con poche stoffe e oggetti semplici; gli attori danno vita ai modelli di strada e ai soggetti sacri e profani immortalati dal grande artista culminando nell’istante creativo della realizzazione ultima di ogni dipinto. Il video, per la regia di Massimo D’Alessandro, coglie a 360° il processo di trasformazione nella successione dei tableaux vivants dello spettacolo “entrando” nei quadri e cogliendone molteplici e inaspettate angolazioni di prospettiva.


 

Interpreti: Gaetano Coccia, Adriana Del Duca, Dora De Maio, Francesco De Santis, Chiara Giuliani, Francesca Lugnano, Mauro Milanese
Musiche di Bach, Mozart, Sibelius, Vivaldi
Regia teatrale di Ludovica Rambelli - Regia cinematografica di Massimo D'Alessandro
Una coproduzione STUDIO BLU PRODUCTION - ARSTUAVITAMEA - MALATHEATRE

Cinema AZZURRO SCIPIONI - Via degli Scipioni 82 - ore 21.00 - Sala Chaplin - INGRESSO LIBERO

Prime conclusioni alla chiusura del convegno: "La Natività del Caravaggio: 40 anni dal furto"

COMUNICATO STAMPA - 20/10/2009

In occasione del recente Convegno internaionale che si è svolto presso la Sala Gialla del Palazzo dei Normanni di Palermo dal titolo Caravaggio La luce dell’Ombra, si conclude il percorso “Il Genius Loci oltre la tela” dedicato all’artista ed alla sua opera della “Natività” realizzata nel 1609 per la Compagnia di S. Francesco nell’Oratorio di S. Lorenzo.

L’unico assente, l’opera, rubata il 17 ottobre 1969 ma non per questo l’interesse sull’argomento e sulla speranza di ritrovare la famosa tela, inserita dalla FBI tra le dieci ricercate più importanti del pianeta, è diminuito. Infatti ancora oggi nuove scoperte sono state fatte sotto l’aspetto iconografico che danno una nuova lettura artistica all’opera d’arte che per quattrocento anni aveva celato la vera identità del Pastore raffigurato accanto a S. Francesco. “Tutto è iniziato – dichiara Gippetto- fin dal primo momento che vidi la tela, e mi chiesi perché Caravaggio aveva rappresentato di spalle S. Giuseppe e chi era il suo misterioso interlocutore? Dopo varie ipotesi e due anni di studi sono arrivato alla conclusione che il Pastore che poteva stare in piedi accanto a S. Francesco e davanti la Sacra Famiglia non poteva essere altro che un altro Santo. Dal tipo di abbigliamento, è S. Giacomo con la sua inconfutabile veste da pellegrino. La conferma l’ho avuta –continua Gippetto-quando guardando i decori eseguiti nel 1699 da Giacomo Serpotta all’interno dell’Oratorio di S. Lorenzo in Palermo, mi accorsi che nella “folla” di statue e scene di virtù, nell’arco trionfale davanti a dove stava il quadro (prima del furto), Serpotta aveva messo non a caso, a sinistra la Carità ed a destra l’Ospitalità, ispirandosi alla scena del quadro. Come sappiamo nella iconografia religiosa la carità viene rappresentata da S. Francesco così come l’ospitalità viene raffigurata da S. Giacomo. Allora perché S. Giuseppe di spalle con la mano indica il bambino appena nato ai due Santi? Grazie a l’unica foto a colori realizzata da Enzo Brai poco prima del furto, si vede chiaramente che il dito indice della mano di S. Giuseppe che indica il Bambino, ha una piccola ferita. Prendendo in prestito un principio della Geometria che dice: per un punto passano infinite rette, per due punti passa una ed una sola retta. Infatti prolungando con una semiretta la proiezione del dito vediamo che indica la parte destra del torace del Bambino dove troviamo la ferita del costato come a presagire quale sarà il suo destino sulla Croce, inoltre, considerato che la Madonna nella Santa Notte non ricevette ne Carità ne tanto meno Ospitalità in nessuna locanda, S. Giuseppe quasi con ira dice ai due Santi: “Guardate come hanno trattato il Salvatore appena nato, a terra, come un guscio di tellina”   (Extroart - Ufficio Stampa - ufficiostampa@extroart.org)
Link FaceBook all'evento
La manifestazione è stata organizzata dalla Fondazione EXTROART nel Progetto "WANTED ...presi per il verso giusto" che ha lo scopo di far conoscere e riconoscere le opere d'arte trafugate per riportarle nella loro legittima collocazione per la pubblica fruizione e che si adopera incessantemente già da oltre un decennio, attraverso una vera e propria campagna pubblicitaria, finalizzata alla diffusione della conoscenza delle opere d'arte trafugate e della loro illecita commercializzazione. Link al sito ufficiale
E' stato anche recentemente pubblicato un romanzo dal titolo "Caro Vincenzo" di Antonio Amico (A & B editrice)
Il quadro rubato è inserito nella "FBI TOP TEN ART CRIMES", in testa alle più importanti opere d'arte trafugate in tutto il mondo.

Ritorno al Barocco. Da Caravaggio a Vanvitelli

Napoli, 12 dicembre 2009 – 11 aprile 2010:  Museo di Capodimonte, Certosa e Museo di S.Martino, Castel S.Elmo, Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli, Palazzo Reale.

Ritorno al Barocco è un ampio progetto espositivo, a cura di Nicola Spinosa, che comprende 6 esposizioni tematiche in altrettante sedi museali a Napoli – Museo di Capodimonte, Castel S.Elmo, Certosa e Museo di S.Martino, Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli, Palazzo Reale – e coinvolge l’intera città e il territorio regionale con 27 itinerari nei luoghi barocchi, quali chiese, certose, collegiate, palazzi, musei regionali.
Ritorno al Barocco intende documentare i progressi conoscitivi degli ultimi trent’anni, dal 1979 al 2009, su aspetti, momenti e ‘generi’ che caratterizzarono la stagione del barocco a Napoli, che può essere definita cronologicamente da tre momenti: l’arrivo di Caravaggio a Napoli nel 1606, la presenza in città di Luigi Vanvitelli e Ferdinando Fuga (1750) e la partenza di Carlo di Borbone per la Spagna (1759).

Oltre la mostra: quattro lezioni per appassionati di storia dell’arte

Dal 19 ottobre al 30 novembre 2009 l’Auditorium dell’Ara Pacis ospiterà 4 appuntamenti ad ingresso gratuito dal titolo “Oltre la mostra” per appassionati e curiosi di storia dell’arte. Ogni appuntamento approfondirà le 4 mostre in corso a Roma in questi giorni: “Michelangelo Buonarroti. Architetto a Roma” ospitata ai Musei Capitolini fino al 7 febbraio 2010, “La pittura di un Impero” alle Scuderie del Quirinale fino al 17 gennaio 2010, “Caravaggio e Bacon” alla galleria Borghese fino al 24 gennaio 2010, “Boldini e gli italiani a Parigi tra realtà e impressioni” al Chiostro del Bramante fino ad aprile 2010.

Da Caravaggio a Van Gogh, 'Fiori' in mostra a Forlì dal 24 gennaio 2010

Dal 24 gennaio al 10 giugno 2010 ai Musei di San Domenico un tour nella storia dell'arte attraverso le rappresentazioni di fiori. Esposti capolavori di Rembrandt, Cagnacci, Gentileschi, Dolci, Hayez, Delacroix, Manet, Monet, Cezanne, Renoir e Van Gogh.

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17 ottobre: dopo cinque anni riapre la Galleria di Palazzo Bellomo a Siracusa

La fitta pioggia degli ultimi giorni ed il brusco calo di temperature registrato a Siracusa hanno senza dubbio spazzato via in un sol colpo il ricordo dell’estate e la voglia di spettacoli all’aria aperta. Il cartellone degli eventi cittadini si è notevolmente sfoltito in attesa di rimpinguarsi con l’arrivo del periodo natalizio.
Questo settimana però gli amanti della cultura potranno assistere ad un evento atteso da lungo tempo: la riapertura della Galleria Regionale Bellomo. Sono passati ben cinque anni da quando l’importante museo cittadino – secondo solo al museo archeologico “Paolo Orsi” – venne chiuso per restauri che, certamente, nessuno poteva immaginare sarebbero stati così lunghi.

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Ermitage,mancano i fondi, salta la mostra di Caravaggio

Ferrara, 9 ottobre 2009 - Niente mostra sui ‘Caravaggeschi’, prevista per il 2010 sotto le insegne della Fondazione Ermitage. Ieri, nella prima riunione del (rinnovato) CdA, Comune e Provincia hanno comunicato la forzata rinuncia all’esposizione che avrebbe portato in Castello anche il celebre ‘Suonatore di liuto’ di Michelangelo Merisi, in arte Caravaggio. Problemi di budget. Ovvero, memori dell’esordio con il Garofalo, le istituzioni hanno deciso che in assenza di consistenti sponsorizzazioni, le mostre dell’Ermitage subiranno un drastico ridimensionamento. Si inizia coi ‘caravaggeschi’, si proseguirà probabilmente anche con la mostra sull’Islam ipotizzata per il 2011. Confermata (al momento) l’attività del centro studi. Per il consiglio d’amministrazione, si sono dimessi, tra i ringraziamenti, l’ex presidente Pier Giorgio Dall’Acqua e l’ex sindaco Gaetano Sateriale. Entrano Marcella Zappaterra (che presiederà la Fondazione), il sindaco Tiziano Tagliani e il vice Massimo Maisto, per la Provincia anche il capo di gabinetto Manuela Paltrinieri. Conferma per Alfredo Bertelli (Regione).
di Stefano Lolli da "IL RESTO DEL CARLINO"

ASSOCIAZIONE GIOVANNI TESTORI: Finalmente Caravaggio (ciclo di conferenze)

Sabato 24 ottobre alla Pinacoteca Ambrosiana, alle ore 14.30, convegno conclusivo del ciclo "L'Alba di Caravaggio" con Maria Cristina Terzaghi e Giacomo Berra per fare il punto sugli studi più recenti e sulla formazione milanese di Caravaggio. A seguire una visita guidata ad uno dei suoi capolavori milanesi: la Canestra di Frutta della Pinacoteca Ambrosiana. Ritrovo ore 14.30: Milano, Pinacoteca Ambrosiana, Sala delle Accademie, ingresso da Piazza San Sepolcro. I posti sono limitati e la prenotazione è vivamente consigliata.Per informazioni e prenotazioni:info@associazionetestori.it o 02.55.22.98.369-370. L'offerta devoluta andrà a sostegno delle attività dell'Associazione Giovanni Testori Onlus. Ingresso 15 euro (studenti e soci 10 euro), biglietto per la Pinacoteca Ambrosiana incluso.

RESTAURO APERTO del dipinto di Caravaggio "Adorazione dei pastori" alla Camera dei Deputati

La Camera dei deputati ospita i lavori di restauro del dipinto di Caravaggio "Adorazione dei pastori". L’opera, giunta a Montecitorio dal Museo Regionale di Messina, viene restaurata da Valeria Merlini e Daniela Sarti, sotto la direzione di Gioacchino Barbera, e l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro grazie al contributo di Fastweb. I lavori di restauro, che si svolgono nei locali del "Punto Camera", sono visibili al pubblico, il mercoledì e il venerdì, dalle 15,00 alle 17,00. Le visite si possono prenotare accedendo al sito di FASTWEB.
L'interessante articolo di Goffredo Silvestri da "LA REPUBBLICA"


COMMENTI IN RETE:
18/09/09: Lazzaro senza resurrezione. Per l’anno di Caravaggio restaurano l’opera sbagliata. Giuseppe Basile direttore dell’Istituto Centrale di Restauro si chiede perché venga restaurato da privati L’Adorazione, che non ne ha bisogno, e non la Resurrezione, che ne avrebbe bisogno. E spiega il perché:le celebrazioni... Leggi tutto l'articolo di Stefano Miliani da "L'UNITA'"


17/09/09: Messina. La notizia sembra ottima: il Ministero per i Beni culturali ha deciso di dare il via al restauro dell'«L'adorazione dei pastori» di Caravaggio, del Museo Regionale di Messina. Alla spesa penserà uno sponsor prestigioso: la Camera dei Deputati. Il 2010 sarà l'anno di Caravaggio (quarto centenario dalla morte), e si preparano convegni, eventi e grandi mostre. Michelangelo Merisi è da tempo icona mediatica planetaria, dunque l'anniversario è un'occasione speciale per associare il suo nome a quello della Camera: il «ritorno d'immagine» è assicurato, basta sponsorizzare un restauro... ...Viene annunciato un lavoro «lungo e complesso», eppure dalle relazioni scientifiche pubblicate dall'Istituto superiore per la conservazione e il restauro (Iscr), che da tempo studia il dipinto, «L'adorazione» non ne ha affatto bisogno. Le sue condizioni sono buone (ancora validi, si afferma, gli ottimi restauri degli anni Cinquanta). Basterebbe una «revisione», un intervento leggero...  Leggi tutto l'articolo di Edek Osser su "ilgiornaledell'arte.com"

IL QUADRO E' ATTUALMENTE IN ESPOSIZIONE ALLA MOSTRA CARAVAGGIO-BACON

Un nuovo quadro di Caravaggio inedito? A Recanati in mostra la tela di San Francesco

Un pubblico attento ha accolto con emozione che l’assessore alla culture del comune di Recanati, Andrea Marinelli, sollevasse il drappo che ha coperto per giorni una tela devozionale di notevole fattura, di scuola italiana del 1600, che, potrebbe avere una clamorosa attribuzione.

Nella sala dedicata all’Estasi di San Francesco il prof. Sergio Benedetti, scopritore di un Caravaggio di cui si erano perse le tracce, “la cattura di Cristo”, ha fornito una descrizione artistica dell’opera esposta a Recanati trovando un pubblico attento e preparato che non ha mancato a sua volta di fornire elementi sia artistici che storici per una prima traccia di attribuzione. Sicuramente storici e critici d’arte animeranno un vivace dibattito intorno la “firma”, aprendo contemporaneamente un confronto su aspetti ancora poco approfonditi intorno alla presenza nella nostra zona di questo maestro, per ora ignoto, del ‘600, che qualcuno ipotizza Caravaggio, o della sua scuola. Sul retro appaiono le scritte “op”, Roma, Francesco Castracani. Non a caso Recanati, nella chiesa dei Cappuccini, conserva un dipinto, “La Madonna dell’Insalata” che uno studio del Patrizi attribuisce a Caravaggio. Questa tela (180 cm. X 130 cm.), restaurata, sarà esposta per la prima volta al pubblico in un’allestimento speciale all’interno del museo Villa Colloredo Mels di Recanati fino all’8 novembre. Leggi tutto l'articolo su "vivereitalia.eu"

Nota: Sergio Benedetti, insieme a Sir Denis Mahon e Francesca Cappelletti sono il gruppo che ha attribuito con certezza a Caravaggio l'opera "La Cattura di Cristo", esposta alla National Gallery di Dublino. Francesca Cappelletti scoprì proprio a Recanati, nell'archivio inaccessibile e dimenticato della famiglia Mattei, la prova che un originale di Caravaggio (la Cattura di Cristo: Gesù circondato da soldati e baciato da Giuda) era stato venduto nel 1802, con un'attribuzione errata, a un gentiluomo scozzese. L'avvincente storia del ritrovamento è stata raccontata in un libro di Harr Jonathan, "Il Caravaggio perduto".

Al via le celebrazioni ufficiali per Caravaggio - Istituto il COMITATO UFFICIALE PER LE CELEBRAZIONI

(Fonte AGM-LSP) "La Borghese ha battuto tutti sui tempi", ha detto la soprintendente del Polo museale romano Rossella Vodret, tra i maggiori esperti di Caravaggio, che ha presentato i momenti clou dei prossimi mesi.Le attività, che partiranno a febbraio, sono coordinate, ha spiegato la Vodret, dal Comitato Nazionale per il IV centenario della morte di Caravaggio appena istituito e presieduto dallo storico dell'arte Maurizio Calvesi. Per quanto riguarda le mostre, dopo la Borghese, sarà la volta, sempre a Roma, della monografica allestita dal 18 febbraio alle Scuderie del Quirinale, mentre a Firenze Palazzo Pitti ospiterà una rassegna su Caravaggio e i caravaggeschi. E se a Milano si svolgerà un convegno internazionale proprio nel giorno del compleanno di Michelangelo Merisi (il 29 settembre), a Roma ci sarà quello che chiuderà le celebrazioni. Nel frattempo, ha concluso la Vodret, saranno pubblicati la monumentale raccolta dei documenti relativi a Caravaggio e tre volumi "in cui si farà giustizia di tutte le dubbie attribuzioni degli ultimi anni".


Il Comitato Nazionale per le celebrazioni è stato istituito in vista del IV centenario della morte di Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610), che cade nel 2010. Grazie al fiorire degli studi, le vicende biografiche del Merisi sono ormai in gran parte ricostruite, tuttavia gli stereotipi che lungo il tempo sono stati formulati su di lui rischiano non di rado di ridurne la complessa personalità alla tanto facile quanto impropria immagine di "pittore maledetto" (peraltro presa in prestito dai "poeti maledetti" di fine Ottocento). Il centenario, pertanto, giunge come occasione opportuna per ridefinire, attraverso iniziative di alto livello scientifico, il reale profilo umano ed artistico del maestro lombardo e per offrire momenti di approfondimento e di riflessione sulla sua straordinaria produzione pittorica.

Aperta la mostra CARAVAGGIO-BACON (Galleria Borghese, Roma) fino al 24 gennaio 2010


1° ottobre 2009: conferenza stampa di presentazione della mostra "CARAVAGGIO-BACON" - IMPRESSIONI


L’inedita esposizione, organizzata da MondoMostre e curata da Anna Coliva, direttrice della Galleria, e da Michael Peppiat, biografo di Francis Bacon, abbina tredici dipinti del grande maestro naturalista e diciassette dall’artista contemporaneo. Ospitati nelle varie sale, tra i noti capolavori del museo, le opere invitano lo spettatore a essere lette nell’unico linguaggio possibile, quello dell’emozione. E in effetti, appena entro a vedere la mostra, mi emoziono. Percorro le sale assecondando subito il richiamo più forte, quello dell’affezione, alla ricerca dei tredici dipinti di Caravaggio, due dei quali ammirati solo nei libri perché, per quanti viaggi ho fatto e musei ho visitato, non ero mai stata a Messina a vedere la Resurrezione di Lazzaro, né a New York, da dove proviene la Negazione di Pietro. Sono incantata. Solo compiuto questo primo percorso dedicato, torno sui miei passi per vedere l’intero allestimento. E accolgo senza riserve tutto il turbamento che le tele possenti di Bacon mi proiettano. Niente a che vedere con l’eloquenza della luce, il fascino delle tenebre e la drammaticità dell’arte caravaggesca. Penso che nessun approccio storico-artistico o ricerca di contaminazioni sia qui ed ora possibile; solo nella suggestione inquietante e rivoluzionaria si può leggere un filo conduttore tra i due artisti. Entrambi intensi, tormentati e a tratti “maledetti”. Entrambi fortemente figurativi, profondi indagatori di un’umanità angosciata che sente di non avere scampo, che non intravede riscatto né salvezza. Entrambi ossessionatI, chi dalla morte e chi dal disfacimento della carne. Al di là della tecnica, senza confronto, profondamente diversi anche nel modus operandi: Caravaggio dipingeva solo dal vero i suoi modelli, Bacon preferiva le fonti fotografiche. E poiché Bacon non si ispirò mai dichiaratamente a Caravaggio, né un confronto stilistico tra i due è pensabile, ne consegue che in questa mostra il vero protagonista è lo spettatore che, interagendo con le opere e la scenografica cornice della Galleria Borghese, assume in piena libertà su di sé il compito di sentire, cogliere, decifrare ed emozionarsi davanti alle intense o angustiate esistenze dei personaggi ritratti. A lui la scelta di accogliere questa coabitazione di soggetti sospesi tra il tormento interiore e lo strazio visibile, il dramma e l’horror vacui, o decidere da che parte voltare lo sguardo, cosa selezionare. Sta a lui soltanto. I dipinti non si fronteggiano, non dialogano, non si contendono la scena. Ognuno ha il suo spazio e vive di luce propria. E’ la prima volta che numerose opere di Bacon giungono a Roma; questo accade in occasione dei cento anni dalla sua nascita e, secondo Peppiat, è il modo migliore di ricordarlo. L’accostamento ai capolavori del Merisi giunge ad un passo da un’altra ricorrenza importante, che il sito e blog “Caravaggio400” è nato per celebrare: il quarto centenario della morte di Michelangelo Merisi, che avrà un 2010 dedicato interamente a lui con mostre e convegni, in tutta Italia e anche all’estero. Tre grandi esposizioni sono state oggi annunciate dalla sovrintendente Vodret: negli Stati Uniti, in Cina e in Giappone. Eventi davvero unici.

Uscendo dalla mostra e tornando a casa a scrivere le mie impressioni, penso a cosa mi risuona dentro della visione di queste trenta opere. E in effetti, ad ascoltare bene, la traccia che ha lasciato è più un suono che un’immagine. E’ un urlo. Un memento sonoro che dai quadri di Bacon grida la pena di chi non riesce a morire, perché condannato a decomposizione eterna, mentre dalle tele di Caravaggio continua a invocare di non voler morire mai…



Nicoletta Retico (Responsabile Progetto Culturale CARAVAGGIO400)


























Nella foto di sinistra Anna Coliva in una delle sale della Mostra durante un'intervista. Nella foto di destra, ai lati i due curatori della Mostra, Anna Coliva e Michael Peppiat; al centro Rossella Vodret, Soprintendente al Polo Museale di Roma.

IL SITO UFFICIALE DELLA MOSTRA a cura della Fondazione IBM Italia
dal blog ENGRAMMI di Tommaso Evangelista un primo articolo ed un commento dopo la conferenza stampa

Alla GALLERIA NAZIONALE DI ARTE MODERNA di Roma è stata anche inaugurata un'opera coreografica multimediale in continuo movimento tra scultura, pittura, video arte e danza dello scultore e videoartista Peter Welz e del coreografo William Forsythe dedicata a Francis Bacon, visibile fino al 25 ottobre 2009.


IL SERVIZIO DI SKY TG24


Video di un'intervista a Francis Bacon del 1966 (da Youtube)