"CARAVAGGIO IN CUCINA" - Catania, dal 7 gennaio al 29 gennaio 2012


Esposizione fotografica del celebre artista Renato MARCIALIS.
A Catania, dal 7 al 29 gennaio 2012, presso l'ex Monastero dei Benedettini. 
Da una lunga carriera nella fotografia pubblicitaria di food, nasce il progetto di lungo corso “Caravaggio in cucina” dell’artista Renato Marcialis ospite nella sede storica della Mazzetti d’Altavilla con una mostra di sorprendente affinità con la location ed il paesaggio del Monferrato. Come un colpo di teatro, dal buio della scena, pennellate di luce illuminano i volumi di carciofi spinosi, ortaggi profumati, frutti succosi, chicchi d’uva trasparenti. Il lato pittorico delle immagini è, inoltre, esaltato dalla scelta di grandi stampe su tela fine art esposte al vivo, per la prima volta, in un’ampia retrospettiva. 
La mostra fotografica sarà visitabile con la possibilità di acquisto dei quadri a tiratura limitata. CONTINUA A LEGGERE SU SIKANIE.IT

Al via il restauro della Resurrezione di Lazzaro di Caravaggio (da "ilgiornale.it")

«La resurrezione di Lazzaro» è uno dei dipinti più importanti che Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, eseguì in Sicilia, nell'ultimo periodo della sua vita, dopo la precipitosa fuga da Malta. Un olio su tela imponente (3,80 metri x 2,85 metri) del 1609, conservato al Museo Regionale di Messina, che sarà ora oggetto di un intervento di restauro della durata di 8 mesi. A metterci le mani, saranno tre restauratrici dell'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (ISCR). «Nella prima fase, rimuoveremo gli strati di materiali sovrapposti nel corso dei restauri del secolo scorso, in particolare del restauro del 1951», ha spiegato questa mattina Anna Marcone, responsabile dell'intervento, durante una conferenza stampa nella sede dell'ISCR, a Roma. A fianco del capolavoro, trasportato da Messina grazie ad un finanziamento dell'associazione culturale Metamorfosi, Marcone ha presentato il progetto di restauro sottolineando che, purtroppo, «alcune parti dell'opera sono irrimediabilmente danneggiate e quindi non potranno essere recuperate». Comunque, ha aggiunto, «tutti i materiali che verranno utilizzati nella seconda fase sono solubili». Il dipinto fu commissionato a Caravaggio da Giovan Battista dè Lazzari, mercante genovese, nel dicembre del 1608. Doveva raffigurare la Madonna, San Giovanni Battista e altri santi ma, non si sa per quale motivo, il soggetto diventò la Resurrezione di Lazzaro. Il restauro sarà a costo zero, dato che lo eseguiranno tre dipendenti del Mibac, ma Metamorfosi non finanzia solamente il trasporto dell'opera, come ha evidenziato il suo presidente, ex deputato del centrosinistra, Pietro Folena: «Il nostro contributo ammonta a 100 mila euro e comprende i costi sostenuti per la comunicazione, il trasporto dell'opera e l'allestimento delle due mostre». Già, perchè una volta finito il restauro, l'opera sarà esposta a Roma, nel magnifico contesto di Palazzo Braschi, dal 15 giugno al 15 luglio, e a Messina, nel Museo Regionale, a partire dal 22 luglio. Con questi 100 mila euro, inoltre, verranno pagati alcuni giovani allievi dell'ISCR che affiancheranno Anna Marcone e le altre due restauratrici, Carla Zaccheo e Emanuela Ozino Caligaris.  (Fonte: http://www.ilgiornale.it/)

Le Incisioni da Caravaggio e Caravaggeschi musici, giocatori e indovine nelle scene di genere

Presentazione del libro di Michela Gianfranceschi, a cura di Stefania Macioce.
Interverranno: Prof. Claudio Strinati, Prof.ssa Lucia Tomasi Tongiorgi, Prof.ssa Stefania Macioce.
In questa occasione la Biblioteca Casanatense esporrà rare incisioni del '600.
Ingresso su invito - Info: Dott.ssa Lolita Guakil - Logart Press Editore; info@logartpress.com
CLICCARE QUI PER MAGGIORI INFORMAZIONI

"Rivoluzione Caravaggio": mostra a Palazzo Thiene fino al 5 febbraio 2012

A Palazzo Thiene, fino al 5 febbraio, i capolavori della collezione toscana della Banca popolare di Vicenza

Lippi, Bronzino, Caravaggio. Capolavori dalla Collezione toscana della Banca Popolare di Vicenza. Quale strenna natalizia, dono per gli occhi e per lo spirito, l’edizione 2011 di «Capolavori che ritornano » presenta la Mostra «Lippi, Bronzino, Caravaggio, capolavori sacri e profani dalla Collezione Toscana della Banca Popolare di Vicenza», voluta dal presidente Gianni Zonin e curata da Fernando Rigon. Si tratta della preziosa raccolta della Cariprato ora incorporata nell’Istituto vicentino. I dipinti, normalmente esposti al pubblico nella Galleria del Palazzo degli Alberti di Prato, sono ospitati per la prima volta a Palazzo Thiene, sede storica della Banca. Al contempo sarà inviato a Prato l’intero nucleo d’opere di Jacopo Bassano e dei figli Francesco e Leandro, parte integrante della Pinacoteca di Palazzo Thiene. Le prime acquisizioni della Collezione toscana risalgono agli anni ’30 del secolo scorso e recentemente, data l’importanza culturale, 46 opere sono state sottoposte a vincolo ministeriale. La mostra inizia con un «fondo oro» di Puccio di Simone (notizie dal 1346 al 1360) formatosi nell’ambito di Bernardo Daddi seguace fiorentino di Giotto.
La tavoletta è probabilmente parte di un dittico o di un altarolo per devozione privata. Raffigura tre Sante con corona e palma del martirio di straordinaria grazia nella ieraticità dell’insieme. Incanta la Madonna col Bambino di Filippo Lippi (Firenze 1406-Spoleto 1469) una piccola tempera su tavola, opera giovanile databile 1436, dove è forte l’influsso di Masaccio di cui egli sarà ideale prosecutore. Raffinatissimo il cromatismo che unisce alla morbidità dei rosa l’avvolgente profondità dei blu. Dal Rinascimento di Lippi si passa al Manierismo di Agnolo di Cosimo Tori detto il Bronzino (Firenze 1503-1572...  CONTINUA A LEGGERE SUL CORRIERE DEL VENETO

Roma al Tempo di Caravaggio 1600-1630. Ciclo di Conferenze


Palazzo Venezia, Sala Altoviti - Roma - Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma - Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma

24 novembre, 2011 - 9 febbraio, 2012 - Ciclo di Conferenze

3 dicembre, Napoli: Nuova Orchestra Scarlatti e Teatri 35 presentano: "TABLEAUX VIVANTS, CARAVAGGIO E I CARAVAGGESCHI"


V° appuntamento dell’Autunno Musicale 2011 - presso il Museo Diocesano di Napoli
(Largo Donnaregina) - sabato 3 dicembre - ore 11.30 - ore 17.00 - ore 19.00
TABLEAUX VIVANTS
Caravaggio e i Caravaggeschi
musiche di Scarlatti, Pergolesi, Locatelli, Corelli, Purcell, Albinoni, Händel
tableaux vivants realizzati da TEATRI 35 su musiche dal vivo eseguite dalla NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI - in scena Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella - disegno luci Davide Scognamiglio


Si ringrazia ArT&CrafT per il contributo alla realizzazione dell’evento

3 dicembre, Montepulciano: GIORNATA DI STUDI, CARAVAGGIO RITRATTISTA


Montepulciano - Museo Civico Pinacoteca Crociani - sabato 3 dicembre 2011, ore 15.00
Giornata di studi - Caravaggio ritrattista e una proposta dal Museo Civico di Montepulciano
a cura di Mina Gregori e Massimo Pulini - Presiede: Mina Gregori
  • Saluto delle autorità: Andrea Rossi, Sindaco, Comune di Montepulciano; Gianni Resti, Presidente, Fondazione Musei Senesi; Mario Scalini, Soprintendente, Soprintendenza Beni Artistici e Storici di Siena e Grosseto
  • Francesco Crociani, un ecclesiastico collezionista. La sua donazione e la nascita del Museo Civico di Montepulciano
  • Roberto Longi, Direttore Museo Civico di Montepulciano: La ritrattistica a Roma tra Cinquecento e Seicento
  • Francesco Petrucci, Direttore Museo Palazzo Chigi di Ariccia: Caravaggio e il ritratto
  • Gianni Papi, Storico dell’arte: Una scoperta tra i ritratti della collezione Crociani
  • Massimo Pulini, Docente Accademia di Belle Arti di Bologna
  • Note sulla pulitura e sul restauro, Mary Lippi, restauratrice
  • Indagini scientifiche sulla tecnica esecutiva e sui materiali presenti sul dipinto, Emanuela Massa, diagnosta ART TEST
  • Conclusioni: Maurizio Calvesi, Storico dell’arte, Accademico dei Lincei; Mina Gregori , Presidente della Fondazione Roberto Longhi di Firenze, Professore emerito di storia dell’arte dell’Università di Firenze
Per partecipare basta inviare una email all’indirizzo: civico.museo@libero.it entro e non oltre il 1 dicembre 2011 - info: Museo Civico “Pinacoteca Crociani” tel. 0578 717300; Pro Loco di Montepuclaino tel. 0578 757341 - Fondazione Musei Senesi (da lunedì a venerdì) tel. 0577 530164

INIZIA IL RESTAURO PER LA "RESURREZIONE DI LAZZARO" DEL CARAVAGGIO

Roma 23 novembre 2011 – È arrivata a Roma da Messina «La resurrezione di Lazzaro» l’opera di Caravaggio che sarà restaurata dall’Istituto Superiore per il Restauro. Il dipinto, una immensa tela di 3,80 x 2,85 metri, proviene dal Museo Regionale di Messina ed è uno dei più importanti dipinti eseguiti dall’artista in Sicilia dopo la fuga da Malta. L’opera fu già restaurato nel 1951 dall’Istituto Centrale per il restauro diretto allora da Cesare Brandi. «Oggi, a distanza di sessant’anni torniamo ad occuparci di questo importante dipinto per migliorarne lo stato di conservazione e la sua leggibilità molto compromessa», spiega la direttrice dell’Istituto per il restauro, Gisella Capponi. Infatti la tela si presenta difficilmente leggibile a causa di estesi sbiancamenti e alterazioni dei ritocchi. La testa di Cristo appare come una massa indistinta da cui emergono solo i ritocchi scuri. «Gli interventi sei-settecenteschi sono stati molto pesanti – spiega Anna Maria Marcone, una delle restauratrici che lavorerà sul quadro – l’opera presenta forti alterazioni cromatiche e una microfessurizzazione della superficie, come un cristallo rotto, che ne impedisce una adeguata lettura». Il restauro è realizzato grazie all’intervento e alla organizzazione dell’associazione culturale ‘Metamorfosì, «una associazione giovane – afferma il presidente Pietro Folena che ha finora scelto di lavorare su progetti di grande qualità scientifica». L’associazione si è impegnata per un contributo di 100.000 euro che prevede l’organizzazione delle due esposizioni del quadro, quella ... CONTINUA A LEGGERE SU MERIDIANA NOTIZIE

ROMA E' SEMPRE TEMPO DI CARAVAGGIO (di Michele Cuppone, da "Il giornale dell'arte")

Ingrato ufficio quello della curatela di una mostra. Nonostante le lunghe e sofferte gestazioni, muovendosi sul crinale tra scientificità e divulgazione, servizio culturale e marketing, si finisce inevitabilmente per scontentare qualcuno. Un paradosso che, in qualche modo, non risparmia nemmeno l’ultima <http://ilgiornaledellarte.com/articoli/2011/11/110808.html> («Roma al tempo di Caravaggio. 1600-1630», dal 16 novembre al 5 febbraio a Palazzo Venezia, info su www.romaaltempodicaravaggio.it) legata al vincente, e spesso abusato, «marchio» Caravaggio.
Intendiamoci, la colossale esposizione (con circa 140 opere, un museo nel museo) è vivamente consigliata a tutti, poiché sarebbe un vero peccato lasciarsi sfuggire ospiti così illustri, capolavori assoluti di un prolifico periodo della storia dell’arte capitolina (con qualche sconfinamento oltre le mura aureliane), mai altrimenti così a portata di mano nella città che diede impulso a tanto genio e bellezza. Basti citare la «Susanna e i vecchioni» di Artemisia Gentileschi, da collezione privata tedesca.
La vasta, ma non affastellata, quadreria effimera può tuttavia sovrastimolare l’attenzione del generico visitatore, che rischia di smarrire via via (prima ancora di giungere al singolare «Maestro di Serrone») il filo conduttore: la pittura nell'Urbe nel primo trentennio del XVII secolo (già atipico taglio cronologico, che ripercorre approssimativamente l'intera parabola caravaggesca)  tra caravaggismo e carraccismo, qui presentata con una «strizzata d’occhio» alla prima corrente (in realtà si rivela una mostra sui caravaggeschi, ma poi c'è posto un po' per tutti, da un Rubens con la superba «Adorazione dei pastori», agli anonimi o artisti ora considerati minori).
Ottima premessa, il confronto, questo sì, nella sua semplicità, estremamente diretto ..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "ILGIORNALEDELLARTE.COM"

MARIO MONTI IN VISITA A MOSTRA CARAVAGGIO

ROMA, 15 novembre 2011 - Anche un momento culturale, oggi, per il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti alla fine della sua lunga giornata di consultazioni politiche. Dopo la conferenza stampa di questa sera a palazzo Giustiniani, il professore e' passato a palazzo Venezia, dove oggi si inaugurava la grande mostra del polo museale romano dedicata alla ''Roma al tempo di Caravaggio''. Discreto come al solito, l'impermeabile ripiegato sul braccio, Monti e' salito, ha visitato l'esposizione, poi, come un qualsiasi visitatore, ha comprato il catalogo e si e' avviato all'uscita. Non senza fermarsi a rispondere, con cortesia, ad una signora che lo ha riconosciuto e gli ha fatto gli auguri per il suo incarico.

Pistoia, dal 30 novembre: "NELLA LUCE DI CARAVAGGIO": Una rassegna sul naturalismo caravaggesco

Pistoia,  12 novembre 2011 - La mostra 'Nella luce di Caravaggio' presenta dal 30 novembre una rassegna sull'universo del naturalismo caravaggesco popolato da artisti qualitativamente straordinari, spesso sconosciuti al grande pubblico, ma certamente non inferiori per invenzione e perizia tecnica al grande maestro lombardo.
 
Il Comune di Montale, la Libera Accademia di Studi Caravaggeschi, l'associazione Onlus 'Un Cuore, Un Mondo' che l'hanno promossa, con il sostegno della Regione Toscana e della Provincia di Pistoia, hanno affidato l'evento a Pierluigi Carofano, docente di Fenomenologia del Restauro delle opere d'arte alla Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università di Siena, specialista di pittura caravaggesca, che per l'occasione si è avvalso di un comitato scientifico di grande levatura composto da Alberto Cottino (Università di Bologna), Franco Paliaga (Scuola di dottorato, Università di Udine), Marco Ciampolini (Accademia di Belle Arti di Carrara).

Nel tentativo di dare una possibile ''sistematizzazione'' ad un argomento così complesso, i curatori hanno pensato ad una rassegna di dimensioni non straordinarie, proponendo quattro sezioni: I Maestri; ''fare un quadro buono di fiori, come di figure'', ''Dipinger di maniera'' e ''...e con l'esempio davanti al naturale''.

I Maestri
Una sala mozzafiato è quella che si presenta agli occhi del visitatore: al centro la Maddalena di Caravaggio, curva su sé stessa nell'atto di redenzione. Ai lati la Santa Cecilia di Guido Reni e il San Michele Arcangelo di Ludovico Carracci i due maestri bolognesi che contemporaneamente a Caravaggio sperimentavano una pittura di stampo naturalistico mediata da un diffuso classicismo. 

'La Maddalena' di Caravaggio e 'Santa Cecilia' di Guido Reni sono i due capolavori della mostra ... CONTINUA A LEGGERE SU "LANAZIONE.IT"

Montagnana Teatro: "ANGIOLO. QUEL DIAVOLO DI CARAVAGGIO" di Piero dal Pra'

VENERDI 2 DICEMBRE - Montagnana Teatro
Ore 21.00, Teatro Bellini (via Berghetta, 3)
Compagnia Prototeatro
ANGIOLO, QUEL DIAVOLO del CARAVAGGIOTesto e regia di Piero dal Pra’
Ispirata alle vicende umane e artistiche di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, la vicenda si snoda in un mondo in bilico tra realismo e sogno, ma che a tratti precipita nella più cruda realtà. Qui i veri protagonisti sono Il Chiaro e Lo Scuro, visti come fantasmi dal carattere opposto, come controversi e sperro opposti sono i caratteri dei personaggi dell’opera: incerti, insicuri, che si agitano tra bellezza e bruttura, fra bontà e protervia…e, guarda, Angiolo, muore in quel mondo, soffrendo come..un Cristo?  CLICCARE QUI PER INFO

CARAVAGGIO SUPERSTAR A MOSCA (di Gabriella Persiani da Russiaoggi.it)

Le opere del genio lombardo arrivano in Russia per una delle più grandi esposizioni all`estero mai realizzata. “È un miracolo”, afferma Irina Antonova, direttrice del Museo Pushkin.
 
Una bella giornata di sole, a sciogliere la prima tenue imbiancata notturna di novembre, ha salutato l`arrivo a Mosca del capolavoro giovanile del Caravaggio “Ragazzo con canestra di frutta”, pezzo forte della Galleria Borghese di Roma.  La splendida tela, ospite fino al 24 novembre 2011 dell`Ambasciata d`Italia a Mosca, dal 26 novembre al 12 febbraio 2012 confluirà al Museo Pushkin nella più grande esposizione delle opere del pittore lombardo mai organizzata in Russia, “Caravaggio (1571-1610). Dalle collezioni dei musei italiani  e dei musei vaticani”, a culmine dell`Anno di interscambio 2011.

Così dopo le opere di Raffaello, Gian Lorenzo Bernini, Lorenzo Lotto e Giovanni Bellini, l`esposizione a Villa Berg, sede dell`Ambasciata d`Italia a Mosca, prima, e al Museo Pushkin, poi, del quadro più noto di Michelangelo Merisi da Caravaggio non può che chiudere in bellezza il ciclo di appuntamenti “Capolavori dai musei italiani. Da Raffaello a Caravaggio” e anticipare quello che i russi potranno ammirare al Pushkin: undici capolavori, tra cui la leggendaria “Deposizione nel sepolcro” dal Palazzo del Vaticano, “La cena di Emmaus” dalla Pinacoteca di Brera di Milano e la famosa “Conversione di San Paolo” dalla Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma (“È un miracolo ospitarla, un miracolo reso possible dall`ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi”, ha confermato la direttrice del Pushkin Irina Antonova).  “Caravaggio occupa un posto particolare nel pantheon degli artisti europei – ha ricordato la Antonova ai presenti, istituzioni, media e ospiti, invitati dall`Ambasciata italiana per questa ghiotta occasione – perché con la sua nuova concezione pittorica del mondo e il suo nuovo linguaggio ha aperto il Seicento con un golpe artistico”. E volgendosi continuamente alla tela alla sue spalle, presidiata da due carabinieri in alta uniforme, ha aggiunto: “Non importa se sia un`allegoria delle stagioni, magari l`autunno, o uno dei sensi, il gusto, o ancora un autoritratto o un`allegoria dell`amore profano o di quello cristiano. Questa è la prima opera attribuita a Caravaggio, da qui parte il suo iter artistico non meno ..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU RUSSIAOGGI.IT

A Seravezza (Lucca) fino a gennaio la "Mostra Impossibile" su Caravaggio

E' stata prolungata fino all'8 gennaio 'La mostra impossibile di Caravaggio', organizzata a Seravezza dalla Fondazione Terre Medicee e prodotta dalla Rai in collaborazione con la Regione Toscana.
L'annuncio e' stato dato quest'oggi alla luce del grande successo riscosso dalla mostra. Ad essere esposte nelle sale del Palazzo Mediceo di Seravezza ovviamente non sono i capolavori di Caravaggio ma la riproduzione a grandezza naturale e ad altissima definizione di 63 opere d'arte realizzate dal grande maestro della pittura italiana e conservate nei musei di tutto il mondo. La 'mostra impossibile' e' poi completata dall'allestimento di numerose istallazione audiovisive di notevole impatto didattico: si puo' assistere alla proiezione di film e documentari dedicati alla vita e all'opera di Caravaggio, rivedere lo sceneggiato in sei puntate dedicato all'artista prodotto dalla Rai e lo spettacolo teatrale che Dario Fo ha messo in scena appositamente per questo evento. Fra le altre curiosita', si puo' ascoltare in una sala opportunamente allestita la musica 'dipinta' dal Caravaggio in tre sue celebri opere ('La fuga in Egitto', 'L'amore vincitore' e il 'Suonatore di liuto'). CLICCARE QUI PER ACCEDERE AL SITO UFFICIALE DELLA MOSTRA (fonte AGINEWS)

L’ultima intervista a Maurizio Marini su Sir Denis Mahon

Di Egizio Trombetta04.11.2011. Avrei voluto gridargli che gli volevo un gran bene, ogni volta che lo salutavo sentivo che mi sarebbe piaciuto stare ancora un po’ insieme a lui. Maurizio mi manca davvero,  mi manca il suo affetto , la sua amicizia, i suoi consigli, le sue parole di conforto. Maurizio Marini era uomo che viveva le sua vita passionalmente e la stessa passione la metteva nella professione e nell’amicizia. Sapeva essere fraterno se occorreva, come fece con me in un momento di grossa difficoltà “non ti rammaricare – mi disse - le esperienze che hai vissuto sono dentro di te, fanno parte oramai del tuo bagaglio, nessuno potrà portartele via…”.  Riuscii in qualche modo, col suo tono affettuoso,  ad alleviare parzialmente le mie sofferenze. Ci incontrammo l’ultima volta il 23 giugno del 2011, l’appuntamento era per le 18 circa, la nostra idea era quella di ricordare in tono informale Sir Denis Mahon, scomparso lo scorso 24 aprile. L’intervista me la rilasciò insieme a Federica Gasparrini, sua compagna di vita. Il 4 Novembre sarebbe stato il suo compleanno e quest’anno, per la prima volta da quando l’ho conosco, non posso inviargli un sms per gli auguri di rito.  

dal 16 novembre 2011: Mostra "ROMA AL TEMPO DI CARAVAGGIO" a Palazzo Venezia

Dal 16 novembre 2011 al 12 febbraio 2012 - Palazzo Venezia (Roma)
Un percorso attraverso quasi 200 opere provenienti da tutto il mondo che ricostruisce per la prima volta il tessuto connettivo della Città Eterna in cui visse e operò il grande genio lombardo.
"Caravaggio è stata una stella luminosissima che ha messo in ombra tutti gli artisti  della sua epoca, ma chi erano i suoi compagni di strada?". E' da questa domanda che prende spunto la mostra "Roma al tempo di Caravaggio", un percorso attraverso quasi 200 opere provenienti da tutto il mondo che ricostruisce per la prima volta il tessuto connettivo della Città Eterna in cui visse e operò il grande genio lombardo.
La mostra prende in esame quello che può essere definito un momento cruciale della pittura italiana, che nasce negli ultimi anni del XVI secolo a Roma; un periodo irripetibile che durò pochi anni, appena quaranta, dal 1595 al 1635 circa, ma da cui è dipeso gran parte dello sviluppo delle correnti artistiche europee fino alla fine del XVII secolo. I primi anni sono segnati dal confronto serrato e diretto tra due giganti della pittura italiana: il bolognese Annibale Carracci, capo indiscusso della pittura classicista, e il lombardo Caravaggio, creatore di una nuova suggestiva rappresentazione della realtà, che non sembra inadeguato definire rivoluzionaria. Entrambi scomparvero a un anno esatto l’uno dall’altro: il 15 luglio 1609, Annibale; il 18 luglio 1610, Caravaggio. Nei due decenni successivi le stimolanti basi gettate dai due maestri furono raccolte e sviluppate sia da quanti seguirono il drammatico naturalismo di Caravaggio sia dai pittori classicisti bolognesi, che avevano seguito Annibale nella città papale.

Ḕccosanostra, per ricordare il furto della Natività (da BlogSicilia.it)

E se la storia si ripetesse? Ḕ la sera del 17 ottobre 1969. La tela della Natività, opera imponente dipinta da Caravaggio per l’Oratorio di San Lorenzo, scompare nell’oscurità della notte. Complice l’imperdonabile incuria e l’inarrestato degrado, tremenda fine a cui spesso vanno incontro tesori dal dimenticato valore. Numerose le dichiarazioni di pentiti, le indagini condotte senza grandi esiti, le congetture spesso fantasiose di curiosi e critici.  Vere e proprie leggende metropolitane, tutte corredate da un triste finale. Per ricordare quest’ingiustificabile delitto e rammentare come ad oggi quasi nulla sia cambiato, lunedì 17 ottobre 2011, l’Oratorio di San Lorenzo apre in orario notturno, in attesa di nuovo e rituale furto. Sotto gli occhi di un’intera collettività, verrà infatti inscenato un gesto folle e assurdo, un irragionevole teatro che ci costringerà, questa volta attivamente, a essere testimoni di un’azione tanto criminosa quanto insensata.

Un ciclo di rigenerazione e perdita che non si arresta con quest’ultimo evento ma che costituisce il prologo a un nuovo inizio, Next. E dunque si faccia avanti il prossimo. Noi siamo pronti, e voi?
A distanza di oltre quarant’anni, per andare oltre a quest’insanabile vuoto, l’Associazione Amici dei Musei Siciliani bandisce NEXT, concorso teso a far risorgere..... CONTINUA A LEGGERE SU BLOGSICILIA.IT

dal 21 ottobre al 5 ferbbaio 2012: "ECCE HOMO" DI CARAVAGGIO E DIPINTI CARAVAGGESCHI AL COLUMBUS MUSEUM OF ART (OHIO)

Arriva a New York nei prossimi giorni un'opera esemplare della sua vena artistica "Ecco l'uomo!" che offre agli americani la percezione di quello che è stato l'impatto di un rivoluzionario fortemente realista sulla cultura dell'epoca.   Ad ospitare l'opera - in allestimento dal 21 ottobre al 5 febbraio 2012 - il Columbus Museum of Art. 

Michelangelo Merisi da Caravaggio viene ricordato tanto per il suo stile di vita non convenzionali come il suo talento incommensurabile. La sua arte rivoluzionaria con una vita di eccessi, scandita da risse a tarda notte, attentati alla sua vita, e molteplici  arresti, è culminata con una condanna a morte papale che lo ha costretto a vivere in esilio. Tragica la sua morte a 38 anni mentre era in viaggio per Roma, dopo aver saputo che gli era stata concessa dal papa la grazia. Nonostante la prematura morte, il potente realismo della sua pittura ebbe un'influenza notevole su molte generazioni di artisti in Italia e nel resto d'Europa. E', dunque, una eccezionale opportunità quella di poter ammirare l'opera di questo esponente della cultura italiana nel mondo, maestro del barocco italiano.  L'Ecce Homo, dipinto da Caravaggio intorno al 1605, viene  prestato al Columbus dai Musei di Strada Nuova di Palazzo Bianco a Genova e rappresenta l'apice di una mostra esclusiva organizzata da CMA negli Stati Uniti, alla quale concorrono importanti musei dell'Ohio e una collezione privata negli Stati Uniti con il prestito di  altri dieci dipinti di suoi contemporanei rappresentativi  di santi e peccatori. Si tratta di opere di artisti che hanno emulato lo stile particolare e drammaticamente realistico di Caravaggio,  dimostrando l'importanza del caravaggismo in tutta  la pittura sei centesca europea.

L'iniziativa del Columbus Museum of Art fa parte del gemellaggio con la città di Colombo nella celebrazione del bicentenario della città americana con la realizzazione di programmi e mostre in tutto il 2011 e il 2012.  A Caravaggio, dunque, il compito di aprire con l'" Ecce Homo!" le commemorazioni del bicentenario di Colombo attraverso la celebrazione del rapporto tra città di Columbus nell'Ohio e Genova in Italia. (Fonte: ItalianNetwork.it).   ACCEDI AL SITO UFFICIALE DELLA MOSTRA

dal 16 ottobre: Caravaggio in Texas

Sarà la mostra più importante dedicata al Caravaggio in Texas. La seconda più grande esposizione caravaggesca mai presentata negli Usa dopo quella del Metropolitan Museum of Art (Moma) di New York, nel 1985. "Caravaggio and his followers in Rome" (Caravaggio e i suoi seguaci a Roma) aprirà i battenti domani, al Kimbal Art Museum di Fort Worth e tutto fa pensare che Oltreoceano la "caravaggiomania", secondo la definizione coniata nel 2010 dal periodico "Art in America", continuerà a spopolare ancora per un bel po'.  In mostra, dieci fra i capolavori più noti firmati dal maestro Michelangelo Merisi, uno degli artisti più celebrati di tutti i tempi, presentati assieme a una quarantina di opere a questi ispirate, tra cui tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Manfredi, Jusepe de Riberira, Georges de la Tour, Valentin de Boulogne, Simon Vouet, Gerrit Van Honthorst, Hendrick ter Brugghen e Peter Paul Rubens.  Un percorso espositivo articolato che, partendo dai dipinti del Caravaggio, mette ... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU RAINEWS24.IT

Caravaggio, maestro di passione e rivolta (di Franco D'Angelo da "ildenaro.it")

“Caravaggio è innovazione, professionalità, passione, rivolta: è per questo che noi Cubani lo apprezziamo” ha detto il vice Ministro della Cultura della Repubblica di Cuba, Fernando Rojas a conclusione del suo intervento alla conferenza stampa di presentazione della mostra “Caravaggio a Cuba”, inaugurata venerdì 23 al Museo Nacional de Bellas Artes, dove fino al 27 settembre si potranno ammirare il “Narciso alla fonte”, del Merisi, e dodici tele di pittori di scuola caravaggesca. Altre opere del grande Maestro saranno esposte nei prossimi mesi a Mosca, in Brasile, in Argentina, ad Ottawa. E proprio ieri, a Napoli, la Fondazione Real Monte Manso ha ospitato un convegno dedicato a Caravaggio, da tutti ritenuto un forte messaggero della cultura italiana nel mondo. “Con la mostra di Cuba – hanno spiegato nostri insigni studiosi e storici dell’Arte – si vuole valorizzare una delle espressioni più importanti del patrimonio culturale nazionale, che rende unica l’Italia nel mondo, anche grazie ai suoi siti storico-artistici, Patrimoni dell’Umanità protetti dall’Unesco, fra cui il Centro Storico di Napoli”.
Ed è qui che ieri, come si diceva, la Fondazione Real Monte Manso in via Nilo ha ospitato l’incontro “Caravaggio da narrare”, a cura della studiosa tedesca Ulla Enger, che ha presentato aspetti ancora inesplorati di alcuni dipinti merisiani ... CONTINUA A LEGGERE SU ILDENARO.IT

Roma, Teatro delle Muse, dal 4 al 9 ottobre, Spettacolo "CARAVAGGIO: LA PASSIONE" di Manfredi Gelmetti

Si terrà dal 4 al 9 ottobre, presso il Teatro delle Muse, lo spettacolo teatrale “Caravaggio: La passione”, scritto e realizzato da Manfredi Gelmetti, artista con esperienza lavorativa in campo teatrale tra Italia ed Inghilterra. L’evento gode del Patrocinio della Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Arte e Sport e della Provincia di Roma.

Nel quarto centenario della morte del grande pittore Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, Manfredi Gelmetti presenta ‘Caravaggio: la passione’, ispirato alla biografia e saggi sulla vita e sullo stile pittorico del Caravaggio. Attraverso un’interpretazione assolutamente personale del regista e degli interpreti in scena, lo spettacolo vuole essere non un’esaltazione di Caravaggio-genio, bensì un tentativo di approccio al Caravaggio-uomo e a quel suo ‘Maledettismo’ che ne ha rivelato su tela, la grandezza artistica. Maledettismo verso se stesso nonché verso quelle prostitute che spesso furono le Muse di alcune sue celeberrime opere.... CONTINUA A LEGGERE SU "ROMANOTIZIE"

dal 23 settembre a Seravezza (LU) la "MOSTRA IMPOSSIBILE DI CARAVAGGIO"

Una realizzazione multimediale che permette di vedere in una unica esposizione le riproduzioni ad altissima definizione e grandezza naturale dei 63 capolavori del Caravaggio conservati nei musei di tutto il mondo.

Una grande occasione di cultura e turismo. E’ questa “La mostra impossibile di Caravaggio”. Una realizzazione multimediale che permette di vedere in una unica esposizione le riproduzioni ad altissima definizione e grandezza naturale dei 63 capolavori del Caravaggio conservati nei musei di tutto il mondo. La mostra, che sarà ospitata nelle sale del Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu), via del Palazzo 358, da venerdì 23 settembre al 6 novembre, è stata prodotta dalla Rai nell’ambito del Festival della Salute in collaborazione con la Fondazione Terre Medicee, Comune di Seravezza, La Nazione, Regione Toscana e Asl 12 Viareggio. È possibile assistere alla proiezione di film e documentari dedicati alla vita e all’opera di Michelangelo Merisi e vedere lo sceneggiato in sei puntate prodotto di recente dalla Rai e la registrazione dello spettacolo teatrale che Dario Fo ha messo in scena appositamente per questa “mostra impossibile”. Si può inoltre ascoltare, in una sala opportunamente ... CONTINUA A LEGGERE SU "INTOSCANA.IT"

CARAVAGGIO, IL NOSTRO AGENTE ALL'AVANA (di Michele Cuppone, da "Il giornale dell'arte")

Roma, Il «Narciso alla fonte» di Caravaggio vola a L’Avana per l’ennesima mostra-fungo: «Caravaggio en Cuba», allestita dal 23 settembre al 27 novembre nel Museo Nacional de Bellas Artes. Al di là dell’inevitabile propaganda politica, qualche perplessità sul reale significato di questo tipo di operazioni è pur lecita se, nella fattispecie, diventano il suggello di un’intesa per la «cooperazione» tra due nazioni, si dice, amiche; scomodare oltreoceano un Michelangelo Merisi (con tutti i rischi che ciò comporta in termini di tutela, conservazione ecc.) per ragion di Stato o, peggio ancora, per «amicizie» fa riflettere.
L’esposizione vedrà per un paio di mesi la nostra Galleria Nazionale d’Arte Antica privarsi di dieci capolavori del caravaggismo italiano e internazionale, inviati nelle Antille «quali ambasciatori della nostra Arte e della nostra Cultura», incluso un autoritratto di Artemisia Gentileschi che non ci sarebbe dispiaciuto piuttosto ritrovare nella mostra milanese monografica di prossima apertura (a Cuba andranno anche l’«Ecce homo» di Giovanni Baglione dalla Galleria Borghese, il «San Giovanni legge a lume di candela» di Gherardo delle Notti, dal Convento di San Francesco a Ripa Grande).
Premesso che non sono noti dettagli sui costi dell’operazione al di fuori delle sponsorizzazioni (a giugno 2010, in occasione di un altro «viaggio» del «Narciso, a Podgorica, in Montenegro, gli sponsor oltre a farsi carico delle spese della trasferta,  si impegnarono a versare al Polo museale romano 40mila euro per il restauro di opere. Il «Narciso alla fonte» fu assicurato per 50 milioni di euro, Ndr ), usare il nostro patrimonio artistico come ..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "IL GIORNALE DELL'ARTE"

Mostra: "DA CARAVAGGIO ALL'ECLETTISMO CONTEMPORANEO", dal 12 al 25 Settembre a Rutigliano (BA)

Da Caravaggio all’eclettismo contemporaneo è un'occasione per un’attenta ricognizione del lavoro degli artisti operanti sul nostro territorio e non. La mostra offre una selezione della ricerca artistica oggi attiva nella nostra regione Puglia, propone una grande pluralità nel creare arte; ciascun artista narra la contemporaneità mantenendo la propria identità, esprimendosi con tecniche differenti tradizionali o innovative. All’interno dell’esposizione è possibile trovare artisti attivi dagli anni ’70 e ’80, altri operanti dagli anni ’90, altri ancora giovani ed emergenti.

Conferenza e presentazione editoriale dal titolo: LA MERAVIGLIA NELLA GLORIA DI UN GENIO IN FUGA. Interveranno dottoressa Rosa Didonna curatrice della Mostra, il Cav. dott. Nicola Giampaolo autore del volume, il Prof. Vittorio Del Piano docente dell'Accademia di Belle Arti di Bari, il Cav. dott. Filippo Bambara. Presenzierà e relazionerà il Prof. Giorgio Cegna, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bari.

PERFORMANCE di ROSA DIDONNA "ARTE - LA MIA SECONDA PELLE"
con musiche inedite di IVAN PIEPOLI
balletto dello staff della GLOBALART a cura di Marilisa Gelao
narrazione Dott.ssa SABRINA DELLITURRI
ospite d'onore bar.ssa ELISA SILVATICI (critico).

presso luoghi itineranti di piazza Cesare Battista e Borgo Medioevale di Rutigliano.



Con "NEXT" rivive la "Natività" del Caravaggio

La notte tra il 17 e il 18 ottobre del 1969 l’Oratorio di San Lorenzo di Palermo subisce un’irreparabile perdita: la “Natività con i Santi Lorenzo e Francesco D’Assisi” del Caravaggio, opera maestosa commissionata nel 1609 dalla Compagnia di San Francesco, viene trafugata, consacrandosi, così, come uno dei più grandi misteri criminali della storiografia artistica cittadina.
Tagliata ai bordi, maldestramente arrotolata e portata via, la tela è oggi argomento di numerose leggende a sfondo mafioso, storie spesso controverse che hanno nel tempo alimentato la fantasia di studiosi e romanzieri.

A distanza di oltre quarant’anni, per andare oltre a quest’insanabile vuoto, l’Associazione Amici dei Musei Siciliani bandisce NEXT, concorso teso a far risorgere il capolavoro caravaggesco, questa volta per mano di promettenti vene creative contemporanee, siciliane e non solo. Gli artisti, infatti, sulla scorta della celebre opera del Caravaggio, dovranno proporre una loro personale Natività, una versione attualizzata e originale, in grado di fondere passato e innovazione e di costruire, attraverso un dialogo aperto e propositivo, un ponte ideale tra nuove menti e miti della storia; un dialogo rispettoso o irriverente, ironico o testuale, ma in ogni caso funzionale a commemorare e proclamare, sotto nuova forma, la resurrezione di un’opera ormai perduta.


Il contributo degli artisti sarà così la chiave di volta per esorcizzare questa gravosa scomparsa, proponendo nella contingenza del presente una concreta possibilità di rinascita.
L’opera vincitrice verrà realizzata a spese dell’Associazione ed esposta la notte del 24 dicembre 2011 presso il Lab’Oratorio di San Lorenzo, dove resterà in mostra sino al 17 ottobre 2012. I più interessanti bozzetti in candidatura verranno, inoltre, convogliati e presentati in un’esclusiva mostra.
Si ripropone, così, ma in forma di concorso aperto, l’esperienza condotta a termine lo scorso anno, che ha visto, per il quattrocentennale della morte di Michelangelo Merisi da Caravaggio, l’esposizione della Natività con i SS. Lorenzo e Francesco messa in opera dal collettivo Laboratorio Saccardi.

Ecco il bando e la scheda di partecipazione. Per ulteriori infomazioni contattare il sito www.amicimuseisiciliani.it

CARAVAGGIO AMBASCIATORE A CUBA

Il Mibac annuncia la trasferta del «Narciso». Galan: «Un modo per avvicinarsi all'isola di Castro». Il viceministro Rojas: «Ci piace, era un oppositore del sistema»

Il Mibac annuncia la trasferta del «Narciso». Galan: «Un modo per avvicinarsi all'isola di Castro». Il viceministro Rojas: «Ci piace, era un oppositore del sistema»
Caravaggio rivoluzionario? Il creativo ed entusiasta viceministro per la Cultura di Cuba, Ferdinando Rojas, lo arruola tra gli oppositori a un indefinito «sistema»: «Caravaggio è innovazione, professionalità, rivolta. Noi cubani lo apprezziamo». All'Avana c'è grande fermento intorno a Michelangelo Merisi: il 23 settembre (apertura fino al 27 novembre) al Museo Nacional de Bellas Artes si inaugura la prima mostra mai organizzata a Cuba con un'opera di Caravaggio. Si tratta di «Caravaggio en Cuba», una rassegna che porterà all'Avana per la prima volta Narciso alla fonte , il capolavoro conservato alla Galleria nazionale d'arte antica di Palazzo Barberini. L'iniziativa è sostenuta da due dicasteri, Affari Esteri e Beni Culturali.
Intorno al Maestro, dodici magnifiche tele di caravaggeschi: Ecce Homo di Giovanni Baglione, San Giovanni Battista di Tommaso Salini, un autoritratto di Orazio Borgianni, San Giuseppe legge al lume di candela di Gherardo delle Notti, Bacco e un bevitore di Bartolomeo Manfredi, San Francesco d'Assisi di Carlo Saraceni, L'incoronazione di spine di Lionello Spada, Riposo nella fuga in Egitto di Orazio Gentileschi, Maddalena svenuta di un anonimo romano, un autoritratto di Artemisia Gentileschi, Riposo nella fuga in Egitto di Angelo Caroselli e San Girolamo di Henrick van Somer. Tutto materiale che proviene da Roma (Soprintendenza speciale per il Polo museale romano, guidata da Rossella Vodret, che cura la mostra cubana) in massima parte prestato da Palazzo Barberini, ma anche dalla Galleria Borghese e dalla Collezione Lampronti. Un «contesto» nutrito e complesso, capace di offrire uno spaccato non superficiale di una irripetibile stagione della storia dell'arte italiana e mondiale.
L'aria a Cuba sta cambiando e l'Italia gioca la sua carta vincente, la cultura, per stabilire in tempo utile contatti privilegiati. Lo spiega il sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Scotti: «Questo evento non è isolato ma fa parte di una strategia... CONTINUA A LEGGERE SUL CORRIERE DELLA SERA

Caravaggio? Uno “scienziato” incompreso. Nuove ipotesi in un libro di Clovis Whitfiled (fonte DaringToDo)

Arrogante, violento, attaccabrighe, omosessuale, ma di talento immenso. Sembra il ritratto di una rockstar, in effetti corrisponde all’immagine  più comune che viene  tramandata di Michelangelo Carvaggio.
Ma da oggi non è più così. Parola di Clovis Whitfiled, storico dell’arte londinese, che per smontare quanto di convenzionale s’accentra sul geniale artista lombardo ha scritto un libro: Caravaggio’s Eye, in uscita ad ottobre per l’editore Paul Holberton (http://www.paul-holberton.net/ ).
Ovviamente non è il talento in discussione, ma la carica rivoluzionaria del Caravaggio, quella che in fondo gli procurò la “cattiva fama” in un ambiente fortemente legato al passato come poteva essere la Roma del ‘600. Whitfield sostiene che l’uso da parte del Caravaggio delle nuove tecnologie minacciò la creazione artistica così come allora era concepita introducendo cambiamenti epocali in un settore tecnicamente fermo da millenni.
Una rivoluzione tecnica piuttosto che di stile, che comportò l’utilizzo di una sofisticata camera oscura e di una serie di specchi parabolici. Sfruttando i nuovi progressi in campo ottico ed essendo sedotto completamente dal fascino della luce, Caravaggio trovò il modo di riprodurre copie realistiche di ciò che la camera oscura proiettava su una parete. Una sorta di “taglia e incolla” sulla tela di quei soggetti che reclutava nelle strade di Roma. Una scoperta sensazionale che lo trasformò da “ragazzo di bottega” a nome famoso in tutta Europa. Invece di attenersi agli insegnamenti dei maestri precedenti e, a differenza dei suoi colleghi, costretti, per convenzione, al rapporto maestro-allievo e a lunghi anni di apprendistato, Caravaggio affermò con la sua innovazione che tutto ciò non serviva più, che l’insegnamento degli anziani poteva essere messo da parte, così come le convenzioni iconografiche stabilite. In breve, i giovani artisti avrebbero potuto cominciare... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "DARINGTODO.COM"

Caravaggio perde un esperto: è morto MAURIZIO MARINI (Fonte L'Unità)

Caravaggio ha perso uno dei suoi studiosi più appassionati e convinti. Maurizio Marini, storico dell'arte romano di 69 anni, è morto a Villa Stuart nella notte. Lunedì alle 11 alla chiesa di Sant'Agostino a Roma si terranno i funerali.

Conosceva l'arte del Merisi e quella barocca come pochi, era un “romanaccio” verace, come l'avrebbero definito molti, di gran simpatia. Vagamente, a un profano (ma non con la stessa mole), poteva ricordare Tino Buazzelli. E dialogare con lui era un piacere raro, per come sapeva raccontare fatti e retroscena dietro i quadri, chi li aveva dipinti, chi li studiava e comprava. E che fosse uno studioso lo si comprendeva entrando nel suo studio cercando di non far crollare le pile di libri che si alzavano dal pavimento: volumi d'arte – ma conosceva anche la letteratura e la storia dell'epoca che studiava – si ammassavano l'uno sull'altro in colonne stranamente stabili nonostante le leggi della fisica, sulla scrivania, sugli scaffali. E, come molti studiosi, Marini sapeva dov'era quel testo o quell'altro o quella fotografia nel caos apparente.

Marini era un uomo appassionato capace di gran familiarità con i mass media. Ha collaborato a lungo con le pagine culturali .... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "L'UNITA'"

Fabrizio de Andrè - Tre madri (con dipinti di Caravaggio)

Caravaggio? E' nel caveau. Le illustri ossa sono posteggiate in banca. (da "IL FATTO QUOTIDIANO)

Caravaggio sepolto in banca. Nessun’altra notizia potrebbe rappresentare meglio lo stato attuale della storia dell’arte: morta e sepolta alla vita dello spirito e trasfromata in business, in vacca da mungere, in pozzo petrolifero, in BOT da cui percepire una rendita. Se poi si pensa al fiorire delle attribuzioni caravaggesche al limite della truffa e spesso oltre si deve convenire che l'iperbole "Caravaggio sepolto in banca" sarebbe una sintesi perfetta della situazione. Ma come in molti ambiti della vita pubblica italiana, la realtà supera l'iperbole.... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO DI TOMMASO MONTANARI SU "IL FATTO QUOTIDIANO"

Due versioni della "MEDUSA" di Caravaggio? (di Claudio Ferranti)


Della terribile testa urlante della Medusa con i serpenti guizzanti al posto dei capelli Caravaggio a fine ’500 dipinse una prima versione, oltre a quella esposta agli Uffizi di Firenze e da poco restaurata.
La testa di Medusa sconosciuta ai più (è in mano privata in un caveau di Londra) non è una copia, è opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio.  Probanti soprattutto tre elementi: una firma, il disegno sottostante la superficie pittorica, due poesie.  La firma. «Vi ha apposto il proprio nome nel sangue che stilla al di sopra del bordo decorato a viticci, in basso a destra, “Michel. A. f.”.  Secondo elemento: il disegno. Il dipinto londinese, eseguito su legno di fico (quello degli Uffizi è pioppo).  Gli esami hanno rilevato un disegno steso in gran parte a carbone con tante cancellazioni e rifacimenti che dimostrano le difficoltà di sperimentare un ritratto su una superficie convessa.  Il disegno sottostante il quadro fiorentino e svelato dalle recenti indagini si limita a puntualizzare occhi, denti, qualche serpente, «nonché a minime variazioni nella bocca, ha meno pentimenti.Segno che il pittore aveva già tracciato il percorso.
Altra prova, è un sonetto sulla «chioma avvelenata di Medusa» del poeta genovese Gaspare Murtola, pubblicato nel 1604.  Il letterato era a Roma nel 1600 e in quell’anno avrebbe visto la «rotella» citata (senza indicare il soggetto) in un inventario del 1606. Siccome il poeta Giovanni Battista Marino dedicava una poesia alla Medusa medicea nel 1601, vista a Firenze, si deduce che le teste del mostro raffigurate da Caravaggio erano due: quella rimasta a Roma e finita a Londra, quella della corte fiorentina, dove arrivò nel settembre del 1598.
Ma gli studiosi come spiegano la duplice versione? Secondo Mahon Caravaggio considerò la commissione così importante (era per i Medici) e così complessa (su una superficie convessa) da voler affrontare una prova preliminare. Invece Marini considera la prima Medusa un esercizio privato, pronto a essere ripreso nel caso di una richiesta specifica, e lo inserisce nella casistica dei «doppi» (doppie versioni di un medesimo soggetto) caravaggeschi. Però, conclude, «resta più bello e meno aspro il dipinto degli Uffizi».

4 agosto, San Felice Circeo (Roma): I CAPOLAVORI DI CARAVAGGIO NARRATI AL PIANOFORTE

La rivoluzione pittorica di Caravaggio narrata e musicata per pianoforte. E’ un evento unico ed emozionante quello che sarà messo in scena giovedì 4 agosto a San Felice Circeo, nell’ambito di “Dipingea”, la Rassegna Itinerarte 2011 organizzata da Yes-Art e Nitam col patrocinio del Comune. Pittura, arte, storia e musica si mescoleranno in una magica unione di sensazioni, che renderanno suggestiva e decisamente originale la rappresentazione narrata dei capolavori di Caravaggio.  L’evento si terrà alle ore 21:30 in piazza Busiri Vici. L’ingresso è gratuito.
Verranno proiettati i quadri che ne hanno segnato il cammino artistico e svelato il significato di quella rivoluzione pittorica, incontrando nella narrazione il Caravaggio che si racconta in prima persona e i testimoni dell’epoca che ci raccontano chi fosse e cosa accadde.  La musica (alternanza di narrazione e brani musicali) di Bach, Chopin e Prokofiev, suonata dal vivo al pianoforte da un giovane talento europeo della musica, fisserà le emozioni dell’evento nelle pagine dei ricordi di ogni spettatore. La voce narrante è di Erasmo Scinicarelli, al pianoforte si esibirà Natalia Valentini.  La rassegna si è già tenuta con successo a Capalbio il 31 luglio scorso e nel corso dell’estate sarà ospitata in importanti festival artistici, tra cui il Polo museale dell’Umbria (Montefalco 18 agosto), e in Svizzera (a dicembre in rappresentanza della cultura italiana con il patrocinio della Presidenza della Repubblica).  PER MAGGIORI INFORMAZIONI CLICCARE QUI

Un spettacolo di marionette dedicato a CARAVAGGIO



Il video dello spettacolo di marionette dedicato a CARAVAGGIO del  famoso "PUPPET THEATRE RAPHAEL MÜRLE PFORZHEIM".  ACCEDI A QUESTO LINK PER INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI (tedesco e inglese) 

Danza, dal 28 settembre 2011: "CARAVAGGIO, EXILE AND DEATH" - Darshan Singh Bhuller



Lo spettacolo teatrale di danza di Darshan Singh Bhuller ispirato alla vita di Caravaggio. La tournè inizia in Inghilterra il 28 settembre 2011. DA TENERE D'OCCHIO..... ACCEDI AL SITO UFFICIALE

Libro: "CARAVAGGIO. IL FUOCO OSCURO" - Linda Murray

Caravaggio dipinse magnifici quadri in cui la rappresentazione artistica rispecchia la violenza che ha caratterizzato la sua vita reale. Il suo nome, infatti, emerge di continuo nei registri della polizia romana: l’offesa a due donne, il ferimento di un capo delle guardie, la causa per diffamazione portata avanti da un altro pittore per «versi offensivi», l’aggressione a un oste, il lancio di pietre contro le finestre di un’abitazione e, infine, l’uccisione di un uomo in una rissa, nella quale riuscì a malapena a salvarsi. Ottenuta la commissione del gran maestro Wignacourt di decorare la chiesa di La Valletta, si rifugiò a Malta, ma fu ferito durante un litigio e imprigionato. In seguito fuggì a Napoli, dove, nel corso di una rissa in una locanda, fu sfigurato al punto da divenire irriconoscibile. Durante la convalescenza si ammalò di febbre, e morì all’età di soli trentanove anni. Caravaggio. Il fuoco oscuro racconta in quattro fasi la vita del pittore: la giovinezza dell’artista e il suo apprendistato a Milano; la protezione ... CONTINUA A LEGGERE SU "ALIBERTI EDITORE"

Libro: IL MARTIRIO DI SANT'ORSOLA DI CARAVAGGIO PER MARCANTONIO DORIA - Vincenzo Pacelli

Il Martirio di sant'Orsola di Caravaggio dipinto per Marcantonio Doria, o sant'Orsola confitta dal tiranno, come l'opera viene indicata nei documenti Doria d'Angri, nell'Archivio di Stato di Napoli è diventato il dipinto più certo dell'artista lombardo da quando - nell'ormai lontano 1980 - ne furono rese note le carte che finalmente promuovevano quello che era un quadro intitolato Soggetto allegorico assegnato a Mattia Preti ad originale del Merisi raffigurante appunto il Martirio di sant'Orsola.  Il dipinto, come è ormai noto, era stato eseguito da Caravaggio a Napoli nel maggio 1610 per Marcantonio Doria, signore genovese, figlio del celebre doge Agostino. Ecco la storia del dipinto.
La lettera che ha consentito, o meglio, che ha imposto la restituzione del Martirio di sant'Orsola al Caravaggio, è stata ritrovata nelle carte Doria d'Angri della nobile famiglia genovese presso l'Archivio di Stato di Napoli. Non si è trattato di un casuale, fortuito ritrovamento, ma piuttosto di una orientata ricerca archivistica indirizzata verso un preciso obiettivo, che in ogni caso è stata baciata dalla fortuna.  Con il collega Giorgio Fulco, costantemente impegnati nella messa a fuoco dei grandi committenti del Caravaggio e di quanti avessero intessuto rapporti con l'artista lombardo, e che da poco aveva dato alle stampe un bel saggio sul "Caravaggio nelle ... CONTINUA A LEGGERE SU LIBRERIA NEAPOLIS

Caravaggio globale: tredici saggi scritti da Alessandro Zuccari in trent’anni, tra hit del passato e ghiotti inediti (da IlGiornale dell'Arte)

Sono tredici i saggi che compongono la silloge allestita da Alessandro Zuccari in onore di Caravaggio, e, come nell’album di ogni pop star che si rispetti, undici di essi pescano tra i successi del passato, ma ci sono anche due recentissimi e ghiotti inediti.  Skira ha saggiamente accolto nella collana «Biblioteca d’Arte» i lavori sul Merisi pubblicati dallo studioso nell’arco di trent’anni, talvolta editi in sedi periferiche e scomode da rintracciare, un primo punto di merito per la scelta editoriale. Radunati qui tutti insieme, e letti in sequenza, inoltre, i saggi di Zuccari appaiono tutt’altro che un corpus disomogeneo e di cui si fatica a rintracciare il filo, consegnando invece un’immagine dell’artista singolarmente unitaria, benché sfaccettata e mutevole nel tempo.
Del costante avanzare degli studi (vorticoso quando si parla di Caravaggio) risulta del resto consapevole lo stesso autore che, in calce ai saggi meno recenti, appronta un utile «Aggiornamento bibliografico», a corredo del testo. Un’operazione intellettualmente molto onesta, che nulla toglie alla freschezza del testo originale, anzi ne mette in luce i caratteri pionieristici e gli elementi di novità. Un nucleo importante delle tematiche affrontate dallo studioso discende direttamente dalle approfondite ricerche sull’Oratorio romano, di cui Zuccari è certamente tra i maggiori conoscitori: la «Deposizione» di Caravaggio per la Cappella della Pietà alla Chiesa Nuova, sede degli Oratoriani; la pala di Siracusa e il tema della sepoltura ... CONTINUA A LEGGERE SUL "ILGIORNALEDELLARTE" 

3 agosto, Festival del Teatro di Troia (FG): Teatri 35 presenta "PER GRAZIA RICEVUTA, TABLEAUX VIVANTS DALL'OPERA DI CARAVAGGIO"

Il 3 agosto alle ore 22 presso il Teatro del Centro Storico di Biccari, nell'ambito del Festival di Teatro di Troia (FG), la compagnia TEATRI35 presenta: "PER GRAZIA RICEVUTA, TABLEAUX VIVANTS DALL'OPERA DI CARAVAGGIO" - con Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella

foto di Rosa Merola

Morbidi drappeggi e muscoli tesi. Lame, frutti e odore d’incenso.
Attori come attrezzisti, scenografi e modelli del pittore.
Piume e pesi in sospensione.
Il silenzio sacrale profanato dal ritmo della costruzione.
Le tele si compongono sotto l’occhio dello spettatore coinvolto in un’esperienza mistica e sensoriale.
Caravaggio si sente, si assapora, si tocca, si respira, si vede.

Ernesto Santaniello incanta nella 'trasformazione di un'opera del Caravaggio' (di Mauro Romano da Marigliano.net)

Al Pio Monte della Misericordia Ferragosto 2011 con Caravaggio

Napoli. Per il terzo anno consecutivo il giorno di Ferragosto il Pio Monte della Misericordia, con la collaborazione dell'Associazione Progetto Museo, apre il suo complesso museale per far ammirare al pubblico italiano e straniero il capolavoro di Caravaggio "Le Sette Opere della Misericordia", oltre la collezione d'arte dal '500 all'800.  L'iniziativa offre la possibilità di visitare la Chiesa e le suggestive sale della Quadreria che custodiscono opere di Francesco De Mura, Mattia Preti, Luca Giordano, Andrea Vaccaro, Jusepe de Ribera etc., con un biglietto unico ridotto di € 4,00 che include la visita guidata e/o un servizio di audioguida in italiano, inglese e francese (in numero limitato). 
Visite guidate gratuite con prenotazione obbligatoria: (posti limitati) - 13, 14 e 15 agosto 2011 - h 10,00 - h 11.15 - h 12,30
SITO UFFICIALE DEL PIO MONTE DELLA MISERICORDIA

Caravaggio sbarca a Villa Smilea (dal quotidiano La Nazione)

Un convegno e una cena e poi a novembre la mostra dedicata al grande pittore

Pistoia, 15 luglio 2011 - Caravaggio in mostra alla Smilea di Montale per sostenere l’ospedale del cuore di Massa. L’iniziativa viene dalla famiglia di Mirko Meoni di Montale il cui figlio Luca è stato operato nel centro cardiochirugico pediatrico apuano. Il progetto, che sta mobilitando tutta la comunità montalese in una gara di solidarietà, verrà lanciato domenica, a partire dalle 18 a villa Smilea, in un convegno pubblico dedicato all’Ospedale pediatrico Pasquinucci di Massa e all’Associazione 'Un cuore un mondo', che assiste le famiglie dei bambini che da tutta Italia vanno ad operarsi nel centro di eccellenza massese.

Saranno presenti il primario di cardiochirurgia pediatrica del Pasquinucci, professor Bruno Murzi e un rappresentante dell’associazione 'Un cuore un mondo' che illustrerà le missioni all’estero, in Eritrea, nei Balcani e in altre regioni povere del mondo, dove l’equipe medica dell’ospedale del cuore si reca due volte l’anno (impegnando le ferie dei medici) per operare bambini .... CONTINUA A LEGGERE SU "LANAZIONE.IT"

Mostre per l’estate. Caravaggio trasloca a Madrid (da DaringToDo.com)

Dopo molte insistenze, i Musei Vaticani hanno prestato la Deposizione del Cristo di Caravaggio al Prado, la gigantesca tela (alta tre metri, larga 2.30) si potrà ammirare a Madrid dal 22 luglio fino al 18 settembre, pezzo forte di una rassegna dedicata alla figura di Gesù col quale l’istituzione  museale intende salutare la prossima visita di Benedetto XVI in Spagna.
Per molti storici dell’arte il dipinto è il vero capolavoro del maestro del ‘600. Ecco cosa dice Antonio Paolucci nell’intervento scritto per il catalogo della grande mostra romana del 2010. “Che il dipinto ora nella Pinacoteca Vaticana fosse il capolavoro assoluto di Caravaggio romano, lo pensavano anche i francesi che lo requisirono nel 1797 per esporlo nel Museé Napoleon di Parigi; unico fra i quadri del Merisi sottratti alle chiese della capitale. Restituita a Roma da Parigi nel 1817, la Deposizione entrò a far parte della Pinacoteca Vaticana nelle sue varie dislocazioni fino all’ultimo allestimento curato da Biagio Biagetti e inaugurato da Papa Pio XI Ratti nel 1932.
[…] per la sensibilità e il gusto del XIX secolo, la Deposizione della Chiesa Nuova era il capolavoro di Caravaggio perché fra tutti appariva come il più classico, il più nobilmente impostato sui modelli della tradizione. Anche a noi sembra tale e questo ci permette di capire meglio la formazione culturale e l’immaginario estetico del pittore.
Caravaggio è un formidabile innovatore. […] È il primo a usare la luce come disvelamento, come colpo di mano sul Vero visibile. È il primo a intuire e a rappresentare la terribile moralità immanente alle cose quando il lume e l’ombra ce le fanno apparire così come sono. Eppure la proposta rivoluzionaria di Caravaggio poggia su una catena ... CONTINUA A LEGGERE SU DARINGTODO.COM

"Dentro Caravaggio": In un Dvd con Calvesi e Storaro, l’artista mai troppo celebrato, nostro contemporaneo



di Michele Cuppone, 13 luglio 2011

Per la scientificità dei contenuti principali e la cura con cui è stato realizzato, “Dentro Caravaggio. Una Vita di Capolavori” è un dvd che, sgombrato ogni scetticismo pregiudiziale sul supporto non tradizionale, non solo merita attenzione e anzi si può qualificare come il migliore fra i suoi analoghi predecessori, ma neppure stonerebbe se riposto fra le maggiori monografie nella personale biblioteca caravaggesca.
Innovativo per l’idea e le soluzioni multimediali adottate, il prodotto avvicina e approfondisce l’opera e la vita del Merisi al più ampio pubblico possibile, unendo al taglio divulgativo il rigore filologico dei testi di Massimo Moretti, studioso già noto per le fruttuose ricerche sugli esordi romani del pittore e il più generale contesto storico-artistico.
Il filmato si configura come una sorta di visita guidata attraverso ventiquattro capolavori della mostra tenutasi alle Scuderie del Quirinale – giusto il San Giovanni Battista di Kansas City, pur citato, non ha una sua video-scheda, così come del resto altre tele ancora ricevono menzioni all’occorrenza – la cui grandiosità di sforzi espositivi e impatto emotivo ha così modo di essere rivissuta.
Il visitatore virtuale viene accompagnato in un percorso pressoché cronologico, orientato più verso la lettura delle valenze simboliche, e a tal proposito inquadrabile nell’ambito di scuola romano-calvesiana. Il linguaggio, comunque avveduto, chiaro e al contempo raffinato, e la narrazione scorrevole che cattura anche il più ‘spoltronato’ spettatore, mettono l’ultima parola sull’accurato lavoro di schedatura delle opere – aggiornata, noteranno gli specialisti, proprio alle scoperte emerse in seno alla mostra presso le Scuderie, non essendo allineata alle successive novità di Porto Ercole e Sant’Ivo alla Sapienza – tanto che lo si potrebbe benissimo immaginare trasposto in una snella pubblicazione cartacea; e forse, pare di capire, è un’idea già presa in considerazione dalla casa editrice DEd’A, che ha pure espresso l’intenzione di ripubblicare l’ormai introvabile “Le realtà del Caravaggio” di Maurizio Calvesi.
E proprio all’autorevole presidente del Comitato per le celebrazioni dei 400 anni dalla morte dell’artista è affidato in apertura lo spazio per una riflessione che, partendo più in generale dagli ultimi Centenari dedicatigli, inevitabilmente è tutta tesa poi a sfatare il mito del pittore maledetto, sgombrandone, con la serietà dello studio e una coerente chiave interpretativa, i luoghi comuni più radicati.
Un ultimo contributo in chiusura, pertinente nel contesto di un prodotto video, è di Vittorio Storaro, direttore della fotografia nel “Caravaggio” di Angelo Longoni. Qui, accanto alle originali considerazioni tecniche del professionista, si smarrisce in parte il ritmo precedente e l’attendibilità a livello biografico, pur egli dichiarando che la sua è una «personale interpretazione» e, si potrebbe aggiungere, un racconto più “emotivo”. Che, in fin dei conti, è testimonianza diretta di quanto ancora siano enormi l’impatto e l’influenza della lezione del Merisi nella sensibilità e nell’arte contemporanea.

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