Roma al Tempo di Caravaggio 1600-1630. Ciclo di Conferenze


Palazzo Venezia, Sala Altoviti - Roma - Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Roma - Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma

24 novembre, 2011 - 9 febbraio, 2012 - Ciclo di Conferenze

3 dicembre, Napoli: Nuova Orchestra Scarlatti e Teatri 35 presentano: "TABLEAUX VIVANTS, CARAVAGGIO E I CARAVAGGESCHI"


V° appuntamento dell’Autunno Musicale 2011 - presso il Museo Diocesano di Napoli
(Largo Donnaregina) - sabato 3 dicembre - ore 11.30 - ore 17.00 - ore 19.00
TABLEAUX VIVANTS
Caravaggio e i Caravaggeschi
musiche di Scarlatti, Pergolesi, Locatelli, Corelli, Purcell, Albinoni, Händel
tableaux vivants realizzati da TEATRI 35 su musiche dal vivo eseguite dalla NUOVA ORCHESTRA SCARLATTI - in scena Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis, Antonella Parrella - disegno luci Davide Scognamiglio


Si ringrazia ArT&CrafT per il contributo alla realizzazione dell’evento

3 dicembre, Montepulciano: GIORNATA DI STUDI, CARAVAGGIO RITRATTISTA


Montepulciano - Museo Civico Pinacoteca Crociani - sabato 3 dicembre 2011, ore 15.00
Giornata di studi - Caravaggio ritrattista e una proposta dal Museo Civico di Montepulciano
a cura di Mina Gregori e Massimo Pulini - Presiede: Mina Gregori
  • Saluto delle autorità: Andrea Rossi, Sindaco, Comune di Montepulciano; Gianni Resti, Presidente, Fondazione Musei Senesi; Mario Scalini, Soprintendente, Soprintendenza Beni Artistici e Storici di Siena e Grosseto
  • Francesco Crociani, un ecclesiastico collezionista. La sua donazione e la nascita del Museo Civico di Montepulciano
  • Roberto Longi, Direttore Museo Civico di Montepulciano: La ritrattistica a Roma tra Cinquecento e Seicento
  • Francesco Petrucci, Direttore Museo Palazzo Chigi di Ariccia: Caravaggio e il ritratto
  • Gianni Papi, Storico dell’arte: Una scoperta tra i ritratti della collezione Crociani
  • Massimo Pulini, Docente Accademia di Belle Arti di Bologna
  • Note sulla pulitura e sul restauro, Mary Lippi, restauratrice
  • Indagini scientifiche sulla tecnica esecutiva e sui materiali presenti sul dipinto, Emanuela Massa, diagnosta ART TEST
  • Conclusioni: Maurizio Calvesi, Storico dell’arte, Accademico dei Lincei; Mina Gregori , Presidente della Fondazione Roberto Longhi di Firenze, Professore emerito di storia dell’arte dell’Università di Firenze
Per partecipare basta inviare una email all’indirizzo: civico.museo@libero.it entro e non oltre il 1 dicembre 2011 - info: Museo Civico “Pinacoteca Crociani” tel. 0578 717300; Pro Loco di Montepuclaino tel. 0578 757341 - Fondazione Musei Senesi (da lunedì a venerdì) tel. 0577 530164

INIZIA IL RESTAURO PER LA "RESURREZIONE DI LAZZARO" DEL CARAVAGGIO

Roma 23 novembre 2011 – È arrivata a Roma da Messina «La resurrezione di Lazzaro» l’opera di Caravaggio che sarà restaurata dall’Istituto Superiore per il Restauro. Il dipinto, una immensa tela di 3,80 x 2,85 metri, proviene dal Museo Regionale di Messina ed è uno dei più importanti dipinti eseguiti dall’artista in Sicilia dopo la fuga da Malta. L’opera fu già restaurato nel 1951 dall’Istituto Centrale per il restauro diretto allora da Cesare Brandi. «Oggi, a distanza di sessant’anni torniamo ad occuparci di questo importante dipinto per migliorarne lo stato di conservazione e la sua leggibilità molto compromessa», spiega la direttrice dell’Istituto per il restauro, Gisella Capponi. Infatti la tela si presenta difficilmente leggibile a causa di estesi sbiancamenti e alterazioni dei ritocchi. La testa di Cristo appare come una massa indistinta da cui emergono solo i ritocchi scuri. «Gli interventi sei-settecenteschi sono stati molto pesanti – spiega Anna Maria Marcone, una delle restauratrici che lavorerà sul quadro – l’opera presenta forti alterazioni cromatiche e una microfessurizzazione della superficie, come un cristallo rotto, che ne impedisce una adeguata lettura». Il restauro è realizzato grazie all’intervento e alla organizzazione dell’associazione culturale ‘Metamorfosì, «una associazione giovane – afferma il presidente Pietro Folena che ha finora scelto di lavorare su progetti di grande qualità scientifica». L’associazione si è impegnata per un contributo di 100.000 euro che prevede l’organizzazione delle due esposizioni del quadro, quella ... CONTINUA A LEGGERE SU MERIDIANA NOTIZIE

ROMA E' SEMPRE TEMPO DI CARAVAGGIO (di Michele Cuppone, da "Il giornale dell'arte")

Ingrato ufficio quello della curatela di una mostra. Nonostante le lunghe e sofferte gestazioni, muovendosi sul crinale tra scientificità e divulgazione, servizio culturale e marketing, si finisce inevitabilmente per scontentare qualcuno. Un paradosso che, in qualche modo, non risparmia nemmeno l’ultima <http://ilgiornaledellarte.com/articoli/2011/11/110808.html> («Roma al tempo di Caravaggio. 1600-1630», dal 16 novembre al 5 febbraio a Palazzo Venezia, info su www.romaaltempodicaravaggio.it) legata al vincente, e spesso abusato, «marchio» Caravaggio.
Intendiamoci, la colossale esposizione (con circa 140 opere, un museo nel museo) è vivamente consigliata a tutti, poiché sarebbe un vero peccato lasciarsi sfuggire ospiti così illustri, capolavori assoluti di un prolifico periodo della storia dell’arte capitolina (con qualche sconfinamento oltre le mura aureliane), mai altrimenti così a portata di mano nella città che diede impulso a tanto genio e bellezza. Basti citare la «Susanna e i vecchioni» di Artemisia Gentileschi, da collezione privata tedesca.
La vasta, ma non affastellata, quadreria effimera può tuttavia sovrastimolare l’attenzione del generico visitatore, che rischia di smarrire via via (prima ancora di giungere al singolare «Maestro di Serrone») il filo conduttore: la pittura nell'Urbe nel primo trentennio del XVII secolo (già atipico taglio cronologico, che ripercorre approssimativamente l'intera parabola caravaggesca)  tra caravaggismo e carraccismo, qui presentata con una «strizzata d’occhio» alla prima corrente (in realtà si rivela una mostra sui caravaggeschi, ma poi c'è posto un po' per tutti, da un Rubens con la superba «Adorazione dei pastori», agli anonimi o artisti ora considerati minori).
Ottima premessa, il confronto, questo sì, nella sua semplicità, estremamente diretto ..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU "ILGIORNALEDELLARTE.COM"

MARIO MONTI IN VISITA A MOSTRA CARAVAGGIO

ROMA, 15 novembre 2011 - Anche un momento culturale, oggi, per il presidente del Consiglio incaricato Mario Monti alla fine della sua lunga giornata di consultazioni politiche. Dopo la conferenza stampa di questa sera a palazzo Giustiniani, il professore e' passato a palazzo Venezia, dove oggi si inaugurava la grande mostra del polo museale romano dedicata alla ''Roma al tempo di Caravaggio''. Discreto come al solito, l'impermeabile ripiegato sul braccio, Monti e' salito, ha visitato l'esposizione, poi, come un qualsiasi visitatore, ha comprato il catalogo e si e' avviato all'uscita. Non senza fermarsi a rispondere, con cortesia, ad una signora che lo ha riconosciuto e gli ha fatto gli auguri per il suo incarico.

Pistoia, dal 30 novembre: "NELLA LUCE DI CARAVAGGIO": Una rassegna sul naturalismo caravaggesco

Pistoia,  12 novembre 2011 - La mostra 'Nella luce di Caravaggio' presenta dal 30 novembre una rassegna sull'universo del naturalismo caravaggesco popolato da artisti qualitativamente straordinari, spesso sconosciuti al grande pubblico, ma certamente non inferiori per invenzione e perizia tecnica al grande maestro lombardo.
 
Il Comune di Montale, la Libera Accademia di Studi Caravaggeschi, l'associazione Onlus 'Un Cuore, Un Mondo' che l'hanno promossa, con il sostegno della Regione Toscana e della Provincia di Pistoia, hanno affidato l'evento a Pierluigi Carofano, docente di Fenomenologia del Restauro delle opere d'arte alla Scuola di Specializzazione in Beni Storico Artistici dell'Università di Siena, specialista di pittura caravaggesca, che per l'occasione si è avvalso di un comitato scientifico di grande levatura composto da Alberto Cottino (Università di Bologna), Franco Paliaga (Scuola di dottorato, Università di Udine), Marco Ciampolini (Accademia di Belle Arti di Carrara).

Nel tentativo di dare una possibile ''sistematizzazione'' ad un argomento così complesso, i curatori hanno pensato ad una rassegna di dimensioni non straordinarie, proponendo quattro sezioni: I Maestri; ''fare un quadro buono di fiori, come di figure'', ''Dipinger di maniera'' e ''...e con l'esempio davanti al naturale''.

I Maestri
Una sala mozzafiato è quella che si presenta agli occhi del visitatore: al centro la Maddalena di Caravaggio, curva su sé stessa nell'atto di redenzione. Ai lati la Santa Cecilia di Guido Reni e il San Michele Arcangelo di Ludovico Carracci i due maestri bolognesi che contemporaneamente a Caravaggio sperimentavano una pittura di stampo naturalistico mediata da un diffuso classicismo. 

'La Maddalena' di Caravaggio e 'Santa Cecilia' di Guido Reni sono i due capolavori della mostra ... CONTINUA A LEGGERE SU "LANAZIONE.IT"

Montagnana Teatro: "ANGIOLO. QUEL DIAVOLO DI CARAVAGGIO" di Piero dal Pra'

VENERDI 2 DICEMBRE - Montagnana Teatro
Ore 21.00, Teatro Bellini (via Berghetta, 3)
Compagnia Prototeatro
ANGIOLO, QUEL DIAVOLO del CARAVAGGIOTesto e regia di Piero dal Pra’
Ispirata alle vicende umane e artistiche di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, la vicenda si snoda in un mondo in bilico tra realismo e sogno, ma che a tratti precipita nella più cruda realtà. Qui i veri protagonisti sono Il Chiaro e Lo Scuro, visti come fantasmi dal carattere opposto, come controversi e sperro opposti sono i caratteri dei personaggi dell’opera: incerti, insicuri, che si agitano tra bellezza e bruttura, fra bontà e protervia…e, guarda, Angiolo, muore in quel mondo, soffrendo come..un Cristo?  CLICCARE QUI PER INFO

CARAVAGGIO SUPERSTAR A MOSCA (di Gabriella Persiani da Russiaoggi.it)

Le opere del genio lombardo arrivano in Russia per una delle più grandi esposizioni all`estero mai realizzata. “È un miracolo”, afferma Irina Antonova, direttrice del Museo Pushkin.
 
Una bella giornata di sole, a sciogliere la prima tenue imbiancata notturna di novembre, ha salutato l`arrivo a Mosca del capolavoro giovanile del Caravaggio “Ragazzo con canestra di frutta”, pezzo forte della Galleria Borghese di Roma.  La splendida tela, ospite fino al 24 novembre 2011 dell`Ambasciata d`Italia a Mosca, dal 26 novembre al 12 febbraio 2012 confluirà al Museo Pushkin nella più grande esposizione delle opere del pittore lombardo mai organizzata in Russia, “Caravaggio (1571-1610). Dalle collezioni dei musei italiani  e dei musei vaticani”, a culmine dell`Anno di interscambio 2011.

Così dopo le opere di Raffaello, Gian Lorenzo Bernini, Lorenzo Lotto e Giovanni Bellini, l`esposizione a Villa Berg, sede dell`Ambasciata d`Italia a Mosca, prima, e al Museo Pushkin, poi, del quadro più noto di Michelangelo Merisi da Caravaggio non può che chiudere in bellezza il ciclo di appuntamenti “Capolavori dai musei italiani. Da Raffaello a Caravaggio” e anticipare quello che i russi potranno ammirare al Pushkin: undici capolavori, tra cui la leggendaria “Deposizione nel sepolcro” dal Palazzo del Vaticano, “La cena di Emmaus” dalla Pinacoteca di Brera di Milano e la famosa “Conversione di San Paolo” dalla Chiesa di Santa Maria del Popolo a Roma (“È un miracolo ospitarla, un miracolo reso possible dall`ambasciatore italiano Antonio Zanardi Landi”, ha confermato la direttrice del Pushkin Irina Antonova).  “Caravaggio occupa un posto particolare nel pantheon degli artisti europei – ha ricordato la Antonova ai presenti, istituzioni, media e ospiti, invitati dall`Ambasciata italiana per questa ghiotta occasione – perché con la sua nuova concezione pittorica del mondo e il suo nuovo linguaggio ha aperto il Seicento con un golpe artistico”. E volgendosi continuamente alla tela alla sue spalle, presidiata da due carabinieri in alta uniforme, ha aggiunto: “Non importa se sia un`allegoria delle stagioni, magari l`autunno, o uno dei sensi, il gusto, o ancora un autoritratto o un`allegoria dell`amore profano o di quello cristiano. Questa è la prima opera attribuita a Caravaggio, da qui parte il suo iter artistico non meno ..... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU RUSSIAOGGI.IT

A Seravezza (Lucca) fino a gennaio la "Mostra Impossibile" su Caravaggio

E' stata prolungata fino all'8 gennaio 'La mostra impossibile di Caravaggio', organizzata a Seravezza dalla Fondazione Terre Medicee e prodotta dalla Rai in collaborazione con la Regione Toscana.
L'annuncio e' stato dato quest'oggi alla luce del grande successo riscosso dalla mostra. Ad essere esposte nelle sale del Palazzo Mediceo di Seravezza ovviamente non sono i capolavori di Caravaggio ma la riproduzione a grandezza naturale e ad altissima definizione di 63 opere d'arte realizzate dal grande maestro della pittura italiana e conservate nei musei di tutto il mondo. La 'mostra impossibile' e' poi completata dall'allestimento di numerose istallazione audiovisive di notevole impatto didattico: si puo' assistere alla proiezione di film e documentari dedicati alla vita e all'opera di Caravaggio, rivedere lo sceneggiato in sei puntate dedicato all'artista prodotto dalla Rai e lo spettacolo teatrale che Dario Fo ha messo in scena appositamente per questo evento. Fra le altre curiosita', si puo' ascoltare in una sala opportunamente allestita la musica 'dipinta' dal Caravaggio in tre sue celebri opere ('La fuga in Egitto', 'L'amore vincitore' e il 'Suonatore di liuto'). CLICCARE QUI PER ACCEDERE AL SITO UFFICIALE DELLA MOSTRA (fonte AGINEWS)

L’ultima intervista a Maurizio Marini su Sir Denis Mahon

Di Egizio Trombetta04.11.2011. Avrei voluto gridargli che gli volevo un gran bene, ogni volta che lo salutavo sentivo che mi sarebbe piaciuto stare ancora un po’ insieme a lui. Maurizio mi manca davvero,  mi manca il suo affetto , la sua amicizia, i suoi consigli, le sue parole di conforto. Maurizio Marini era uomo che viveva le sua vita passionalmente e la stessa passione la metteva nella professione e nell’amicizia. Sapeva essere fraterno se occorreva, come fece con me in un momento di grossa difficoltà “non ti rammaricare – mi disse - le esperienze che hai vissuto sono dentro di te, fanno parte oramai del tuo bagaglio, nessuno potrà portartele via…”.  Riuscii in qualche modo, col suo tono affettuoso,  ad alleviare parzialmente le mie sofferenze. Ci incontrammo l’ultima volta il 23 giugno del 2011, l’appuntamento era per le 18 circa, la nostra idea era quella di ricordare in tono informale Sir Denis Mahon, scomparso lo scorso 24 aprile. L’intervista me la rilasciò insieme a Federica Gasparrini, sua compagna di vita. Il 4 Novembre sarebbe stato il suo compleanno e quest’anno, per la prima volta da quando l’ho conosco, non posso inviargli un sms per gli auguri di rito.  

dal 16 novembre 2011: Mostra "ROMA AL TEMPO DI CARAVAGGIO" a Palazzo Venezia

Dal 16 novembre 2011 al 12 febbraio 2012 - Palazzo Venezia (Roma)
Un percorso attraverso quasi 200 opere provenienti da tutto il mondo che ricostruisce per la prima volta il tessuto connettivo della Città Eterna in cui visse e operò il grande genio lombardo.
"Caravaggio è stata una stella luminosissima che ha messo in ombra tutti gli artisti  della sua epoca, ma chi erano i suoi compagni di strada?". E' da questa domanda che prende spunto la mostra "Roma al tempo di Caravaggio", un percorso attraverso quasi 200 opere provenienti da tutto il mondo che ricostruisce per la prima volta il tessuto connettivo della Città Eterna in cui visse e operò il grande genio lombardo.
La mostra prende in esame quello che può essere definito un momento cruciale della pittura italiana, che nasce negli ultimi anni del XVI secolo a Roma; un periodo irripetibile che durò pochi anni, appena quaranta, dal 1595 al 1635 circa, ma da cui è dipeso gran parte dello sviluppo delle correnti artistiche europee fino alla fine del XVII secolo. I primi anni sono segnati dal confronto serrato e diretto tra due giganti della pittura italiana: il bolognese Annibale Carracci, capo indiscusso della pittura classicista, e il lombardo Caravaggio, creatore di una nuova suggestiva rappresentazione della realtà, che non sembra inadeguato definire rivoluzionaria. Entrambi scomparvero a un anno esatto l’uno dall’altro: il 15 luglio 1609, Annibale; il 18 luglio 1610, Caravaggio. Nei due decenni successivi le stimolanti basi gettate dai due maestri furono raccolte e sviluppate sia da quanti seguirono il drammatico naturalismo di Caravaggio sia dai pittori classicisti bolognesi, che avevano seguito Annibale nella città papale.