NEC SPE NEC METU - Andrea Angione presenta Caravaggio di nuova Luce

31 luglio - 18 agosto 2010 - Forte Stella (Monte Argentario):  NEC SPE, NEC METU "Senza Speranza, Senza Timore”: Andrea Angione presenta il Caravaggio di nuova luce

Maturano, nella fertile alleanza tra fotografia e pittura, le sperimentazioni pittoriche di stampo fotografico in cui l'artista Toscano rielabora l'antica luce del Caravaggio, attraverso nuove contaminazioni tra le due arti visive. “Nec spe nec metu” è l’antico motto dei pittori “maledetti” e tormentati, cui l’artista vuole rendere omaggio alla luce di una personale interpretazione della scritta, titolo della Mostra, che il Caravaggio stesso volle inserire nella spada impugnata dal Davide all’interno dell’opera: “Davide con la testa di Golia”. Con il patrocinio del Comune di Monte Argentario, Andrea Angione presenta, insieme alle sue opere, 5 nuovi lavori di forte impatto visivo e concettuale in mostra a Forte Stella. Tributo al grande Maestro ed alla città di Porto Ercole che ospita la mostra, è la nuova fotografia, ora “impressa sulla tela”, che racconta il momento dell’uccisione di Tommaso Ranuccio. Episodio che costrinse Michelangelo Merisi, nel maggio del 1606, ai successivi quattro anni di fuga che lo videro, alla metà di luglio del 1610, imbarcarsi su una feluca che lo depositerà a Porto Ercole nell’ultima tappa delle sue tormentate peregrinazioni. Il punto di partenza della produzione di Andrea Angione inizia per la strada e vive nella sua capacità di relazionarsi agli uomini. Alla ricerca di chi è più vicino a Dio. Di chi vive ai margini. Di chi porta sul volto i segni della vita e possa reinterpretare e animare le Sacre Scritture oggi. Di qui la ricerca di volti espressivi, di sguardi profondi, di personaggi che rivelino lo stesso desiderio di salvezza, catturato dalla luce di Michelangelo Merisi come raggio innaturale e divino che fende il buio della terra e riporta la speranza tra gli uomini. Attraverso una nuova potenza di contrasti ombra/luce, sinonimi di bene e male, Andrea mette abilmente in posa nel suo studio la gente comune. Racconta loro il passato che intendono rappresentare; ricostruisce fedelmente il set per il suo scatto; rielabora, secondo il suo sguardo personalissimo e profondo, l’eredità del grande Maestro. Un viaggio circolare all’interno di quello che ognuno di noi avrebbe potuto essere: Un modello del suo tempo. Un emozione ancora di tutti. 
SABATO 31 LUGLIO dalle ore 20:00: Inaugurazione con Degustazione Vini - FORTE STELLA – Monte Argentario - dal 31 luglio tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 18:00 alle 22:00



Manifestazione "LA RI-NASCITA DEL CARAVAGGIO" (Sciacca, Agrigento)

Il 3 agosto inizieranno gli incontri e gli eventi organizzati dall'Associazione Culturale SCIACCARTE nell'ambito della manifestazione "LA RI-NASCITA DI CARAVAGGIO" che si terrà durante 5 week-end del mese di agosto e settembre nell'incantevole cittadina di Sciacca (AG).

Il programma dei primi incontri è il seguente:
  • Martedì 3 Agosto, ore 20.00: Inaugurazione mostra della copia della “Natività” realizzata dall'artista saccense Calogero Termine (Chiesa di S.Margherita fino al 15 Settembre)
  • Venerdi 6 Agosto, ore 21.30: Convegno “Caravaggio in Sicilia: il percorso smarrito” relatore il prof. Alvise Spadaro (Chiesa di S.Gerlando -ex Micron)
  • Domenica 8 Agosto, ore 21.30: Concerto di musica del '600 con “Liber Quartet” (Chiesa di S.Gerlando -ex Micron)

Caravaggio, dietrofront dell'Osservatore Romano. Paolucci: "Non è suo il San Lorenzo" (da "LA REPUBBLICA")

Per il direttore dei musei vaticani il dipinto è "una copia modesta" di un originale andato perduto di qualche pittore di qualità, ma non del Merisi.
Dietrofront dell'Osservatore Romano sull'attribuzione del dipinto raffigurante il Martirio di San Lorenzo ritrovato nel Convento della Compagnia del Gesù a Roma. Non è un Caravaggio. Il direttore dei musei vaticani, ed ex ministro dei Beni culturali, Antonio Paolucci, anticipa oggi, sempre sull'Osservatore, il suo giudizio sul "Martirio di San Lorenzo", dipinto conservato nel Convento del Gesù a Roma e su cui, la scorsa settimana, si era aperta una discussione se fosse da attribuire o meno al Merisi. Domani, un gruppo di esperti illustreranno l'opera e i loro pareri alla stampa internazionale. Per Paolucci il dipinto è "una copia modesta" di un originale andato perduto di qualche pittore di qualità ma non di Caravaggio. "Bastava guardare le foto pubblicate sui giornali", commenta, laconico, il sottosegretario ai Beni culturali, Francesco Giro. "Il livello qualitativo della tela che si conserva nella sagrestia della Cappella dei Nobili al Gesù di Roma è modesto", afferma Paolucci. "Bella l'idea del san Lorenzo drammaticamente dialogante sulla graticola del suo martirio, suggestivi i ceffi dei manigoldi impegnati nell'esecuzione atroce. Poi però guardi da vicino e vedi mani prospetticamente sbagliate, anatomie goffe e disarticolate nei nudi in secondo piano sulla destra, panneggi incerti, stesura pittorica inadeguata", sottolinea il direttore dei Musei Vaticani. "Insomma, la qualità non c'è mentre in Caravaggio ..... CONTINUA A LEGGERE SU "LAREPUBBLICA.IT"

Zanoni presenta "fotografie di Caravaggio" (fonte ADNKRONOS)

Zanoni presenta 'fotografie di Caravaggio'Roma, 22 lug. - (Adnkronos) - Otto capolavori di Caravaggio da reinterpretare in fotografia contemporanea, senza intaccare le luci e la composizione delle opere del grande maestro: questo l'obiettivo del fotografo Giuseppe Zanoni, di Porto Ercole il quale, insieme alla giornalista tedesca Annegriet Camilla Spoerndle e all'architetto Giacomo Pietrapiana, ha coinvolto nel progetto studenti, pensionati, maestre, pescatori, mamme e nonni della sua terra d'origine. L'impresa e' stata ancora piu' avventurosa per la scelta del mezzo tecnico: il banco ottico a lastre, prima storica macchina fotografica, senza l'ausilio di strumenti digitali. ''Io sono nato dove Caravaggio e' morto e sono sempre stato affascinato dalla potenza fotografica dei suoi quadri, dei suoi modelli e dei giochi con le luci e le ombre -dichiara Zanoni- Gli studi scientifici della dottoressa Roberta Lapucci hanno poi confermato e catalizzato la mia idea sul Caravaggio fotografo. Cosi' abbiamo cominciato a sviluppare le prime idee sulle opere''. ''Come Caravaggio anche noi volevamo lavorare con la gente del popolo e siamo tutti molto contenti del prodotto finale'' dice la Spoerndle.  Pietrapiana aggiunge: ''Il lavoro e' stato complesso ed appassionante e i risultati hanno coinvolto sia lo storico dell'arte Tomaso Montanari che sponsor tecnici tra cui Fuji e Canon Italia; abbiamo inoltre ottenuto il patrocinio del Comune di Monte Argentario e della Citta' di Caravaggio, della Provincia di Grosseto e del Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali''. I risultati saranno presentati in una mostra fotografica (e in un catalogo) che si terra' dal 24 luglio fino al 29 agosto durante i festeggiamenti del quadricentenario della morte del Caravaggio.

L'ultima spiaggia di Caravaggio (di Rossella Vodret da "IL SOLE 24ORE")

Il San Giovanni Battista conservato nella Galleria Borghese è uno dei tre dipinti che Caravaggio portò con sé nella feluca che avrebbe dovuto ricondurlo a Roma da Napoli, ultima tappa di una dolorosa peregrinazione seguita alla sua condanna a morte per l'omicidio di Ranuccio Tomassoni, avvenuto il 28 maggio 1606. L'artista era stato, infatti, costretto ad abbandonare la città papale e a intraprendere – in un crescendo di disperazione e paura, che alterò fortemente la sua mente – un desolante vagabondaggio che lo vide esule dapprima a Napoli, poi a Malta, infine in Sicilia, e ancora per un brevissimo periodo a Napoli.  Durante il secondo soggiorno napoletano, datato tra il 20 ottobre 1609 e il 18 luglio 1610, il pittore fu ospite della marchesa Costanza Colonna, sua antica protettrice, nel palazzo di Chiaia; da lì aveva provveduto a far recapitare al papa una richiesta di grazia, auspicando forse di veder scontata la pena durante i tre lunghi anni di esilio e prospettando di poter finalmente far ritorno a Roma. Intanto la sua produzione artistica era proseguita febbrilmente: nei dipinti realizzati nella città partenopea nell'arco di poco meno di un anno, Caravaggio rimarcava in maniera esacerbata le caratteristiche peculiari del suo stile, in particolare accentuando i toni aspri e violenti del chiaroscuro e riducendo la narrazione ai soli elementi essenziali. Credendosi prossimo a realizzare il desiderio di far ritorno nella città papale, nell'estate del 1610 il pittore s'era imbarcato su una feluca diretta verso lo Stato pontificio, portando con sé il salvacondotto del cardinale Ferdinando Gonzaga e ..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SUL SITO DE "ILSOLE24ORE"

28 luglio: CaravaggioXXI va in Romania

Il 28 luglio presso la Facoltà di Lettere dell'Università di Bucarest (Romania) nell'ambito del convegno "Nel segno di Caravaggio" verrà proiettato il video dello spettacolo teatrale "CARAVAGGIO XXI: tableaux vivants".  

Programma del convegno:
11.00 Parole di apertura
11.10 “Il 18 luglio 1610” – Elena Raicu
11.40 Proiezione “Caravaggio XXI: tableaux vivants”, Italia, 2009, alla regia di Massimo d’Alessandro
12.30 “Gli autoritratti di Caravaggio” – Elena Raicu
13.00 “Caravaggio e la scuola olandese” – Elena Zamfir
13.30 Pausa
14.00 Dibattiti sull’argomento “La morte nell’opera di Caravaggio”
15.00 Conclusioni

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26 luglio: Caravaggio va in scena in Campidoglio

Lo spettacolo viene dagli Stati Uniti e prosegue il tour nei luoghi simbolo del celebre pittore: Porto Ercole e Milano. Non solo mostre per celebrare i 400 anni dalla morte di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio. Roma, la città dove il «pittore della luce» trovò ospitalità, fortuna e successo, gli rende omaggio con uno spettacolo teatrale che ricostruisce le fasi più drammatiche dell'avventurosa vita del genio che veniva dalla Lombardia. Intitolato «Caravaggio, l'esilio di un uomo alla ricerca di Dio», lo spettacolo, scritto dall'americano Richard Vetere, debutta a Roma con un'anteprima il 26 luglio, nel cortile di Palazzo dei Conservatori ai Musei Capitolini. Roma offre il colle più prestigioso per continuare a celebrare il pittore definito «rockstar» per il record di visite registrate durante la mostra delle Scuderie del Quirinale (aperta da febbraio a giugno) e nella «notte bianca» del 18 luglio scorso.... CONTINUA A LEGGERE SU "CORRIEREDELLASERA.IT"

CARAVAGGIO restituisce a Roma la "Notte Bianca" (fonte: 06blog.it)

(Fonte: "06blog.it"): Ci manca, questo è certo. Cancellata due anni fa dal sindaco Alemanno per mancanza di fondi (”La priorità è sostenere la spesa sociale”, disse in quell’occasione), la Notte Bianca è stato uno degli eventi di maggior successo della precedente amministrazione. Sicuramente complicata da gestire, restituiva però alla Capitale un prestigio culturale e un ritorno economico non indifferenti. Dopo il successo della mostra di Caravaggio aperta anche di notte, il sottosegretario ai Beni culturali Francesco Giro ha lanciato l’idea di ripristinare la manifestazione che permetteva a romani e non di vivere la città ininterrottamente fino all’alba.  La data prevista dovrebbe essere quella compresa tra il 19 e il 20 settembre, in occasione delle celebrazioni del 140esimo compleanno di Roma Capitale. Giro sostiene di avere “Grandi progetti” al varco, molti dei quali potrebbero essere inaugurati o presentati al grande pubblico proprio in quell’occasione. “Noi siamo pronti e disponibili. Dal risultato della notte di Caravaggio occorre trarre le energie per promuovere a Roma progetti culturali di assoluta qualità perché questo ci chiedono ed esigono i grandi operatori del turismo internazionale”, incalza il sottosegretario.  Tra i progetti già noti, il restauro integrale del Colosseo nel 2011-2012 e l’illuminazione del Foro romano. Si continua col rinnovo del sistema delle pinacoteche di arte antica, rinascimentale e barocca, che dovrebbero far capo al nuovo Museo nazionale di Arte antica di Palazzo Barberini, la realizzazione di un ‘triangolo’ dell’Arte contemporanea con Maxxi-Macro-Palaexpo e un progetto di valorizzazione delle Ville storiche di Roma, puntando in particolare sul Parco dei Musei di Villa Borghese, che potrebbe chiamare in causa la necessità di una nuova Fondazione Villa Borghese. Molti buoni propositi. Vedremo a settembre quanti ne verranno messi in atto.

Torna in scena il balletto "Caravaggio" di Matteo Levaggi con le musiche di Giovanni Sollima

23 luglio FIRENZE, cortile del Museo Nazionale del Bargello / 31 luglio PORTO ERCOLE (GR), / 5 agosto MONTECCHIO MAGGIORE (VI), Castello di Romeo

In occasione del quattrocentesimo anniversario della morte di Caravaggio, la compagnia “Balletto Teatro di Torino”, realta’ di punta nel panorama della Danza contemporanea italiana, ripropone lo spettacolo Caravaggio, realizzato nel 2004 da Matteo Levaggi su musica di Giovanni Sollima, e portato in tournée nel nostro Paese e all’estero. La musica di Sollima si ispira agli spartiti accuratamente riprodotti da Caravaggio nei suoi quadri. Per ritrovarne il suono Sollima ha fatto ricostruire ed inserito nell’organico un violino tenore, strumento scomparso da secoli ed anch’esso raffigurato dal pittore milanese in diversi dipinti. “Già da bambino, e già coinvolto in “cose” musicali, stavo per ore a fissare quegli strani spartiti riprodotti con estrema precisione da Caravaggio in alcuni dei suoi dipinti, cercando di leggerne le note, di cantarmele dentro. Compositori fiamminghi, mi diceva qualcuno. Pensavo che Caravaggio oltre ad essere il primo grande direttore della fotografia, avesse provveduto anche alla “sonorizzazione”, alla colonna sonora, delle sue opere. Questa mia curiosità infantile, peraltro mai del tutto soddisfatta, si ripresenta puntualmente in tempi recenti, quando Matteo Levaggi mi propone – e la cosa mi attrae e mi emoziona - di lavorare a un balletto, appunto, su Caravaggio. Anzi, quei severi ed essenziali frammenti musicali, diventano una sorta di primo indizio. E così colgo l’occasione per risolvere la questione in sospeso dalla mia infanzia... LEGGI TUTTO SU "SANREMOBUONGIORNO!"

DA PASOLINI A PAPESCHI, QUALI SONO I CONFINI DELLA CENSURA? (di Andrea Dusio, da "MilanoCultura.com")

Quattro storie di censura, quattro storie per capire cos'è e quando ha senso. Parto da un mio amichetto d'infanzia, invero già scatenato allora, Max Papeschi, che in questi giorni ha tappezzato la Polonia con i suoi "topolini nazisti", ottenuti fotografando una bella ragazza discinta, che indossa una maschera di Mickey Mouse sullo sfondo di una bandiera con la croce uncinata. L'opera pubblicizza una mostra che si terrà a Poznan, non lontano dalla sinagoga, e credo che gli ebrei polacchi possano dirsi giustamente offesi da quella che è solo una provocazione bassa. Ricordo di aver visto qualcosa di molto simile a un concerto di Marylin Manson, e di averne anche parlato francamente con la rockstar dell'Ohio. Manson, che prima di salire sul palco faceva il critico musicale, era perfettamente consapevole di fare qualcosa che rientrava totalmente nel linguaggio dello show business. Tutti sanno che i parental advisory, le pecette che si mettono sui Cd per spiegare che un disco contiente testi violenti o sessualmente espliciti, non valsero a difendere Manson dalle accuse di aver influenzato i ragazzi che misero in atto il massacro della Columbine, tutti fans suoi e di altri gruppi metal. E d'altronde metà del nome di Marilyn Manson si rifà all'assassino di Sharon Tate e alla sua setta, che scrissero con il sangue delle proprie vittime il titolo di una canzone dei Beatles dopo l'eccidio. Io non so quanto Max sia talentuoso. Di certo non ho mai provato alcuna fascinazione per il suo lavoro, e ho "disertato" puntualmente le sue mostre, che trovo inconcludenti e pleonastiche, prive di qualsiasi valore autenticamente artistico. Credo che le sue creature abbiano cittadinanza nel mondo, ma sui muri di una cittadina polacca offende inutilmente la memoria. E dunque se l'amministrazione della cittadina l'avesse censurato, io sarei stato d'accordo.... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "MILANOCULTURA.COM"

Maurizio Marini: con quelle ossa fateci il brodo, fate invece una preghiera davanti ad un suo quadro (intervista eslusiva di Egizio Trombetta)

Un’intervista assai piccante, si discute col professor Marini di: autenticità dei resti di Caravaggio esposti a Forte Stella, dell’autenticità della Sacra Sindone, della possibile reinvestitura di Caravaggio come Cavaliere di Malta, del suo contatto con la Mafia e del suo famoso viaggio a “occhi bendati” e dell’ultimo viaggio di Caravaggio in mare.

Il 18 Luglio 2010 è inevitabilmente arrivato, nel giorno del quadricentenario della scomparsa del maestro ho scelto di proporre un’intervista al più caravaggesco dei storici dell’arte: Maurizio Marini, ribelle, diretto e imprevedibile come nessun altro. A tutti noi, innamorati persi del maestro lombardo, invito a seguire il suggerimento del professor Marini, che nelle battute finali dell’intervista dice:“recatevi in una Chiesa dove c’è un suo quadro, fate una preghiera per lui”.
D: Professor Marini, lei crede che quelle siano veramente le ossa di Caravaggio?
R: “Quelle ossa sono di Caravaggio come io sono Gesù Bambino. Quelle ossa sono buone per farci un brodo”
D: Marini, sono state fatte delle analisi…
R: Un’affermazione che dice che sono all’85% di Caravaggio non è attendibile. Basti pensare al bordello scatenato dall’analisi del carbonio14 nell’analisi fatte sulla Sindone”
D: Marini, scusi, che c’entra la Sindone? Ora stiamo parlando di Caravaggio. Comunque è stato dimostrato che il discorso sulla Sacra Sindone non è affatto concluso. C’è stata una contaminazione con un tessuto di cotone del XV o XVI secolo, quando fu restaurata. Fu analizzato un campione di lino contaminato con filamenti di cotone più recenti, dal test del Carbonio14 è emersa una media: XI Secolo. Ma ora parliamo di Caravaggio
R: “Si comunque vorrei sapere tanto chi è quel pittore che l’ha dipinta…”  CONTINUA A LEGGERE E VEDI IL VIDEO INTEGRALE DELL'INTERVISTA SUL BLOG DI EGIZIO TROMBETTA

Alfred Breitman: "Il San Lorenzo appena scoperto e attribuito al Caravaggio è in realtà opera di Giovanni Baglione

(Foto di Zeno Colantoni, Esclusiva dell'Osservatore Romano)

Roma, 18 luglio 2010. Alfred Breitman e il Gruppo Watching The Sky intervengono sulla scoperta di una presunta opera del Caravaggio appena ritrovata fra le proprietà della Compagnia del Gesù e pubblicata ieri in prima pagina sull'Osservatore Romano. Il dipinto raffigura San Lorenzo martire sulla graticola. Il santo è rappresentato come un giovane prono sul terribile strumento di tortura, con le labbra aperte in un lamento e una mano tesa nel gesto estremo di aggrapparsi alla fede. L'Osservatore ipotizza una possibile attribuzione dell'opera al Caravaggio e definisce il dipinto come "stilisticamente impeccabile, bellissimo," affermando che "non si può fare a meno di riandare col pensiero a opere come la Conversione di San Paolo, il Martirio di san Matteo o Giuditta e Oloferne". Alfred Breitman e il Gruppo Watching The Sky, che si dedicano da anni al recupero di opere d'arte perdute o dimenticate, dopo un'attenta analisi iconografica e stilistica dell'opera, non concordano con quanto espresso sul giornale vaticano.  "L'opera segue senza dubbio la visione gesuitica dell'arte," spiega l'artista e studioso, "che prevede la rappresentazione di scene realistiche, capaci di infervorare lo spirito del credente, immedesimandolo nel quadro..... CONTINUA A LEGGERE SU "CONTROLUCE.IT"

EBOLI - Mostra sul Caravaggio - 3° incontro: Luci ed ombre di un artista errante (dal blog di Massimo DelMese)

Il dardo colpisce, penetra con violenza, la mano non lo ferma. E il colore si disgrega,diventa grumo doloroso di ombre e luci che avvolgono i personaggi, estremo testamento della luce caravaggesca.

Pecci: “Forse. Il senso del dipinto è nel fato che è ineluttabile: quello che è scritto nel destino succederà inevitabilmente”. Currò: “Il Martirio di S. Orsola si discosta dai tratti dolci e dalla ideale bellezza di molte altre opere del Maestro”.

EBOLI - Continua il successo della Mostra sul Caravaggio allestita sul Nuovo Elaion e curata da Mariano Pastore. Il secondo incontro è stato interessantissimo, la relazione, “Caravaggio. Ritorno a Eboli”, dopo una breve introduzione di Carmelo Currò è stata tenuta dal Professor Gerardo Pecci.  La mostra sta registrando un successo di pubblico e un interesse non indifferente verso il Caravaggio, verso le sue opere che hanno attraversano tutta l’Italia, verso la sua vita, il suo personaggio, il contesto di quel particolare periodo storico e verso le sue tecniche pittoriche che hanno affascinato ed affascinano generazioni intere. Le motivazioni del successo oltre ai 68 dipinti in copia esposti nella sala delle Conferenze del Nuovo Elaion, sta anche nelle esposizioni dei relatori e così nella sua introduzione, Carmelo Currò, prima di cedere la parola al Prof. Gerardo Pecci, si è soffermato sui pericoli delle attribuzioni affrettate e contestate. Infatti, il dipinto ebolitano attribuito a Caravaggio, rimane a suo avviso ancora solo attribuito. – “E’ indubbio come esistano documenti che parlano dell’opera commissionata all’Artista dalla famiglia Doria. Ma di quale dipinto, in realtà, si parla? Di quello che è stato conservato ad Eboli o di un altro cui fanno riferimento le carte, e che è andato disperso? Mentre è indubbio, infatti, che esistono le carte volenterosamente ritrovate, l’attribuzione degli storici dell’arte è ancora dubbia, dal momento che riguardo al pittore del “Martirio di S.Orsola” si è parlato di un caravaggesco o addirittura di Mattia Preti..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SUL BLOG DI MASSIMO DELMESE

«I contemporanei non siano esposti con Caravaggio» (di Francesca Pini - Corriere della Sera)

Commissionate a un giovane pittore due tele ispirate al Merisi. Ma poi scatta la censura della sovrintendente (nella foto il San Giovanni Battista dipinto da Nicola Samorì)
MILANO - Chi ha paura dell’arte contemporanea? Accostare a Caravaggio un giovane pittore di talento è forse un sacrilegio? Pare proprio di sì, stando alla vicenda di questa mostra a Porto Ercole (dal 18, alla chiesa di Sant’Erasmo), che commemora la fine della vicenda umana dell’artista (in fuga da Napoli verso Roma, fu arrestato a Palo, si rimise in viaggio colpito da febbre e morì nel 1610 a Porto Ercole). Questa mostra prevedeva la presenza di due tele di grandi dimensioni dipinte da Nicola Samorì, commissionate tre mesi fa all’artista, e ora cancellate dalla mostra, perché non gradite alla soprintendente del polo museale romano, Rossella Vodret, che ha posto il suo veto. (Altrimenti niente prestito).  «Il Caravaggio a Porto Ercole è stato un prestito eccezionale, concesso per la sua forte valenza simbolica, emotiva e culturale. Mettergli vicino delle opere di un contemporaneo è assolutamente fuori luogo», taglia corto la Vodret, che dichiara di aver approvato solo il prestito del San Giovannino e null’altro. Ma così il progetto (prodotto da Aleart con le restauratrici romane Valeria Merlini e Daniela Storti, oltre a Francesca Temperini) è monco della ..... CONTINUA A LEGGERE SU "IL CORRIERE DELLA SERA.IT"

Malpensa: Moratti propone di intitolare aeroporto a Caravaggio

Milano, 17 lug. (Adnkronows) - - Il sindaco di Milano Letizia Moratti proporra' in Giunta l'intitolazione dell'aeroporto di Malpensa al grande pittore lombardo Michelangelo Merisi da Caravaggio, scomparso il 18 luglio 1610 a Porto Ercole. Per celebrare il quattrocentesimo anniversario dalla morte del grande genio, domani, domenica 18 luglio, dalle ore 16 alle ore 19, sara' possibile ammirare gratuitamente i capolavori esposti presso la Pinacoteca Ambrosiana, in piazza Pio XI, 2 tra i quali il dipinto ''La Canestra di frutta''.
(Red-Ros/Ct/Adnkronos)

Scoperto nel quarto centenario della morte: un nuovo Caravaggio?

L’Osservatore Romano riporta in prima pagina il ritrovamento di una tela “attribuibile” al Merisi e raffigurante il martirio di San Lorenzo. Cauti gli esperti: “Sembra un caravaggesco della prima ora, ma servono analisi più approfondite”.
(Foto di Zeno Colantoni, esclusiva dell'Osservatore Romano)
L'Osservatore Romano pubblica oggi in prima pagina la notizia del ritrovamento di una bellissima tela inedita raffigurante il martirio di San Lorenzo, di proprietà della Compagnia di Gesù, mettendo però in guardia da il rischio di "cadere nel facile tranello di un “Caravaggio a tutti i costi”. "Saranno ulteriori indagini diagnostiche e un circostanziato approfondimento documentario, stilistico e critico - scrive - a fornire le risposte". Il giornale vaticano non si sbilancia ma ammette che si tratta almeno di "un caravaggesco della primissima ora". "San Lorenzo – rileva l'articolo - è raffigurato sulla graticola con le braccia in avanti, quasi a cercare la salvezza e il suo volto giovane, sofferente e disperato mostra quell'umanità presente nel profondo significato teologico del martirio". .. CONTINUA A LEGGERE SU SKY TG24

Grande successo di pubblico per la "notte bianca" dedicata a Caravaggio (fonte ansa.it)

Tutto Caravaggio in una notte per celebrare il quarto centenario della morte, avvenuta tra il 17 e il 18 luglio del 1610. E Caravaggio conferma cifre record da rockstar: all'una di notte 20.000 ingressi alla Galleria Borghese con code ancora lunghissime e un'ora di fila fuori le chiese Santa Maria del Popolo, Sant'Agostino e San Luigi dei Francesi. Lo rende noto l'ufficio stampa di MondoMostre.  VEDI LA GALLERIA FOTOGRAFICA DELLA NOTTE DI CARAVAGGIO SUL SITO ANSA.IT

Incontro con Giuseppe La Fauci (e contributi di Monsignor Corradini e Carla Longobardi) di Egizio Trombetta

Intervista a Giuseppe La Fauci. Il filmato propone le immagini dei resti di Caravaggio, temporaneamente esposti a Forte Stella e i contributi di Monsignor Corradini e della dottoressa Carla Longobardi. L’architetto La Fauci ripercorre le “pagine” conclusive della turbolenta vita di Michelangelo Merisi, ci troviamo a Forte Stella. E’ anche un’ottima occasione per parlare del suo libro “CARAVAGGIO – ultimo atto”, un libro non di arte – come afferma lo stesso La Fauci - bensì di cronaca e riflessioni. La Fauci ripercorre gli eventi che quattro secoli fa caratterizzarono quell’ultimo viaggio. La Fauci non si limita a fornire solo delle ipotesi, ma propone autorevoli fonti documentarie. “Un viaggio condotto per mare e non per terra” - sostiene con decisione La Fauci – “se fosse venuto a piede avrebbe dovuto attraversare un sacco di dogane con una condanna di morte che gravava su di lui. E la sua morte non avvenne ne sulla spiaggia della Feniglia, come sempre è stato detto, ne per l’aggressione dei Cavalieri di Malta”. La Fauci ci spiega in dettaglio come sia arrivato alle conclusioni cronologiche descritte e riportate graficamente sul suo libro. Fra le varie fonti prese in considerazione, appare evidente, che i documenti di archivio trovati da Monsignor Sandro Corradini abbiano apportato all’opera un contributo fondamentale. Il libro di La Fauci è di fatto l’unico libro che esiste in commercio che fornisce una cronologia dettagliata sugli ultimi giorni di vita del pittore lombardo. Il filmato offre inoltre..... LEGGI TUTTO L'ARTICOLO E VEDI IL VIDEO DELL'INTERVISTA SUL BLOG DI EGIZIO TROMBETTA

LECCE accoglie CARAVAGGIO (di Michele Cuppone)

Mai così strettamente legate, mistero e opera di un Caravaggio errante nel meridione in cerca di riscatto, approdano dopo quattro secoli in terra salentina. Da sempre paese di accoglienza, Lecce si prepara alla stagione estiva ospitando in primo luogo l'illustre lombardo che, nelle più disparate celebrazioni di quest’anno, forse un po' inaspettatamente scopre a sua volta una città d'arte e capitale della cultura degna del suo talento. Qui sono di certo le sfavillanti e fastose architetture barocche l'episodio artistico di maggior pregio, in un territorio che non lesina importanti testimonianze di altri periodi storico-artistici: preistoria e protostoria, età messapica e romana, bizantina e normanna, rinascimentale e manierista, tardo manierista e barocca appunto. Frapposta e sovrapposta a queste ultime due, la vicenda del caravaggismo ebbe i suoi echi anche qui; allora si era al tempo dei Vicerè spagnoli, e la Napoli nella quale operò prolificamente il Merisi era il naturale punto di riferimento e centro di irradiazione di impulsi artistici per, nella fattispecie, i pittori locali. Nel capoluogo salentino, come hanno ricostruito gli studi di Antonio Cassiano e Pierluigi Leone de Castris, si trasferì, praticamente all’indomani della morte di Caravaggio, il partenopeo Paolo Finoglio, che veicolò il verbo caravaggesco di cui a Napoli fu uno dei primi seguaci; teneva a mente, oltre alle opere del Lombardo, che lì soggiornava negli stessi anni, quelle del suo più grande interprete napoletano Battistello Caracciolo o di un Carlo Sellitto, o ancora di pittori tardomanieristi che conobbero una, magari anche breve, stagione caravaggesca e naturalistica: Filippo Vitale e Ippolito Borghese. E pure a tale permeazione di idee, non accolte pienamente dalla cultura pittorica locale, contribuì l'arrivo in Puglia, spesso in collezioni private, delle tele dei già citati Battistello e Vitale..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU CARAVAGGIO400.org

Il video del restauro del San Giovanni Battista

Il video del restauro del San Giovanni Battista dei Musei Capitolini a Roma eseguito da Nicola Salini (http://www.nicolasalini.com/)

A proposito del "Cavadenti" di Caravaggio di dubbia attribuzione (di Enrico Costa da Strill.it)

Il “Cavadenti” del fiorentino Palazzo Pitti (140x195 cm, olio su tela, 1609) è o non è di Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610)?

Bella domanda! Me la pongo da tanti anni, e non mi so rispondere, o meglio “passo oltre”, mentre invidio la sicurezza della Mina Gregori che è per il si e non ha dubbi in proposito.

I si sono tanti, i no, per me, forse sono un po’ di più. Rispetto a tante altre scene di taverna, dove Caravaggio mangiava e litigava, ci sono tante cose in comune, ma qui manca qualcosa: il pathos. E non è poco. La tavola apparecchiata sembra la stessa (almeno il tappeto-tovaglia) della “Cena ad Emmaus” di Brera a Milano (141x175 cm, olio su tela, 1606), ma con un telo bianco a separare la tovaglia colorata da pietanze e stoviglie. Manca però la compostezza della figura centrale (presente, un po’ più giovane, anche nell’altra “Cena”, quella alla National Gallery di Londra: 141x196 cm, olio su tela, 1601), il Cristo, che pure è reduce da passione e morte, e per giunta non è stato riconosciuto subito dai suoi stessi discepoli, ed invece rimane composto nella sua ieraticità.  La “Vocazione di San Matteo” nella Cappella Contarini a San Luigi dei Francesi a Roma – anche qui, nella stessa semioscurità di una taverna, c’è tanta gente riunita attorno ad una tavola, ed una figura centrale rispetto al tavolo ma non al quadro, meravigliata di quella chiamata che non si può rifiutare da parte del Cristo che fa irruzione nella semioscurità – (322x 340, olio su tela, 1599), è troppo sublime per essere tirata in ballo, cosa che ho comunque fatto succintamente nelle tre righe fra i due trattini.... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SUL SITO "STRILL.IT"

Carcere/ Caravaggio e Van Gogh "liberano" i detenuti (di Laura Forno, da "AffariItaliani.it")

Una raccolta di brevi racconti, ispirati dalla visione guidata di un quadro, scritti dai detenuti di San Vittore, che affrontano le tematiche più profonde della psiche umana: i rapporti familiari, i ricordi dell’infanzia, dolori, lutti e separazioni, che diventano una terapia per chi sta in carcere per superare i propri disagi e per cercare un reinserimento all’interno della società civile.
"Caravaggio in galera", di Stefano Zuffi, ed. ARPANet (www.edizioniarpanet.it) è un libro che affronta la difficile tematica della detenzione e dei problemi che comporta, attraverso una chiave di lettura molto particolare: la funzione liberatoria dell’arte. Zuffi, classe 1961, storico dell’arte, curatore di mostre e di collane di libri, affianca gli psicologi del Gruppo della Trasgressione - fondato nel 1997 insieme a una ventina di reclusi di San Vittore, per promuovere, attraverso dibattiti, riunioni ed esperienze artistiche, le condizioni nelle quali un detenuto può interrogarsi sulla propria storia senza accontentarsi di risposte scontate - durante il percorso di riabilitazione esistenziale che segue spesso chi vive in carcere...... LEGGI TUTTO L'ARTICOLOSU "AFFARITALIANI.IT"

Caravaggio, condanna a quindici anni (di Roberta Olcese, da "Il Secolo XIX"

Nel 1603 Caravaggio fu condannato a morte. Per decapitazione. Pena non eseguita per fuga del condannato. Nel 2010 la pena si fa ben più mite: ventuno anni di reclusione, ridotti a quindici con le attenuanti generiche.
Le accuse: diffamazione e omicidio volontario. Ma a giudicare l’artista c’è un’altra corte, quella riunita ieri sera a Palazzo Tursi, a Genova, per rifare il processo. In una simulazione seria ma divertita. Il pubblico ministero Anna Canepa, della Direzione antimafia, aveva chiesto dieci anni per l’omicidio di Ranuccio Tomassoni, ucciso da Caravaggio in duello. La corte è stata più severa. Per l’altro reato, la diffamazione per gli insulti contenuti in una lettera al collega Giovanni Baglione, è stata invece accolta la richiesta dell’avvocato dell’artista, il professor Enzo Roppo: «Il fatto non costituisce reato, Caravaggio ha solo espresso il suo diritto di critica».   La giuria è d’accordo. Inoltre, osserva il magistrato, «per cause evidenti il reato si considera estinto». Resta il dubbio se questo sarà .....CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "IL SECOLO XIX"

Il miracolo delle ossa (un'analisi critica di Tomaso Montanari sul ritrovamento delle ossa del Caravaggio)

Porto Ercole, un sabato di luglio. Alle cinque della sera, un sedicente professore in abito blu sbarca dal veliero di Cesare Previti: ha in mano un’urna di cristallo che contiene alcune ossa umane adagiate su un panno di velluto rosso. Sono le ossa di Caravaggio. Sul molo – plaudenti – sindaci e politici vari, cameramen e giornalisti. Seguono i discorsi ufficiali, innervati da un unico tema: l’auspicio accorato che il mucchietto d’ossa scacci la crisi. Non è un soggetto da fiction, qualcosa tra Totò truffa e le satire preventive di Michele Serra. No: è tutto vero – tutto tranne il fatto che i resti siano di Caravaggio, naturalmente. Venti giorni prima era stata resa pubblica la “scoperta”: «all’85% abbiamo ritrovato le ossa di Caravaggio». Ma cosa significava, esattamente, quell’annuncio clamoroso? L’analisi del DNA avrebbe mostrato che quei pochi frammenti ossei sarebbero “compatibili” con il patrimonio genetico di alcune persone che portano il cognome dell’artista e vivono nel suo paese d’origine (appunto Caravaggio, in provincia di Bergamo). Che questi signori abbiano, poi, una qualche attinenza di sangue con l’artista, nessuno ha potuto stabilirlo. Insomma, in termini storici e scientifici quella frase non significa nulla.
Quando poi si apprende come sono stati selezionati i reperti da analizzare, c’è da mettersi le mani nei capelli. Non si è, infatti, condotta una campagna storico-archeologica volta a individuare le aree cimiteriali in cui, nel luglio 1610, poté essere sepolto il corpo dell’artista (una zona molto ampia e oggi occupata da numerosi edifici, nelle cui cantine erano, e sono, frequenti i ritrovamenti di ossa umane). No: ci si è limitati a sottoporre ad analisi i resti che emersero per caso, nel 1956, durante uno scasso superficiale effettuato per realizzare un minuscolo giardino. Bisognerebbe dunque pensare che, per l’appunto, un ritrovamento parzialissimo e accidentale avesse restituito – tra tutte quelle risultanti da secoli e secoli di inumazioni – proprio le ossa di Caravaggio. Praticamente un miracolo.....  LEGGI TUTTO L'ARTICOLO SUL SITO DELLA RIVISTA  "IL MULINO"

Caravaggio, autoritratti ed epilessia (di Mauro Di Vito)

In questi mesi l’attenzione della stampa su Michelangelo Merisi, meglio conosciuto come Caravaggio, si è fatta sempre più intensa, data la scadenza dell’anniversario della morte. La mostra del Quirinale sta accogliendo migliaia e migliaia di visitatori. È questa l’occasione per rifare il punto sugli ultimi anni di ricerca, in cui io stesso sono stato impegnato, al fine di decifrare i codici simbolici che stanno alla base di alcune opere del Merisi. Il metodo iconologico mi ha, infatti, aiutato a progredire nella comprensione dei suoi dipinti, sulla base delle conquiste assodate, che in questi anni la critica si è proposta di rafforzare. Grazie alla storia culturale, infatti, si possono legittimamente comprendere cose (direttamente dai dipinti, intesi come testi figurativi) che i documenti non diranno mai.
L’applicazione interdisciplinare di strumenti diversi (storia dell’arte, psicanalisi, metodo morelliano, utilizzo di programmi informatici di rielaborazione di immagini, confronto di fonti e documenti d’archivio) ha messo in luce un aspetto del tutto negletto: la presenza di numerosi autoritratti, nelle opere di Caravaggio, ci fornisce una serie di elementi di prima mano (in quanto autografi), che ci concedono di ricostruire concetti fondamentali nella propriocezione dell’artista e di integrare i dati biografici fornitici dalla letteratura biografica (Bellori, Baglione, Mancini, Susinno e altri). Ho esposto i risultati di questa mia ricerca in un articolo sugli autoritratti di Caravaggio, pubblicato nel catalogo del restauro dell’Adorazione dei Pastori di Messina, e presentato l’11 febbraio 2010 a Montecitorio, la cui importanza è stata confermata dall’attenzione che la Sovrintendente al Polo Museale Romano, Rossella Vodret, curatrice della mostra al Quirinale, ha dedicato al mio lavoro..... LEGGI TUTTO L'ARTICOLO SUL SITO DELL'UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI FIRENZE

Porto Ercole dal 18 luglio al 18 agosto: Michelangelo Merisi da Caravaggio “Chiuder la vita”

Porto Ercole: Dal 18 luglio al 18 agosto 2010 la chiesa di Sant'Erasmo di Porto Ercole ospiterà la mostra-evento Michelangelo Merisi da Caravaggio "Chiuder la vita".  L’esposizione, promossa dal Comune di Monte Argentario e dal Ministero per le Attività e i Beni Culturali e sostenuto da eni, è aperta al pubblico gratuitamente per la sua intera durata.

Curata da Valeria Merlini e Daniela Storti con il coordinamento scientifico di Francesca Temperini e prodotta da Aleart progetti d'immagine, la mostra intende celebrare gli ultimi momenti della vita del grande artista che proprio a Porto Ercole concluse la sua esistenza. Scrive il biografo Bellori: “Così il Caravaggio si ridusse a chiuder la vita e l'ossa in una spiaggia deserta, ed allora che in Roma attendevasi il suo ritorno, giunse la novella inaspettata della sua morte, che dispiacque universalmente”.... LEGGI IL PROGRAMMA COMPLETO SU "MAREMMANEWS"

il 19 luglio serata dedicata a Caravaggio al cineclub ALPHAVILLE del Quartiere Pigneto (Roma)

Sempre seguendo la tradizione di far vivere luoghi d’aggregazione urbana altrimenti chiusi durante il periodo estivo, ALPHAVILLE Cineclub propone, in collaborazione con il Municipio 6 - Ufficio Cultura, nel nuovo spazio di Via Luigi Filippo de Magistris n.21 al Pigneto, sede di uno dei più frequentati ‘Centro culturale anziani’ del quartiere, la 8° edizione della “Mini Arena Pigneto”, dal 6 luglio al 29 agosto compresi, ogni sera dalle ore 21.00.  La piccola arena (entro i 90 posti), divenuta negli anni un riferimento culturale costante per gli appassionati di cinema d’autore della nostra città, si aprirà, come da qualche anno, con una selezione di lungometraggi contemporanei scelti tra i più significativi della stagione appena trascorsa, italiani e non solo.  Il 19 luglio una intera serata verrà riservata alla figura di Caravaggio, pittore sublime e controverso, protagonista di una mostra da poco conclusa, con proiezioni di lungo e corto metraggi ispirati alla sua immagine di artista e di uomo.




Le spoglie di Caravaggio per attrarre turisti in ciabatte (di Giovanni Morandi, Direttore de "Il Giorno")

A Porto Ercole, dove mi trovo in questi giorni, ho assistito con sconcerto e desolata rassegnazione al trionfale arrivo delle ossa di Caravaggio, giunte a bordo della goletta di nome Barbarossa dell’ex ministro Cesare Previti. Mi sono chiesto in un paese come il nostro, che è stracolmo di arte, a chi possano interessare tre ossa in una bacheca, come quelle che sono state attribuite al grande artista. Paolo Brunelli, Pavia ..... LEGGI TUTTO L'ARTICOLO SU "IL GIORNO"

10 luglio 2010: CONVEGNO "CARAVAGGIO E IL SENSO DELLA FEDE"

Università di Pisa e Provincia di Grosseto - FATTORIA LA PRINCIPINA - Via S. Rocco, n° 465 – PRINCIPINA (Gr) – 0564.400 374

10 luglio 2010: CONVEGNO "CARAVAGGIO E IL SENSO DELLA FEDE"
400° anniversario della morte avvenuta a Porto Ercole il 18 luglio 1610

PROGRAMMA:
ore 16.00 Proiezione introduttiva delle opere del Caravaggio
ore 16.30 Saluto delle autorità e presentazione del convegno
ore 16.45 Conferenza del prof. Maurizio Marini, Storico dell’Arte
ore 17.30 Conferenza della prof.ssa Federica Gasparrini, Storica dell’Arte
ore 18.15 Contributo del Mons.Sandro Corradini, Archivista Vaticano
ore 18.45 Presentazione del libro: “CARAVAGGIO – ultimo atto” e petizione per l’investitura del Caravaggio
ore 19.00 Ringraziamenti del Gran Priore Fra’ Giovanni Masi
ore 19.45 Cerimonia solenne del Giuramento ( cerimonia riservata )
ore 22.00 Cena di gala

>>>Clicca qui per scaricare la locandina in pdf

Dal 24 luglio al 29 agosto a Porto Ercole si terrà l'esposizione "CARAVAGGIO2010"

Otto opere d'arte in fotografia. Otto capolavori tradotti in chiave contemporanea e come costanti le luci e la composizione dei dipinti di Caravaggio. Una ricerca su oggetti, simboli e temi della nostra società partendo dall'analisi e dallo studio delle opere del grande maestro.
Cosa avrebbe dipinto il Caravaggio oggi?
Nasce da questa domanda il lavoro promosso dall'Associazione IL MELOGRANO. Il progetto CARAVAGGIO2010 sarà esposto per la prima volta in una mostra dedicata che si svolgerà a Porto Ercole (GR) nei locali dell'ex scuola elementare Lombardo Radice sul Lungomare Andrea Doria dal 24 luglio al 29 agosto 2010. Saranno esposte otto opere divise in tre ambienti separati, collegati tra loro da un allestimento creato appositamente per l'evento. ACCEDI AL SITO UFFICIALE CON TUTTE LE INFORMAZIONI.

Seconda Edizione della Rassegna "CULTURA IN FORTE" (Monte Argentario) dedicata a Caravaggio

Dal 19 al 24 luglio si terrà a Porto Santo Stefano la seconda edizione della Rassegna "CULTURA IN FORTE" organizzato dall' Associazione Presidios con una serie delle più importanti opere video e cinamtografiche dedicate a Caravaggio. Dalle lezioni di Dario FO ai filma di Mario Martone, Derek Jarman, e molti altri in una selezione quasi completa delle opere filmiche in circolazione sulle opere e la vita di Michelangelo Merisi da Caravaggio.  E' DISPONIBILE IL PROGRAMMA COMPLETO DELLA MANIFESTAZIONE

il 10 luglio a Ravenna presentazione del libro 'L'enigma Caravaggio' sulla ricerca delle spoglie mortali di Caravaggio

Viene presentato in prima nazionale sabato, 10 luglio, alle 10.30 nell'aula magna della Casa Matha a Ravenna, il volume "L'enigma Caravaggio" (Armando editore) pubblicato con la collaborazione del Comune e delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Ravenna e del Monte di Bologna e Ravenna. Il testo ricostruisce la ricerca scientifica sul luogo di sepoltura e sui resti mortali, effettuata a Ravenna dal Dipartimento di beni culturali, e contiene le conclusioni della ricerca storico documentaria, nonché dell'indagine sulle ultime ipotesi relative alle cause della morte del grande artista.  Introdotti dal vicesindaco Giannantonio Mingozzi, interverranno gli autori del libro, Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali e responsabile della ricerca storico - documentaria, e ..... CONTINUA A LEGGERE SUL SITO DI "RAVENNANOTIZIE.IT"

Mina Gregori: "Caravaggio? Il Cavadenti è di certo suo" (di Maurizia Tazartes da "Il Giornale")

Mina Gregori, cremonese, fiorentina d’adozione, è fra le maggiori studiose di Caravaggio. Allieva di Roberto Longhi, da lui ha ereditato l’interesse per il pittore lombardo, su cui ha organizzato mostre e conferenze, scritto libri e saggi. Tra le molte rassegne curate sul pittore, italiane ed estere, fondamentale è quella del 1991-1992 (a Firenze e Roma), in cui ha spiegato, attraverso le radiografie dei dipinti, il metodo di lavoro dell’artista. Presidente della Fondazione Longhi, ha partecipato alle celebrazioni per i quattrocento anni della morte del pittore, curando a Firenze la mostra «Caravaggio e la modernità. I dipinti della Fondazione Longhi» (Villa Bardini, sino al 17 ottobre, catalogo Sillabe-Giunti) e collaborato a quella di «Caravaggio e caravaggeschi a Firenze» (Galleria Palatina e Galleria degli Uffizi, sino al 17 ottobre, catalogo Sillabe-Giunti).
D:  Lei è una profonda conoscitrice di Caravaggio. Che cosa l’ha spinta verso il grande lombardo?
R: «Ho cominciato i miei studi di storia dell’arte dal Seicento, era quindi inevitabile che cominciassi col Caravaggio»...... CONTINUA A LEGGERE L'INTERVISTA SUL SITO DE "IL GIORNALE"

Proiezioni di due film su Caravaggio alla Rassegna "Flower film Festival" di Assisi

Nell'ambito della IV edizione del “Flower film festival” (rassegna con concorso internazionale di cinema, ispirata ai temi legati a natura, ambiente, architettura del paesaggio, usi e i costumi del territorio, turismo, ecologia, botanica e florovivaismo, che sarà ospitata ad Assisi, nelle sale della pinacoteca in piazza del Comune, da venerdì 16 a domenica 18 luglio) una sezione della rassegna ospiterà le proiezioni di due film su Caravaggio: “Caravaggio, l’eredità di un rivoluzionario” di Massimo Magrì e “Caravaggio, l’ultimo tempo” di Mario Martone.  ACCEDI AL PROGRAMMA COMPLETO DELLA MANIFESTAZIONE.

Cultura: i resti di Caravaggio tornano a Porto Ercole (Adnkronos)

Roma, 3 lug. (Adnkronos) - Le spoglie di Michelangelo Merisi, detto ''il Caravaggio'' sono giunte oggi, trasportate su un veliero, al molo De Angelis di Porto Ercole. I resti del pittore sono stati trasportati stamattina alle 8 da Caravaggio (Bg), a bordo della macchina del Comitato Comitato nazionale per la valorizzazione dei Beni storici, culturali e ambientali guidata dal presidente Silvano Vinceti e hanno viaggiato scortati dalle forze dell' ordine fino al molo Cala Galera, Porto Ercole. Dal molo le spoglie sono state trasportate su un veliero fino al molo De Angelis, dove sono state accolte dalla giunta comunale di Porto Ercole, dal vicesindaco di Roma, inviato dal sindaco Alemanno, numerosi giornalisti e troupe televisive italiane e internazionali e una vasta folla emozionata.  Le spoglie sono rimaste esposte al pubblico per mezz'ora, dopodiche' sono state trasferite a Forte Stella, dove ci sara' l'esposizione per quindici giorni dei resti e di una mostra fotografica riguardante le fasi della ricerca.  La teca con i resti di Caravaggio sono stati trasportati nell'ultimo tratto, da Cala Galera a Porto Ercole sulla barca di Cesare Previti. Dice il sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli (Pdl): "Caravaggio qui è venuto dal mare e ci sembrava giusto farlo tornare nello stesso modo. Volevamo una barca che ci ricordasse un antico veliero così ho chiesto a Previti che ha un due alberi in legno".

VEDI IL SERVIZIO DEL TG2

A Roma il 17 luglio LA NOTTE DI CARAVAGGIO

Il 17 e 18 luglio a Roma verrà celebrata «La notte di Caravaggio». Una intera notte per far rivivere il genio universale di Michelangelo Merisi, attraverso un itinerario che illuminera' i capolavori del Maestro custoditi nei musei e nelle chiese romane. Tra il 17 e il 18 luglio, data in cui ricorre il IV centenario della morte, avvenuta a porto Ercole il 18 luglio 1610, la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Roma rende omaggio all'artista con aperture straordinarie della Galleria Borghese e delle chiese romane che custodiscono i capolavori del Maestro, coinvolgendo il grande pubblico in una notte indimenticabile.

Per ripercorrere la storia e celebrare la vita straordinaria e turbolenta dell'artista, nove grandi capolavori del Caravaggio, provenienti dalle collezioni di Palazzo Barberini (Giuditta con la testa di Oloferne, Narciso), Galleria Corsini (San Giovanni) e Pinacoteca Capitolina (San Giovanni) saranno esposti nei saloni della Galleria Borghese a completare i cinque capolavori gia' in collezione Borghese.

Nella stessa notte e' prevista l'apertura straordinaria delle ''chiese del Caravaggio'': la basilica di Sant'Agostino con la Madonna di Loreto, detta anche Madonna dei Pellegrini, la chiesa di San Luigi dei Francesi con il Martirio di San Matteo, San Matteo e l'angelo e la Vocazione di San Matteo e la basilica di Santa Maria del Popolo con la Crocifissione di San Pietro e la Conversione di San Paolo (aperta fino alle ore 01.00). I visitatori saranno gratuitamente accompagnati con delle navette dedicate e visite guidate gratuite ai luoghi dell'evento.

A tale proposito e' stata istituita una linea speciale, la ''Linea Caravaggio'' che, con partenze organizzate dalla Galleria Borghese, condurra' i visitatori nella Roma notturna di Caravaggio mettendo in collegamento la Galleria Borghese e le chiese romane. Per l'occasione il museo e le chiese rimarranno aperti dalle 19.00 di sabato 17 luglio fino alle 9.00 di domenica 18 luglio con ingresso libero fino ad esaurimento della capienza. La basilica di Santa Maria del Popolo sara' aperta dalle 19 alle 01.

Pontremoli, 19 luglio: Presentazione del libro "Caravaggio: un genio raccontato" di Vittorio Sgarbi

Torna anche quest’anno a Pontremoli la manifestazione “Incontri nel salotto d’Europa”, che si propone di approfondire tematiche di attualità attraverso gli interventi di scrittori, saggisti, personalità del mondo della cultura e delle istituzioni.  Gli Incontri si svolgeranno, come per tradizione, nello storico Caffè Bellotti , sito nella splendida cornice di Piazza della Repubblica. Gli incontri sono promossi dall’Istituto Giuridico di Ricerca Comparata, dallo Studio Legale Avv Bassioni e organizzato da Caffè Bellotti, a Pontremoli, in Toscana, la “città del Libro” dove annualmente si svolge il Premio Bancarella. Il 19 luglio alle ore 21 Vittorio Sgarbi presenterà il suo libro: "Caravaggio: un genio raccontato". ACCEDI AL PROGRAMMA COMPLETO DEGLI EVENTI.

3 luglio dalle ore 17,30: Ritorno del Caravaggio a Porto Ercole

Sabato 3 luglio i resti mortali del Caravaggio, provenienti dal paese di Caravaggio dove sono stati esposti al pubblico per alcuni giorni, faranno il definitivo rientro nel luogo dove egli morì. Le spoglie mortali che viaggeranno sulla macchina del Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Storici, Culturali e Ambientali giungeranno a Cala Galera a Porto Ercole, verranno caricate su un veliero e alle 17,30 approderanno al molo di S. Barbara. I resti mortali verranno esposti sul porto per circa 30 minuti, quindi collocati nel forte spagnolo Forte Stella, dove rimarranno esposti con annessa mostra fotografica che ripercorre tutte le fasi della ricerca. Alle 18,30 nella chiesa di San Paolo alla Croce a Porto Ercole, verrà celebrata una messa in suffragio del grande pittore lombardo.

Grazie al sostegno della Fondazione Monte dei Paschi di Siena ed al supporto della Pro Loco Porto Ercole i resti del pittore e la mostra fotografica resteranno esposti a Forte Stella fino al 20 luglio con apertura al pubblico tutti i giorni dalle ore 10,30 alle 12,30 e dalle ore 18,00 alle 22,00 (fonte: Proloco di Porto Ercole)

Intervista a Roy Doliner: un ponte tra la magia di Merisi e i segreti del Buonarroti (di Egizio Trombetta)

Di Egizio Trombetta – Prima di tutto vorrei introdurvi l’intervistato. Roy Doliner è uno scrittore, studioso di lingue, religioni comparate, storia dell’arte, storia italiana e dell’antica Roma, oltre che della tradizione ebraica (compresi Talmud, Midrash e Kabbalah). In coda all'intervista viene proposto tramite un video Rai, l'intervento di Roy Doliner alla trasmissione Enigma di Corrado Augias.

01.07.2010. L’intervista a Roy Doliner si divide in due parti. La prima è dedicata a Caravaggio e al suo ultimo libro, Caravaggio. Una luce nelle tenebre. Nella seconda parte, si discute con grande intensità di Michelangelo Buonarroti e di un altro libro di Doliner (scritto insieme a Bejamin Blech): I Segreti della Sistina. Il libro su Caravaggio è senza dubbio un ottimo saggio, scritto con una semplicità straordinaria e commissionato a Doliner sole otto settimane prima dell’apertura della mostra di Caravaggio (per un'idea di Marcello Pezza). Ora ci si chiede, ma perché chiedere un saggio simile ad uno scrittore ebreo americano che nulla sembra avere a che fare con il nostro amico Caravaggio? Bene, la risposta potreste darvela da soli leggendo I Segreti della Sistina, un opera che ha saputo travolgere il mondo dell’arte tradizionale con una immensa Luce.. . Non nascondo che, nonostante i temi discussi insieme ..... LEGGI TUTTO L'ARTICOLO E VEDI IL VIDEO DELL'INTERVISTA SUL BLOG DI EGIZIO TROMBETTA