Roma, Teatro delle Muse, dal 4 al 9 ottobre, Spettacolo "CARAVAGGIO: LA PASSIONE" di Manfredi Gelmetti

Si terrà dal 4 al 9 ottobre, presso il Teatro delle Muse, lo spettacolo teatrale “Caravaggio: La passione”, scritto e realizzato da Manfredi Gelmetti, artista con esperienza lavorativa in campo teatrale tra Italia ed Inghilterra. L’evento gode del Patrocinio della Regione Lazio - Assessorato alla Cultura, Arte e Sport e della Provincia di Roma.

Nel quarto centenario della morte del grande pittore Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, Manfredi Gelmetti presenta ‘Caravaggio: la passione’, ispirato alla biografia e saggi sulla vita e sullo stile pittorico del Caravaggio. Attraverso un’interpretazione assolutamente personale del regista e degli interpreti in scena, lo spettacolo vuole essere non un’esaltazione di Caravaggio-genio, bensì un tentativo di approccio al Caravaggio-uomo e a quel suo ‘Maledettismo’ che ne ha rivelato su tela, la grandezza artistica. Maledettismo verso se stesso nonché verso quelle prostitute che spesso furono le Muse di alcune sue celeberrime opere.... CONTINUA A LEGGERE SU "ROMANOTIZIE"

dal 23 settembre a Seravezza (LU) la "MOSTRA IMPOSSIBILE DI CARAVAGGIO"

Una realizzazione multimediale che permette di vedere in una unica esposizione le riproduzioni ad altissima definizione e grandezza naturale dei 63 capolavori del Caravaggio conservati nei musei di tutto il mondo.

Una grande occasione di cultura e turismo. E’ questa “La mostra impossibile di Caravaggio”. Una realizzazione multimediale che permette di vedere in una unica esposizione le riproduzioni ad altissima definizione e grandezza naturale dei 63 capolavori del Caravaggio conservati nei musei di tutto il mondo. La mostra, che sarà ospitata nelle sale del Palazzo Mediceo di Seravezza (Lu), via del Palazzo 358, da venerdì 23 settembre al 6 novembre, è stata prodotta dalla Rai nell’ambito del Festival della Salute in collaborazione con la Fondazione Terre Medicee, Comune di Seravezza, La Nazione, Regione Toscana e Asl 12 Viareggio. È possibile assistere alla proiezione di film e documentari dedicati alla vita e all’opera di Michelangelo Merisi e vedere lo sceneggiato in sei puntate prodotto di recente dalla Rai e la registrazione dello spettacolo teatrale che Dario Fo ha messo in scena appositamente per questa “mostra impossibile”. Si può inoltre ascoltare, in una sala opportunamente ... CONTINUA A LEGGERE SU "INTOSCANA.IT"

CARAVAGGIO, IL NOSTRO AGENTE ALL'AVANA (di Michele Cuppone, da "Il giornale dell'arte")

Roma, Il «Narciso alla fonte» di Caravaggio vola a L’Avana per l’ennesima mostra-fungo: «Caravaggio en Cuba», allestita dal 23 settembre al 27 novembre nel Museo Nacional de Bellas Artes. Al di là dell’inevitabile propaganda politica, qualche perplessità sul reale significato di questo tipo di operazioni è pur lecita se, nella fattispecie, diventano il suggello di un’intesa per la «cooperazione» tra due nazioni, si dice, amiche; scomodare oltreoceano un Michelangelo Merisi (con tutti i rischi che ciò comporta in termini di tutela, conservazione ecc.) per ragion di Stato o, peggio ancora, per «amicizie» fa riflettere.
L’esposizione vedrà per un paio di mesi la nostra Galleria Nazionale d’Arte Antica privarsi di dieci capolavori del caravaggismo italiano e internazionale, inviati nelle Antille «quali ambasciatori della nostra Arte e della nostra Cultura», incluso un autoritratto di Artemisia Gentileschi che non ci sarebbe dispiaciuto piuttosto ritrovare nella mostra milanese monografica di prossima apertura (a Cuba andranno anche l’«Ecce homo» di Giovanni Baglione dalla Galleria Borghese, il «San Giovanni legge a lume di candela» di Gherardo delle Notti, dal Convento di San Francesco a Ripa Grande).
Premesso che non sono noti dettagli sui costi dell’operazione al di fuori delle sponsorizzazioni (a giugno 2010, in occasione di un altro «viaggio» del «Narciso, a Podgorica, in Montenegro, gli sponsor oltre a farsi carico delle spese della trasferta,  si impegnarono a versare al Polo museale romano 40mila euro per il restauro di opere. Il «Narciso alla fonte» fu assicurato per 50 milioni di euro, Ndr ), usare il nostro patrimonio artistico come ..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "IL GIORNALE DELL'ARTE"

Mostra: "DA CARAVAGGIO ALL'ECLETTISMO CONTEMPORANEO", dal 12 al 25 Settembre a Rutigliano (BA)

Da Caravaggio all’eclettismo contemporaneo è un'occasione per un’attenta ricognizione del lavoro degli artisti operanti sul nostro territorio e non. La mostra offre una selezione della ricerca artistica oggi attiva nella nostra regione Puglia, propone una grande pluralità nel creare arte; ciascun artista narra la contemporaneità mantenendo la propria identità, esprimendosi con tecniche differenti tradizionali o innovative. All’interno dell’esposizione è possibile trovare artisti attivi dagli anni ’70 e ’80, altri operanti dagli anni ’90, altri ancora giovani ed emergenti.

Conferenza e presentazione editoriale dal titolo: LA MERAVIGLIA NELLA GLORIA DI UN GENIO IN FUGA. Interveranno dottoressa Rosa Didonna curatrice della Mostra, il Cav. dott. Nicola Giampaolo autore del volume, il Prof. Vittorio Del Piano docente dell'Accademia di Belle Arti di Bari, il Cav. dott. Filippo Bambara. Presenzierà e relazionerà il Prof. Giorgio Cegna, Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Bari.

PERFORMANCE di ROSA DIDONNA "ARTE - LA MIA SECONDA PELLE"
con musiche inedite di IVAN PIEPOLI
balletto dello staff della GLOBALART a cura di Marilisa Gelao
narrazione Dott.ssa SABRINA DELLITURRI
ospite d'onore bar.ssa ELISA SILVATICI (critico).

presso luoghi itineranti di piazza Cesare Battista e Borgo Medioevale di Rutigliano.



Con "NEXT" rivive la "Natività" del Caravaggio

La notte tra il 17 e il 18 ottobre del 1969 l’Oratorio di San Lorenzo di Palermo subisce un’irreparabile perdita: la “Natività con i Santi Lorenzo e Francesco D’Assisi” del Caravaggio, opera maestosa commissionata nel 1609 dalla Compagnia di San Francesco, viene trafugata, consacrandosi, così, come uno dei più grandi misteri criminali della storiografia artistica cittadina.
Tagliata ai bordi, maldestramente arrotolata e portata via, la tela è oggi argomento di numerose leggende a sfondo mafioso, storie spesso controverse che hanno nel tempo alimentato la fantasia di studiosi e romanzieri.

A distanza di oltre quarant’anni, per andare oltre a quest’insanabile vuoto, l’Associazione Amici dei Musei Siciliani bandisce NEXT, concorso teso a far risorgere il capolavoro caravaggesco, questa volta per mano di promettenti vene creative contemporanee, siciliane e non solo. Gli artisti, infatti, sulla scorta della celebre opera del Caravaggio, dovranno proporre una loro personale Natività, una versione attualizzata e originale, in grado di fondere passato e innovazione e di costruire, attraverso un dialogo aperto e propositivo, un ponte ideale tra nuove menti e miti della storia; un dialogo rispettoso o irriverente, ironico o testuale, ma in ogni caso funzionale a commemorare e proclamare, sotto nuova forma, la resurrezione di un’opera ormai perduta.


Il contributo degli artisti sarà così la chiave di volta per esorcizzare questa gravosa scomparsa, proponendo nella contingenza del presente una concreta possibilità di rinascita.
L’opera vincitrice verrà realizzata a spese dell’Associazione ed esposta la notte del 24 dicembre 2011 presso il Lab’Oratorio di San Lorenzo, dove resterà in mostra sino al 17 ottobre 2012. I più interessanti bozzetti in candidatura verranno, inoltre, convogliati e presentati in un’esclusiva mostra.
Si ripropone, così, ma in forma di concorso aperto, l’esperienza condotta a termine lo scorso anno, che ha visto, per il quattrocentennale della morte di Michelangelo Merisi da Caravaggio, l’esposizione della Natività con i SS. Lorenzo e Francesco messa in opera dal collettivo Laboratorio Saccardi.

Ecco il bando e la scheda di partecipazione. Per ulteriori infomazioni contattare il sito www.amicimuseisiciliani.it

CARAVAGGIO AMBASCIATORE A CUBA

Il Mibac annuncia la trasferta del «Narciso». Galan: «Un modo per avvicinarsi all'isola di Castro». Il viceministro Rojas: «Ci piace, era un oppositore del sistema»

Il Mibac annuncia la trasferta del «Narciso». Galan: «Un modo per avvicinarsi all'isola di Castro». Il viceministro Rojas: «Ci piace, era un oppositore del sistema»
Caravaggio rivoluzionario? Il creativo ed entusiasta viceministro per la Cultura di Cuba, Ferdinando Rojas, lo arruola tra gli oppositori a un indefinito «sistema»: «Caravaggio è innovazione, professionalità, rivolta. Noi cubani lo apprezziamo». All'Avana c'è grande fermento intorno a Michelangelo Merisi: il 23 settembre (apertura fino al 27 novembre) al Museo Nacional de Bellas Artes si inaugura la prima mostra mai organizzata a Cuba con un'opera di Caravaggio. Si tratta di «Caravaggio en Cuba», una rassegna che porterà all'Avana per la prima volta Narciso alla fonte , il capolavoro conservato alla Galleria nazionale d'arte antica di Palazzo Barberini. L'iniziativa è sostenuta da due dicasteri, Affari Esteri e Beni Culturali.
Intorno al Maestro, dodici magnifiche tele di caravaggeschi: Ecce Homo di Giovanni Baglione, San Giovanni Battista di Tommaso Salini, un autoritratto di Orazio Borgianni, San Giuseppe legge al lume di candela di Gherardo delle Notti, Bacco e un bevitore di Bartolomeo Manfredi, San Francesco d'Assisi di Carlo Saraceni, L'incoronazione di spine di Lionello Spada, Riposo nella fuga in Egitto di Orazio Gentileschi, Maddalena svenuta di un anonimo romano, un autoritratto di Artemisia Gentileschi, Riposo nella fuga in Egitto di Angelo Caroselli e San Girolamo di Henrick van Somer. Tutto materiale che proviene da Roma (Soprintendenza speciale per il Polo museale romano, guidata da Rossella Vodret, che cura la mostra cubana) in massima parte prestato da Palazzo Barberini, ma anche dalla Galleria Borghese e dalla Collezione Lampronti. Un «contesto» nutrito e complesso, capace di offrire uno spaccato non superficiale di una irripetibile stagione della storia dell'arte italiana e mondiale.
L'aria a Cuba sta cambiando e l'Italia gioca la sua carta vincente, la cultura, per stabilire in tempo utile contatti privilegiati. Lo spiega il sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Scotti: «Questo evento non è isolato ma fa parte di una strategia... CONTINUA A LEGGERE SUL CORRIERE DELLA SERA

Caravaggio? Uno “scienziato” incompreso. Nuove ipotesi in un libro di Clovis Whitfiled (fonte DaringToDo)

Arrogante, violento, attaccabrighe, omosessuale, ma di talento immenso. Sembra il ritratto di una rockstar, in effetti corrisponde all’immagine  più comune che viene  tramandata di Michelangelo Carvaggio.
Ma da oggi non è più così. Parola di Clovis Whitfiled, storico dell’arte londinese, che per smontare quanto di convenzionale s’accentra sul geniale artista lombardo ha scritto un libro: Caravaggio’s Eye, in uscita ad ottobre per l’editore Paul Holberton (http://www.paul-holberton.net/ ).
Ovviamente non è il talento in discussione, ma la carica rivoluzionaria del Caravaggio, quella che in fondo gli procurò la “cattiva fama” in un ambiente fortemente legato al passato come poteva essere la Roma del ‘600. Whitfield sostiene che l’uso da parte del Caravaggio delle nuove tecnologie minacciò la creazione artistica così come allora era concepita introducendo cambiamenti epocali in un settore tecnicamente fermo da millenni.
Una rivoluzione tecnica piuttosto che di stile, che comportò l’utilizzo di una sofisticata camera oscura e di una serie di specchi parabolici. Sfruttando i nuovi progressi in campo ottico ed essendo sedotto completamente dal fascino della luce, Caravaggio trovò il modo di riprodurre copie realistiche di ciò che la camera oscura proiettava su una parete. Una sorta di “taglia e incolla” sulla tela di quei soggetti che reclutava nelle strade di Roma. Una scoperta sensazionale che lo trasformò da “ragazzo di bottega” a nome famoso in tutta Europa. Invece di attenersi agli insegnamenti dei maestri precedenti e, a differenza dei suoi colleghi, costretti, per convenzione, al rapporto maestro-allievo e a lunghi anni di apprendistato, Caravaggio affermò con la sua innovazione che tutto ciò non serviva più, che l’insegnamento degli anziani poteva essere messo da parte, così come le convenzioni iconografiche stabilite. In breve, i giovani artisti avrebbero potuto cominciare... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "DARINGTODO.COM"