Intervista a Vittorio Sgarbi: "Fuggì dalla Lombardia per diventare un genio" (di Stefania Briccola da LaCultura)

Il pittore milanese non dipinse una sola opera nella regione Sgarbi gli dedicherà una mostra. Dice: «Lo paragono a Bossi»

Caravaggio lombardo come Umberto Bossi, che solo a Roma fa la sua rivoluzione. Caravaggio più grande di Francis Bacon perché la sua condizione è ancora più disperata. Quest’anno numerose esposizioni in Italia e all’estero celebrano Michelangelo Merisi (Milano 1571- Porto Ercole 1610) nell’anniversario di morte. Una mostra di Vittorio Sgarbi lo racconta senza un solo quadro da lui dipinto a partire dalle opere dei maestri che il pittore vide tra Veneto e Lombardia. S’intitola Gli occhi di Caravaggio e si inaugurerà ad ottobre alla Gam di Bergamo. Tra Milano, Venezia, Cremona, Bergamo e Brescia ci sono almeno venti artisti nei quali si osserva la somiglianza con il pittore milanese di famiglia originaria di Caravaggio, a cui deve il soprannome. Tra questi ci sono Giorgione, Tiziano, Tintoretto, Moretto, Lotto, Romanino, Savoldo, Antonio Campi, Vincenzo Campi e poi Figino, Lomazzo e altri maestri ancora che tracciano una mappa della formazione di Michelangelo Merisi tra Lombardia e Veneto.
Vittorio Sgarbi, con quale provocazione ci stupirà nella rassegna su Caravaggio alla quale sta lavorando, che vedremo a Bergamo?
Farò una mostra su Caravaggio senza un solo quadro da lui dipinto. Il tema è mostrare
l’analogia fra Caravaggio e Bossi poiché Roma è il luogo dove il pittore deflagra, così come quello in cui il leader padano fa la sua rivoluzione, ma tutto..... CONTINUA A LEGGERE L'INTERVISTA SU "LACULTURA"