LE DUE CONVERSIONI DI SAULO DEL CARAVAGGIO (di Gerardo Pecci)

Eterodossia e ortodossia a confronto? Riflessioni per una lettura critica 

In una sua lettura critica delle due versioni della “Conversione di San Paolo”, Maurizio Fagiolo affermò che la prima, quella che si trova nella collezione Odescalchi, fu rifiutata perché «i testi sacri non parlano di apparizione ma soltanto di una luce accecante, mentre Caravaggio ci dà l’intervento di un Dio in carne ed ossa. E’ invece ortodossa l’iconografia della versione definitiva». La seconda versione è quella che tuttora è visibile nella chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma, la prima fu rifiutata. Successivamente, Maurizio Calvesi, intervenendo in merito, affermò che in realtà entrambi le versioni dell’episodio sacro raffigurato dal grande Maestro lombardo erano già compresenti nell’iconografia della “Conversione di Saulo”. A sostegno di ciò il Calvesi cita un passo del “De Pictura” del Card. Federico Borromeo (1594-1631), cugino di San Carlo Borromeo, in cui testualmente si legge che « è credibile e comunemente ammesso che San Paolo abbia veduto la figura del Salvatore allorquando fu da lui rimproverato»..... LEGGI TUTTO L'ARTICOLO SU INFORMARTE.IT