"Maddalene perdute, Maddalene trovate", di Pietro Caiazza




Presentiamo un contributo inedito di Pietro Caiazza, tra gli autori della recente uscita Caravaggio Vero. L'articolo trae spunto dalla recente attribuzione di Mina Gregori della Maddalena in estasi di collezione privata, avanzando alcune ipotesi sulla storia del dipinto (dipinti?) originale.
L'articolo è presente nella sezione Biblioteca on-line di Caravaggio400.

Accedi all'articolo: "Maddalene perdute, Maddalene trovate. I presupposti storico-archivistici per un corretto dibattito sulla recente proposta di Mina Gregori"

"Scomparso": esposizione palermitana di E.P. Bottaro ispirata alla "Natività"



Ancora pochi giorni per visitare Scomparso, esposizione del quadro Peter Robb, M, and the Prickly Pear dell'artista italoaustraliano Eolo Paul Bottaro, ispirato alla Natività con i santi Lorenzo e Francesco dipinta da Caravaggio a Roma nel 1600 per l'Oratorio di San Lorenzo di Palermo e trafugata nel 1969.
La mostra si svolge fino al 19 dicembre nella sacrestia dello stesso Oratorio, in via Immacolatella 5. Apertura tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00 e ingresso gratuito.

Da Guercino a Caravaggio fino alla "Maddalena in estasi": Intervista a MINA GREGORI

Intervista con Mina Gregori, Professoressa Emerita di Storia dell'Arte Moderna presso l'Università di Firenze, Accademica dei Lincei (classe di Scienze morali), Presidente della Fondazione di Studi di Storia dell'Arte Roberto Longhi di Firenze, cremonese di nascita e fiorentina d’adozione, studiosa del Caravaggio. 

D) Professoressa Gregori come è nata la sua passione per Caravaggio? 

R) Certamente deriva in buona parte dall’ambiente in cui sono nata (io sono lombarda come il Merisi). Avrei avuto più difficoltà a riconoscermi nei Carracci, dove prevale l’aspetto accademico che è fortemente radicato nella tradizione della città, Bologna, dove peraltro ho frequentato l’università ed ho seguito le lezioni di Roberto Longhi, di cui sono divenuta poi assistente. 

D) Quali opere dell’artista l’affascinano maggiormente e perché? 

R) I quadri di San Luigi dei Francesi, perché sono il massimo punto di riferimento. Il Caravaggio intendeva con questi presentarsi a Roma. 

D) Come dipingeva il Caravaggio? Alcuni studiosi hanno cercato di tracciare un legame tra l’opera del Maestro e le ricerche scientifiche della sua epoca. Cosa ne pensa dell’utilizzo da parte del Merisi di strumenti ottici, specchi e tecniche scientifiche applicate alla pittura? 

R) Indubbiamente la sua opera va in parallelo con la scoperta della natura avviata attraverso vari, nuovi strumenti d’indagine. La sua rappresentazione venne ottenuta dagli artisti con molti mezzi. Già con l’Umanesimo si nota un parallelismo tra lo studio, l’indagine della natura e la sua raffigurazione. Durante questa fase lo studio della natura era in rapporto con l’antico, rapporto mantenuto ancora fino ai Carracci, mentre col Caravaggio questo passa in secondo ordine. E la strada si divarica per gli artisti che seguiranno le due correnti: classicista e caravaggesca. Nelle opere di Caravaggio non c’era disegno; è noto che gli artisti veneti preferirono l’esecuzione diretta al disegno e, al seguito, anche quelli lombardi seguirono tale tradizione. È verosimile che un artista curioso della natura come il Caravaggio si fosse avvalso di strumenti ottici che nel suo tempo circolavano già, come anche Longhi sosteneva. 

D) A Palazzo Barberini a Roma c’è la grande mostra “Da Guercino a Caravaggio”, voluta da sir Denis Mahon e curata in parte da lei. Mahon ha attribuito vari capolavori ad artisti importanti, tra cui il Caravaggio. Longhi non sempre era d’accordo, cosa ne pensa lei di tali attribuzioni? 

R) Mahon è stato un grande studioso, un grande appassionato del Seicento, come il Longhi, anche se non sempre si sono trovati d’accordo. Ma certamente rimangono sempre i due più grandi studiosi a dare i primi contributi allo studio delle opere del Caravaggio e non solo. Io sono partita dai loro studi e mi sono trovata più vicina alla posizione di Mahon, più possibilista e aperto a nuove scoperte, mentre Longhi rimaneva più prudente. 

D) Lei, che è considerata oggi la più grande studiosa del Merisi, ha ricondotto all’artista “Il martirio di Sant’Orsola”, l’ultimo quadro dipinto dal Caravaggio. In che modo è risalita all’attribuzione, anche in assenza dei documenti scritti che poi, una volta venuti alla luce, hanno comprovato la sua analisi? 

R) Non appena l’ho vista ho detto subito “è lei!”, la ‘Sant’Orsola’. Ho provato una grande emozione. Il dipinto era all’estero, ho visto prima le fotografie e poi sono andata a vederlo di persona, i proprietari non avevano idea dell’autore del loro quadro. Quando si studia Caravaggio approfonditamente si possono riconoscere tanti particolari, la pennellata, lo stile e avere delle sicure sensazioni. Essendo io una studiosa specialista di Caravaggio, se non sono sinceramente convinta preferisco astenermi. Nel dubbio metto da parte le fotografie e i documenti nelle cartelle, decido di non divulgare cose incerte, vaghe. 

D) Se, come ha detto in occasione del recente rinvenimento della “Maddalena in estasi”, ormai è possibile rintracciare capolavori nascosti solo nelle collezioni private, come può un ignaro proprietario portare alla luce un’opera d’arte importante? 

R) Opere di pregio, ancora da studiare e attribuire, possono celarsi solo in qualche deposito ancora inesplorato di museo o presso privati. Spesso si tratta di persone ignare di possedere opere di valore, le hanno ereditate; magari di opere che sono sempre state chiuse e protette dalla famiglia, per timore di vedere la propria collezione smembrata o venduta, finché poi i nuovi eredi le fanno vedere a un esperto, a uno studioso, le fanno stimare e poi, se hanno fortuna, scoprono un capolavoro. Nel caso della “Maddalena in estasi”, un grande soggetto e un bellissimo dipinto, i proprietari si sono rivolti a me. 

D) Il dipinto è tra l’altro quello di cui esistono più versioni in assoluto circolanti. Se questa appena rinvenuta è il prototipo originale, come attesta il documento che l’accompagna, esiste almeno un’altra versione autografa replicata da Caravaggio ancora da scoprire e le altre sono copie seicentesche di vari caravaggeschi. E la Maddalena della collezione Klain, su cui i critici si sono divisi, come si pone? 

R) La Maddalena Klain è un’opera di ottima qualità, della prima metà del Seicento, importante e di valore, su cui gli studi stanno proseguendo. Anche Longhi studiò varie versioni note alla ricerca degli originali, dal momento che quando il Caravaggio eseguiva un’opera che finiva in una collezione privata, se questa piaceva ad altri collezionisti, più volte gliene veniva commissionato un altro esemplare, che egli stesso eseguiva cambiando appena qualche dettaglio. Così successe ad esempio con la “Buona ventura”, il “Suonatore di liuto”, il “Bacco” e altri soggetti. Le varie versioni della “Maddalena in estasi” differiscono per alcuni elementi quali la presenza o meno di un teschio, una croce, le pieghe della veste, lo sfondo, ecc.. 

D) Come può il proprietario che pensa di avere un’opera di pregio ottenere una expertise sicura? 

R) Deve ricorrere a un conoscitore serio. Questi parte dalle proprie conoscenze, intuizioni e confronti stilistici. Quando i risultati sono noti, si prosegue con un iter diagnostico: radiografie, analisi dei pigmenti, strati preparatori, tela e quant’altro si ritenga necessario. Se tali elementi sono tutti favorevoli, si può rendere nota la scoperta. 

D) Professoressa Gregori, con l’ultima sua attribuzione ancora una volta ha ingemmato una carriera di grande studiosa e profonda conoscitrice di Caravaggio. Di cosa si sta occupando al momento? 

R) Al momento mi sto occupando di Giacomo Ceruti. Sono venute alla luce sue opere in una valle bresciano-bergamasca, oltre ad alcune nature morte, e sto scrivendo un nuovo libro su di lui, ampliando quello già scritto nell’82. 

D) Ci sarà ancora Caravaggio tra i suoi progetti? 

R) Se trovo qualcosa che valga la pena studiare, certamente. 

Roma, dicembre 2014, Intervista raccolta da Nicoletta Retico, Fondatore e Curatore Progetto Caravaggio400

Treffers: "Prostituta e santa, vi svelo il segreto di Maddalena" (da Repubblica.it)

Lo studioso olandese ha visionato con Mina Gregori l'ultimo capolavoro di Caravaggio "È suo al 100%. E la donna ritratta è la senese Caterina Vannini"

"SONO contento di non averlo mai avuto appeso sul mio letto. È un quadro aggressivo, spaventoso, ti attacca, ti rapisce. Un terribile capolavoro". La Maddalena di Caravaggio Bert Treffers la descrive così. Tra la meraviglia e l'inquietudine. Treffers è il secondo studioso al mondo ad avere visto da vicino il dipinto attribuito a Caravaggio da Mina Gregori, che ha annunciato la scoperta sulle pagine di Repubblica. Insegna Storia dell'arte alla Katholieke Universitet di Nijmegen ed è stato responsabile degli studi di Storia dell'Arte del Reale Istituto Olandese di Roma. In trent'anni di ricerche sul pittore, ha pubblicato saggi sull'iconografia delle opere di Michelangelo Merisi come "Nel segno del Battista" e "L'ultimo Caravaggio". Il prossimo "Caravaggio e il Sacro. Dall'arte dell'inganno all'inganno dell'arte" sta per uscire da Shakespeare and Company 2, mentre un altro studio ... CONTINUA A LEGGERE SU REPUBBLICA.IT

E' ora disponibile su AMAZON il video completo dello spettacolo "CARAVAGGIOXXI: 21 tableaux vivants dalle opere di Michelangelo Merisi da Caravaggio"


E' ora disponibile su AMAZON il video integrale dello spettacolo "CARAVAGGIOXXI: 21 tableaux vivants dalle opere di Michelangelo Merisi da Caravaggio". 

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La compagnia Malatheatre con la regia di Ludovica Rambelli, tra luce e buio, dà vita ai modelli di strada e ai soggetti del genio maledetto. In uno spettacolo di sole immagini e musica, le più belle opere del Merisi si compongono sotto gli occhi degli spettatori, con poche stoffe e oggetti semplici; gli attori danno vita ai modelli di strada e ai soggetti sacri e profani immortalati dal grande artista culminando nell'istante creativo della realizzazione ultima di ogni dipinto. Il video, per la regia di Massimo D'Alessandro, coglie a 360° il processo di trasformazione nella successione dei tableaux vivants dello spettacolo "entrando" nei quadri e cogliendone molteplici e inaspettate angolazioni di prospettiva. 

con: Gaetano Coccia, Adriana Del Duca, Dora De Maio, Francesco De Santis, Chiara Giuliani, Francesca Lugnano, Mauro Milanese 
autore e regia teatrale: Ludovica Rambelli 
Musica da Bach, Mozart, Vivaldi e altri (Edizioni Flipper Music)
Produzione Stefano Mavilio (ArsTuaVitaMea) & Maria Teresa Pilloni (Studio Blu Production) 
Regia video: Massimo D'Alessandro

Inchiesta su un quadro enigmatico: "la morte di Giacinto" (di Cees de Bondt)

  


Dopo circa nove anni di ricerche su questo dipinto, un numero sempre crescente di studiosi d'arte tende a sostenere l'interpretazione dello storico del tennis Cees de Bondt: cioè che questo quadro venne realizzato a seguito della famosa partita di pallacorda durante la quale Caravaggio, nel 1606, ferì a morte il rivale Ranuccio Tomassoni. Episodio questo che fu la causa del suo esilio.

Ecco la storia della ricerca della verità nascosta in questo dipinto, pubblicata in puntate (momentaneamente on line la prima).


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Porto Ercole: parte il casting di "Framed", film ispirato a Caravaggio


 film framed

Aperto il casting di Framed, il film giallo internazionale improntato sulla vita del Caravaggio le cui riprese sono programmate all’Argentario dal 3 al 13 novembre, si girerà interamente a Porto Ercole, comprese le scene che interesseranno al chiesa di Sant’Erasmo [...]
il casting sarà aperto a tutte le persone, anche al resto dei maremmani, che se lo vorranno potranno anticipare la loro candidatura mandando foto, recapiti e documenti d’identità all’indirizzo mail cpmcasting@gmail.com Ci sarà bisogno di persone tra i 18 e gli 80 anni, di due comparse molto giovani tra gli 11 e i 15 per fare i chierichetti, oltre ad un pescatore caratteristico, un tipo abbronzato col viso cotto da vento e salsedine e dalla barba incolta. I provini si terranno Giovedi 30 e Venerdi 31 dalle ore 10 alle ore 19 presso la delegazione comunale di Porto Ercole, in Piazza Roma e dopo qualche giorno si partirà con le riprese del film giallo che dovrebbe essere pronto per il nuovo anno.

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"E' lei la vera Maddalena". Svelato il mistero di Caravaggio

Mina Gregori, la più grande esperta dell’artista, rivela a “Repubblica” “È l’originale, l’opera che Merisi aveva con sé poco prima di morire”

"E' lei la vera Maddalena". Svelato il mistero di Caravaggio
FIRENZE . Quando Mina Gregori si è ritrovata davanti agli occhi la Maddalena in estasi di Caravaggio, ha detto solo: "Finalmente, è lei". Il dipinto sparito nel nulla. Quello che Michelangelo Merisi aveva sulla barca in direzione Porto Ercole, ultimo viaggio. Almeno otto esemplari in giro per il mondo. E uno solo autentico. Questo. La massima studiosa di Caravaggio, l'allieva di Roberto Longhi, l'ha scoperto in una collezione europea. L'immagine che pubblichiamo in queste pagine non si è mai vista prima. La testa abbandonata all'indietro, gli occhi semichiusi, la bocca appena aperta, le spalle scoperte, le mani giunte, i capelli sciolti, il bianco della veste e il rosso del manto. Mina Gregori è sicura: "L'incarnato del corpo di toni variati, l'intensità del volto. I polsi forti e le mani di toni lividi con mirabili variazioni di colore e di luce e con l'ombra che oscura la metà delle dita sono gli aspetti più interessanti e intensi del dipinto. È Caravaggio".

Non ci sono solo i colori e la tecnica, però. L'olio su tela, che misura 103,5 cm x 91,5, nasconde un altro indizio. Dietro il dipinto c'era un foglietto con grafia seicentesca che recita: "Madalena reversa di Caravaggio a Chiaia ivi da servare pel beneficio del Cardinale Borghese di Roma". Secondo la Gregori: "Questo documento conferma in modo definitivo l'identificazione e l'attribuzione del quadro" [...]


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"Tanzio da Varallo incontra Caravaggio", mostra a Napoli


 Tanzio da Varallo incontra Caravaggio. Pittura a Napoli nel primo Seicento



La mostra vuole essere un omaggio a uno dei massimi artisti del Seicento italiano, al secolo Antonio D’Enrico (Alagna Valsesia, circa 1582 – Borgosesia ? 1633), meglio noto come Tanzio da Varallo, riportando all’attenzione del pubblico e della critica il suo lavoro a Napoli e nei territori del Viceregno.
Attraverso la presentazione di circa trenta opere – una quindicina di Tanzio e le altre di artisti presenti nel Viceregno ("La stretta cerchia" di Caravaggio, secondo la celebre definizione di Roberto Longhi) che, come Tanzio, si sono immediatamente confrontati con la pittura di Caravaggio: Battistello Caracciolo, il Cavalier D’Arpino, Louis Finson, Carlo Sellitto, Filippo Vitale, oltre allo stesso Michelangelo Merisi, rappresentato in mostra dallo splendido Martirio di sant’Orsola – la mostra mette in luce aspetti innovativi della figura dell'artista, frutto di anni di ricerche che hanno portato a nuove attribuzioni.All’interno del percorso espositivo verrà presentato un documentario appositamente realizzato che porta alla conoscenza dei visitatori le vicende principali della carriera artistica di Tanzio da Varallo.

Uscito "Caravaggio Vero", a cura di Claudio Strinati e direzione scientifica di Michele Cuppone


Il mistero svelato da immagini spettacolari, l'analisi critica più aggiornata ed esaustiva. 





«una ricognizione sul sommo maestro lombardo tesa a privilegiare il più possibile quella che potremmo definire l’oggettività della ricerca» (Strinati).


È uscito Caravaggio Vero, a cura di Claudio Strinati e direzione scientifica di Michele Cuppone, con contributi di Pietro Caiazza, Michele Cuppone, Francesca Curti, Jacopo Curzietti, Veronica La Porta, Carla Mariani, Fabio Scaletti, Claudio Strinati.

Edito da Scripta Maneant per la collezione Rinascimento sublime, è un'opera di pregio a tiratura limitata, che si distingue anche per un'attenzione alla qualità delle immagini mai vista prima d'ora.
Per un'anteprima sui contenuti, sfoglia la preview.

Il volume sarà presentato prossimamente a Roma.

Per ogni altra informazione tecnica, consulta il sito di Scripta Maneant.



Il puzzle della trafugata 'Natività' di Palermo: ritrovata una vecchia radiografia

Un pezzo alla volta, si ricompone il 'puzzle' della Natività palermitana di Caravaggio, trafugata nel 1969: negli archivi dell'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, Elisabetta Giani e Claudio Seccaroni hanno rinvenuto una radiografia eseguita al tempo del restauro successivo alla grande mostra milanese del 1951. La foto è relativa a Gesù Bambino, e lo studio condotto dai due ricercatori ha confermato peraltro le caratteristiche tutte romane della tela utilizzata: un grande brano unico di tessuto (mentre le altre tre tele siciliane sono costituite da piccole porzioni cucite assieme) e riduzione (di 7,2x7 fili per cm²) che la rende direttamente confrontabile, relativamente ai dipinti di grande formato, con i dipinti Contarelli e la Morte della Vergine. Tutto porta ad avvalorare l'ipotesi di datazione del dipinto al 1600, quale commissione di Fabio Nuti, a quel tempo in rapporto con l'Oratorio di San Lorenzo.
Emerge inoltre la presenza di incisioni, pennellate stese in fase di abbozzo, pentimenti, elementi iconografici giustapposti l'uno all'altro: tutte caratteristiche peculiari della tecnica di Merisi.
La speranza resta sempre quella che il quadro venga rinvenuto, nella sua integrità, a fronte di testimonianze, tutte da verificare, che l'avrebbero visto malridotto o persino distrutto intenzionalmente.
Tutte le novità sono pubblicate nel n. 28 del Bollettino ICR (Nardini Editore).

[NEW: Leggi l'intero articolo (pdf)]

I tableaux vivants di Caravaggio al Museo Diocesano


In scena alle ore 10:30, 11:30 e 12:30 di domenica:
5 ottobre, 9 novembre, 7 dicembre


La Madonna dei Pellegrini 'vola' ad Anversa per una mostra



Cambia temporaneamente 'casa' la Madonna dei pellegrini, in esposizione al MAS-Museum aan de Stroom di Anversa dal 19 settembre al 18 gennaio 2015, nell'ambito della mostra Sacred Places, Sacred books.

Accedi al sito ufficiale

Da Guercino a Caravaggio, prima mostra in Italia da vedere con i Google Glass

È la prima mostra in Italia che potrà essere vista anche con i Google Glass. Si inaugura il 26 settembre Roma, a Palazzo Barberini, “Da Guercino a Caravaggio”. In collaborazione con la società Beni Culturali e con il sostegno di The Sir Denis Mahon Charitable Trust, si dà vita ad una rassegna culturale che, per completezza e rigore, sarà da considerare un omaggio di ampio respiro alla grande stagione del Barocco e all’opera di Sir Denis Mahon, che di tale periodo fu grande studioso ed estimatore di fama internazionale.Il progetto, a cura di Mina Gregori, è realizzato con la preziosa collaborazione del Trustee della Fondazione Mahon e con il supporto dei suoi illustri colleagues. A sostegno scientifico di questo ambizioso progetto, Mina Gregori sarà affiancata da Anna Coliva, direttrice della Galleria Borghese, e da Serjei Androsov, direttore del Dipartimento dell’arte europea occidentale dell’Hermitage Museum. La mostra è stata concepita direttamente dallo stesso Mahon che già nel 2009 manifestò a Mina Gregori e a Roberto Celli, il desiderio di festeggiare i suoi 100 anni assieme ai dipinti che lo avevano accompagnato nel corso della sua vita ...

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Conferenze di Rodolfo Papa, 19 settembre e 17 ottobre a Grottaferrata

Per l'iniziativa "Incontri d'arte", Rodolfo Papa terrà le due conferenze "Caravaggio: un'iconologia teologica tutta da scoprire" e "Caravaggio altre iconologie teologiche", presso la Sala Conferenze dell'Abbazia di San Nilo, rispettivamente il 19 settembre e 17 ottobre.

Guarda la locandina del 19 settembre

Guarda la locandina del 17 ottobre

Caro conte, Caravaggio è di tutti



Dopo l’ipotesi che l’opera «Sette opere della Misericordia» vada all’Expo di Milano. Leonetti aveva detto: decido io.


Gentile signor Leonetti, converrà che non stia bene parlare di un Caravaggio come nemmeno un padrone ottocentesco avrebbe parlato delle sue ferriere, o una femminista del Sessantotto del suo utero. Converrà, insomma, con me che lo slogan «il Caravaggio è mio, e me lo gestisco io», sia alquanto sconveniente. E lo è in primo luogo per ragioni storiche e morali, che sono diventate ragioni giuridiche ...

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I capolavori dell'arte. La canestra di frutta



E' dedicata alla Canestra di frutta di Caravaggio la seconda uscita della collana "I capolavori dell'arte", a cura di Philippe Daverio, dal 4 settembre con Il Corriere della Sera

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Le Copie e Caravaggio (di Clovis Whitfield)

Caravaggio, I bari, Fort Worth, Kimbell Art Museum(2)Il presente contributo è parzialmente ispirato al libro di Barbara Savina Caravaggio tra originali e copie (etGraphiae, Foligno 2013), che tenta di affrontare tale tema trattando la fase romana dell’opera di Caravaggio. La cronologia che esso presenta è quella tradizionale in quanto, nonostante risalga al 2011 la scoperta della testimonianza di Pietro Paolo Pellegrini che dimostra che il primo soggiorno a Roma dell’artista fu durante la Quaresima del 1596 ...

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Leggi la replica di Barbara Savina

In mostra a Vicenza la "Marta e Maddalena" e il San Francesco di Hartford di Caravaggio


In mostra presso la Basilica Palladiana di Vicenza, la "Marta e Maddalena" dipinta da Caravaggio per Olimpia Aldobrandini, conservata presso il Detroit Institute of Arts e il "San Francesco in estasi" dipinto per il cardinal Del Monte, conservato presso il Wadsworth Atheneum di Hartford. L'esposizione "Tutankhamon Caravaggio Van Gogh. La sera e i notturni dagli Egizi al Novecento", sarà aperta dal 24 dicembre 2014 al 2 giugno 2015. Per ogni altra informazione,

I Bassifondi del barocco. Mostra sui caravaggeschi a Villa Medici


Bartolomeo Manfredi, 
Riunione di bevitori, c. 1619-1620

L'Accademia di Francia a Roma – Villa Medici presenta dal 7 ottobre 2014 al 18 gennaio 2015 nelle Grandes Galeries la mostra I Bassifondi del barocco. La Roma del vizio e della miseria, curata da Francesca Cappelletti, professore di storia dell’arte moderna dell'Università degli Studi di Ferrara, e Annick Lemoine, responsabile del dipartimento di Storia dell'arte dell'Accademia di Francia a Roma e professore all’Università di Rennes 2. L'esposizione è ideata e organizzata nell’ambito di una collaborazione tra l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici e il Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris, dove verrà presentata dal 24 febbraio al 24 maggio 2015. I Bassifondi del barocco svela il lato oscuro e volgare della Roma barocca, quello dei bassifondi, delle taverne, dei luoghi di perdizione. Una Roma “alla rovescia”, abitata dai vizi, dalla miseria e da eccessi di ogni tipo, che è all’origine di una stupefacente produzione di opere, ricca di paradossi e invenzioni. L’esposizione mostra per la prima volta questo aspetto trascurato della creazione artistica romana, da Caravaggio a Claude Lorrain, mostrando il volto nascosto della capitale del papato, fastosa e virtuosa, e degli artisti che lì vissero.
Roma nel Seicento era il centro culturale più vivo e all’avanguardia d’Europa e attirava artisti da tutti i paesi. Italiani, francesi, olandesi, fiamminghi, spagnoli che vissero e fecero carriera nella capitale delle arti. A contatto con questa “splendida e misera città”, sovvertirono i codici espressivi e i canoni di bellezza, confrontandosi con l’universo dei bassifondi, la vita notturna e i suoi pericoli, il Carnevale e le sue licenze.
La mostra presenta più di cinquanta opere, realizzate a Roma nella prima metà del XVII secolo da artisti provenienti da tutta l’Europa, tra cui Claude Lorrain, Valentin de Boulogne, Jan Miel, Sébastien Bourdon, Leonaert Bramer, Bartolomeo Manfredi, Jusepe de Ribera, Pieter van Laer ...

Leggi il comunicato stampa

Caravaggio tra originali e copie (recensione di Pietro Di Loreto)

fig 1(4)Il volume che da pochi giorni è in libreria per i tipi di una giovane quanto meritevole casa editrice, la etGraphiae di Giampiero Badiali ("Caravaggio tra originali e copie. Collezionismo e mercato dell'arte a Roma nel primo Seicento"), non è l'ennesimo pretenzioso libro sulla figura o sull'opera di Michelangelo Merisi, come tanti ce ne sono stati e certo ancora ce ne saranno, capaci ormai di generare perfino fastidio se non proprio “malumore” perché divenuti 'eccessivi', come nota Claudio Strinati nella sua breve ma attenta Prefazione. In realtà il libro è un utile repertorio, giovevole non solo a studiosi e addetti ai lavori, e le lodi che l’esimio studioso dedica al libro e all’autrice Barbara Savina non paiono di circostanza ...


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Vincolato il Caravaggio “triestino”


Il quadro Incredulità di San Tommaso
Dopo 12 anni il Tar dà ragione alla Soprintendenza: l’opera del conte Muratti è autentica e non può essere venduta

Dopo oltre dodici anni i giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno ritenuto legittimo il vincolo posto dalla Soprintendenza sulla caravaggesca “Incredulità di San Tommaso” stimata la bellezza di venti milioni di euro. Si tratta di un olio su tela che misura 118 per 156,5 centimetri e che abbelliva un salone dell’appartamento occupato, sulle Rive, dal conte Gracco Muratti, originario di Buttrio.
Il quadro, attribuito a Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, secondo il Tar, è stato legittimamente sottoposto a vincolo in forza del decreto di “dichiarazione d’interesse artistico e storico particolarmente importante”.
Il collegio ha rigettato il ricorso proposto prima dal conte Gracco Muratti e quindi dai figli ed eredi. La relazione allegata al decreto della Soprintendenza, per i ricorrenti, riteneva il dipinto una copia coeva all’originale ovvero parzialmente autografa, mentre la motivazione del provvedimento impugnato, “con palese contraddittorietà”, lo qualificava “copia antica di quadro del Caravaggio”, e non giustificava, quindi il vincolo apposto ...


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Caravaggio entra al Famedio (di Elena Galloni)

Ottavio Leoni, <I>Ritratto di Caravaggio</I>, data 1621, carboncino nero e pastelli su carta blu, 23.4 x 16.3 cm., Firenze, Biblioteca Marucelliana
È ufficiale. Dopo due anni e rotti di richieste, finalmente il Caravaggio avrà il posto che gli spetta al Famedio di Milano, dove si ricordano i personaggi che hanno dato lustro alla città. Il busto in onore di Michelangelo Merisi, geniale e controverso pittore vissuto a cavallo tra il Cinque e il Seicento e uno dei più grandi artisti di tutti i tempi, sarà posizionato in occasione della prossima commemorazione dei Defunti. E questo grazie a un emendamento presentato dalla Lega Nord in Consiglio comunale a Milano, che permette di reperire i fondi per collocare il busto e la relativa lapide.In un Paese normale, il fatto di riconoscere a un genio il suo ruolo nella Storia non dovrebbe fare notizia. Invece quella del busto di Caravaggio è una notizia eccome ...

Ancora sulle presunte ossa di Caravaggio (di Renato Di Tomasi)

La deposizione delle presunte ossa di Caravaggio da parte dell’amministrazione comunale nel monumento funerario inaugurato il 18 luglio scorso a Porto Ercole, ha scatenato numerose polemiche tra giornalisti, cittadini e storici dell’arte. Per via delle polemiche apparse su quotidiani  che puntavano il dito sugli sprechi dei soldi pubblici, gli organizzatori si sono risentiti al punto di minacciare querele e risarcimenti, a mezzo di comunicato stampa, nei confronti di Tomaso Montanari, storico dell’arte e polemista del “Fatto quotidiano”, che ha avuto l’ardire di denunciare lo spreco di denaro pubblico intorno all’operazione “Caravaggio” gestita dal Comune toscano. Coprotagonista dell’evento che ha visto sorgere il monumento funerario è l’associazione privata che si occupa di beni culturali presieduta dal pubblicista Silvano Vinceti, che si è occupato personalmente negli anni scorsi della ricerca e del ritrovamento dei presunti resti di Michelangelo Merisi.

PortoErcoleOssaCaravaggio

Ma andiamo ai fatti. In occasione dei 400 anni dalla morte del pittore Michelangelo Merisi da Caravaggio il 4 luglio 2010 giungono a Porto Ercole (GR) via mare in una teca di vetro alcuni presunti resti dello scheletro del sommo maestro portati da Silvano Vinceti, frutto di ritrovamenti di ossa umane nei pressi del cimitero di San Sebastiano e di successivi studi su questi resti ossei a cura dello stesso Vinceti. All’epoca dell’annuncio, in pieno festeggiamento dell’anniversario del Merisi, uno studioso emerito del Caravaggio, il Prof. Vincenzo Pacelli, venuto a mancare pochi mesi orsono, tuonò: “Si tratta di una barzelletta che offende l’intelligenza delle persone” ...

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Presentazione "Il Caravaggio di Palermo" di Giovanni Mendola, 24 luglio a Campofelice di Roccella

Il prof. Giovanni Mendola nel suo volume Il Caravaggio di Palermo e l’Oratorio di San Lorenzo mette in forse il conclamato soggiorno palermitano di Caravaggio e, documenti alla mano, sposta indietro al 1600 l’esecuzione della famosa Natività con i santi Lorenzo e Francesco, oggi purtroppo scomparsa.

Il volume, frutto di anni di ricerca, è utile per lo studio della vicenda storico-artistica del Merisi, ed offre una ricchissima documentazione della fabbrica dell’Oratorio di San Lorenzo attraverso i secoli, con dettagliati riferimenti all’ambiente culturale, religioso ed economico di Palermo tra il Cinquecento e il Seicento, anche nei rapporti con Roma e i committenti di Caravaggio.


Se ne discuterà con l’autore ai piedi del Castello di Roccella (PA), lunedì 24 luglio alle ore 21.



Terminato il restauro del 'San Sebastiano' del Duomo di Como



Gli studenti del quinquennio magistrale in Restauro dei Beni Culturali dell’Accademia Galli, coordinati dalle docenti Alessandra Collina e Federica Colombani, hanno terminato l’intervento di restauro sul “San Sebastiano” dipinto caravaggesco, conservato nella Sacrestia dei Mansionari del Duomo di Como. Il restauro è stato finanziato dalla classe 42 dell’Associazione “La Stecca”.

Il degrado maggiore era dovuto ad una tecnica esecutiva errata con sollevamenti diffusi dello strato pittorico. L’intervento è consistito in un consolidamento generale del supporto tessile e degli strati pittorici. L’Accademia attende l’ultimo sopralluogo della Soprintendenza.

Vi proponiamo una serie di immagini di grande impatto visivo con gli studenti all’opera e le immagini dei dipinti prima e dopo il restauro ...


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Caravaggio a Porto Ercole: la costosissima farsa delle ossa ritrovate (di Tomaso Montanari)


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Il sindaco di Monte Argentario Arturo Cerulli (ex comunista, ora Nuovo Centro Destra) ha una bella faccia tosta: quella che gli ha consentito di candidarsi al Parlamento di Strasburgo con il memorabile slogan “Maremma Europea!”; la stessa faccia che, tra una settimana, gli permetterà di inaugurare senza ridere il Parco Funerario di Caravaggio. Ma andiamo con ordine.


Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, morì a Porto Ercole il 18 luglio 1610. A speculare sul quarto centenario dell’evento, nel luglio 2010, arriva la notizia che nella cittadina dell’Argentario ne sarebbero state trovate le ossa. A sostenerlo è un pittoresco personaggio: il pubblicista Silvano Vinceti (un passato in Forza Italia, vicino a Denis Verdini), presidente del sedicente Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Culturali (un’associazione privata). Gli argomenti sono risibili: e infatti non sono poi mai stati pubblicati su una rivista scientifica. Non si è, infatti, condotta una campagna storico-archeologica sulle aree cimiteriali in cui poté essere sepolto il corpo dell’artista, e ci si è limitati a sottoporre ad analisi i resti umani che emersero per caso nel 1956 durante uno scasso superficiale effettuato per realizzare un minuscolo giardino

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"La verità di Caravaggio" secondo Giuseppe Fornari

Un'opera non convenzionale, scritta da uno storico della Filosofia e dedicata al "pensiero che si è condensato e tradotto in immagini artistiche" del pittore che ha l'irriducibile forza di "evocare dal Nulla la presenza di Dio"

 Giuseppe Fornari, La verità di Caravaggio


La verità di Caravaggio di Giuseppe Fornari (Nomos Edizioni) è davvero un libro di passioni. Passioni per il grande Michelangelo Merisi, il Caravaggio, ma anche per "il pensiero artistico", che per l'autore non è un pensiero estetico sull'arte ma "pensiero che si è condensato e tradotto in immagini artistiche".
Fornari è docente di Storia della Filosofia (Università di Bergamo) e ci presenta il suo libro come un'indagine sul pensiero, fin dalla struttura, costruita attorno al tema centrale: la riflessione sulle convinzioni cristiane di Caravaggio, "indispensabili per comprenderne l'arte e la visione del mondo".
Scrive Fornari nella prefazione:
Dopo di lui nulla è rimasto come prima, un dono tremendo che lo ha colpito infliggendogli le sventure di un profeta, ma dandogli del profeta anche l'irriducibile forza, la capacità di evocare dal Nulla la presenza di Dio.
L'autore di La verità di Caravaggio si preoccupa anche di rassicurare il lettore sospettoso: il lettore preoccupato dall'eccesso di popolarità di Caravaggio, artista che tutti dicono di amare, di cui i media si occupano così spesso

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A Udine mostra "Rebus Caravaggio", dal 12 luglio al 30 novembre


Mosaicamente

Da sabato 12 luglio in Castello - Sala XIII è aperta al pubblico la mostra Rebus Caravaggio. Il San Francesco che riceve le stigmate di Udine.
La mostra è costruita intorno alla tela di San Francesco che riceve le stigmate, per qualche tempo considerata lavoro autografo di Michelangelo Merisi da Caravaggio (1571-1610) e ora quasi unanimemente ritenuta la migliore copia dell'originale esposto al Wadsworth Atheneum di Hartford negli Stati Uniti. Il quadro, al centro della riflessione storiografica intorno alla riproduzione degli originali di Caravaggio, è stato sottoposto ad un'attenta analisi materiale e documentaria i cui risultati sono ora presentati all’attenzione degli studiosi e del più ampio pubblico degli appassionati.
Le indagini diagnostiche condotte sul San Francesco di Udine nella primavera del 2014 (riflettografia, radiografie, analisi dei pigmenti) apportano nuovi elementi al dibattito storiografico in corso sul tema delle copie da Caravaggio ...

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In uscita "Uccidete Caravaggio!", il 10 luglio per Bonelli

Un genio della pittura, ma la sua vita è un'eterna fuga da chi lo vuole morto!



«Michelangelo Merisi da Caravaggio, un genio della pittura che rivoluzionerà l’arte occidentale, ma anche uno spirito inquieto, impulsivo e forse… un assassino! Molti lo ammirano, altri lo temono o lo odiano al punto da volerlo morto. Per questo due abili mercenari sono sulle sue tracce, due uomini diversi come il giorno e la notte, pronti a darsi battaglia con ogni mezzo pur di raggiungere la loro preda… Nella zona d’ombra fra Storia e immaginazione si snoda un’avventura che insegue il grande artista nelle peregrinazioni che segnarono gli ultimi anni della sua vita».


In edicola da giovedì 10 luglio, il numero "Uccidete Caravaggio!" della nuova collana interamente a colori "Speciale Le Storie" per Sergio Bonelli Editore.
La sceneggiatura è di Giuseppe De Nardo, basata sulla biografia di Helen Langdon, e i disegni sono di Giampiero Casertano.

Per ogni informazione vai alla pagina ufficiale con le pagine correlate.

In particolare, vedi una ricca anteprima e l'intervista allo sceneggiatore e, a breve, anche alla colorista Arianna Florean.

Per visualizzare altre tavole dell'opera, clicca qui e qui.

Caravaggio? Un fotografo prima della fotografia (di Vittorio Sgarbi)

Michelangelo Merisi fu il primo capace di cogliere l'attimo, mettendo la realtà in un quadro. Non è un artista seicentesco, ma un nostro contemporaneo



Per gentile concessione dell'editore, pubblichiamo l'introduzione del nuovo libro di Vittorio Sgarbi Il punto di vista del cavallo. Caravaggio (Bompiani, pagg. 160, euro 12). Il saggio, ricchissimo di immagini, è una riflessione sulla contemporaneità di un artista universale come Caravaggio.

Perché Caravaggio è così grande? Perché si stenta a credere che le sue idee siano state concepite quattro secoli fa.
Tutto, nei suoi dipinti, dalla luce al taglio della composizione, fa pensare a un'arte che riconosciamo, a un calco di sensibilità ed esperienze che non sono quelle del Seicento ma quelle di ogni secolo in cui sia stato presente e centrale l'uomo; la si può chiamare pittura della realtà, e a questo deve la sua incessante attualità. Davanti a un quadro di Caravaggio è come se fossimo aggrediti dalla realtà, è come se la realtà ci venisse incontro e lui la riproducesse in maniera totalmente mimetica. Stabilendo per ciò stesso un formidabile anticipo, perché si può dire, in senso oggettivo, che Caravaggio sia l'inventore della fotografia ...

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Capolavori caravaggeschi a Novara, al via l’attesa mostra al Broletto


 Capolavori caravaggeschi a Novara, al via l’attesa mostra al Broletto
Dal 31 maggio al 20 luglio Novara diventa sede di un’importante mostra dedicata a Caravaggio e alla sua scuola: “Capolavori caravaggeschi a Novara – Pittura di realtà a Novara e nel suo territorio". 
Nel percorso di visita, allestito all’interno dell’Arengo del Broletto di Novara, si potranno ammirare alcuni capolavori provenienti dal territorio della diocesi di Novara e dalle Collezioni Civiche. Ospite d’onore dell’iniziativa novarese l’“Ecce Homo” di Caravaggio proveniente dai Musei di Strada Nuova – Palazzo Bianco di Genova. Una occasione unica per ammirare l’opera di Caravaggio e per riscoprire il ricco patrimonio diocesano.
L’evento, promosso ed organizzato dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico del Piemonte, dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Novara e dall’ATL della Provincia di Novara, in collaborazione con il Comune di Novara, con il progetto Città e Cattedrali e la Regione Piemonte, è frutto di un intenso lavoro di studio, ricerche e restauri che hanno permesso di riscoprire autentici capolavori, selezionati dai curatori Anna Maria Bava e Francesco Gonzales, durante gli ultimi anni.
In mostra si potranno ammirare opere di Valentin de Boulogne, Nicolas Tournier, Domenico Fiasella, Giovanni Baglione, Tanzio da Varallo, Giuseppe Vermiglio e altri seguaci ed emuli di Caravaggio ...

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Dal 31 maggio al 20 luglio Novara diventa sede di un’importante mostra dedicata a Caravaggio e alla sua scuola: “Capolavori caravvaggeschi a Novara – Pittura di realtà a Novara e nel suo territorio.
Nel percorso di visita, allestito all’interno dell’Arengo del Broletto di Novara, si potranno ammirare alcuni capolavori provenienti dal territorio della diocesi di Novara e dalle Collezioni Civiche. Ospite d’onore dell’iniziativa novarese l’ “Ecce Homo” di Caravaggio proveniente dai Musei di Strada Nuova – Palazzo Bianco di Genova. Una occasione unica per ammirare l’opera di Caravaggio e per riscoprire il ricco patrimonio diocesano.
L’evento, promosso ed organizzato dalla Soprintendenza per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico del Piemonte, dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Novara e dall’ATL della Provincia di Novara, in collaborazione con il Comune di Novara, con il progetto Città e Cattedrali e la Regione Piemonte, è frutto di un intenso lavoro di studio, ricerche e restauri che hanno permesso di riscoprire autentici capolavori, selezionati dai curatori Anna Maria Bava e Francesco Gonzales, durante gli ultimi anni.
In mostra si potranno ammirare opere di Valentin de Boulogne, Nicolas Tournier, Domenico Fiasella, Giovanni Baglione, Tanzio da Varallo, Giuseppe Vermiglio e altri seguaci ed emuli di Caravaggio.
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Presentato il progetto del parco monumentale funerario di Caravaggio a Porto Ercole


Un rendering del progetto
E’ stato presentato il progetto del Parco monumentale funerario di Caravaggio. Sono intervenuti nell’ ex cimiterino di San Sebastiano a Porto Ercole dove venne sepolto Caravaggio il 18 luglio del 1610 il presidente della Fondazione Caravaggio e responsabile del Parco monumentale funerario Silvano Vinceti e il Sindaco dell’ Argentario Arturo Cerulli. Vinceti ha annunciato l’ inaugurazione nel prossimo luglio del Parco monumentale dove verranno trasferiti i resti mortali del Caravaggio, ritrovati nel 2010. Tutti gli amanti del grande pittore potranno così onorare e dare un saluto alle sue spoglie mortali, e manifestare l’ affetto e l’ ammirazione per questo genio pittorico. Il Parco monumentale funerario e’ stato concepito come luogo dove i colori usati nella prima fase della sua avventura pittorica troveranno una loro incarnazione in fiori e colonne di gelsomini e bouganvillee. Arturo Cerulli Sindaco di Monte Argentario ha sottolineato la scelta dell’ amministrazione di fare di Porto Ercole non solo la citta’ del Caravaggio, ma di offrire a tutti gli amanti del passionale pittore la possibilità di rivivere gli ultimi giorni della sua vita e di ammirare in alta definizione tutte le sue opere. Non solo un giusto riconoscimento ad un grande artista,quindi, ma anche la scommessa per un nuovo turismo culturale. Fonte: ufficio stampa

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2014/05/21/presentato-il-progetto-del-parco-monumentale-funerario-di-caravaggio-a-porto-ercole/#.U3207iin79o
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Un rendering del progetto
E’ stato presentato il progetto del Parco monumentale funerario di Caravaggio. Sono intervenuti nell’ ex cimiterino di San Sebastiano a Porto Ercole dove venne sepolto Caravaggio il 18 luglio del 1610 il presidente della Fondazione Caravaggio e responsabile del Parco monumentale funerario Silvano Vinceti e il Sindaco dell’ Argentario Arturo Cerulli. Vinceti ha annunciato l’ inaugurazione nel prossimo luglio del Parco monumentale dove verranno trasferiti i resti mortali del Caravaggio, ritrovati nel 2010. Tutti gli amanti del grande pittore potranno così onorare e dare un saluto alle sue spoglie mortali, e manifestare l’ affetto e l’ ammirazione per questo genio pittorico. Il Parco monumentale funerario e’ stato concepito come luogo dove i colori usati nella prima fase della sua avventura pittorica troveranno una loro incarnazione in fiori e colonne di gelsomini e bouganvillee. Arturo Cerulli Sindaco di Monte Argentario ha sottolineato la scelta dell’ amministrazione di fare di Porto Ercole non solo la citta’ del Caravaggio, ma di offrire a tutti gli amanti del passionale pittore la possibilità di rivivere gli ultimi giorni della sua vita e di ammirare in alta definizione tutte le sue opere. Non solo un giusto riconoscimento ad un grande artista,quindi, ma anche la scommessa per un nuovo turismo culturale. Fonte: ufficio stampa

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E’ stato presentato il progetto del Parco monumentale funerario di Caravaggio. Sono intervenuti nell’ ex cimiterino di San Sebastiano a Porto Ercole dove venne sepolto Caravaggio il 18 luglio del 1610 il presidente della Fondazione Caravaggio e responsabile del Parco monumentale funerario Silvano Vinceti e il Sindaco dell’ Argentario Arturo Cerulli. Vinceti ha annunciato l’ inaugurazione nel prossimo luglio del Parco monumentale dove verranno trasferiti i resti mortali del Caravaggio, ritrovati nel 2010. Tutti gli amanti del grande pittore potranno così onorare e dare un saluto alle sue spoglie mortali, e manifestare l’ affetto e l’ ammirazione per questo genio pittorico. Il Parco monumentale funerario e’ stato concepito come luogo dove i colori usati nella prima fase della sua avventura pittorica troveranno una loro incarnazione in fiori e colonne di gelsomini e bouganvillee. Arturo Cerulli Sindaco di Monte Argentario ha sottolineato la scelta dell’ amministrazione di fare di Porto Ercole non solo la citta’ del Caravaggio, ma di offrire a tutti gli amanti del passionale pittore la possibilità di rivivere gli ultimi giorni della sua vita e di ammirare in alta definizione tutte le sue opere. Non solo un giusto riconoscimento ad un grande artista,quindi, ma anche la scommessa per un nuovo turismo culturale. Fonte: ufficio stampa

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E’ stato presentato il progetto del Parco monumentale funerario di Caravaggio. Sono intervenuti nell’ex cimiterino di San Sebastiano a Porto Ercole dove venne sepolto Caravaggio il 18 luglio del 1610 il presidente della Fondazione Caravaggio e responsabile del Parco monumentale funerario Silvano Vinceti e il Sindaco dell’Argentario Arturo Cerulli. Vinceti ha annunciato l’inaugurazione nel prossimo luglio del Parco monumentale dove verranno trasferiti i resti mortali del Caravaggio, ritrovati nel 2010. Tutti gli amanti del grande pittore potranno così onorare e dare un saluto alle sue spoglie mortali, e manifestare l’affetto e l’ammirazione per questo genio pittorico. Il Parco monumentale funerario è stato concepito come luogo dove i colori usati nella prima fase della sua avventura pittorica troveranno una loro incarnazione in fiori e colonne di gelsomini e bouganvillee. Arturo Cerulli Sindaco di Monte Argentario ha sottolineato la scelta dell’amministrazione di fare di Porto Ercole non solo la città del Caravaggio, ma di offrire a tutti gli amanti del passionale pittore la possibilità di rivivere gli ultimi giorni della sua vita e di ammirare in alta definizione tutte le sue opere. Non solo un giusto riconoscimento ad un grande artista, quindi, ma anche la scommessa per un nuovo turismo culturale. 

Fonte: ufficio stampa
E’ stato presentato il progetto del Parco monumentale funerario di Caravaggio. Sono intervenuti nell’ ex cimiterino di San Sebastiano a Porto Ercole dove venne sepolto Caravaggio il 18 luglio del 1610 il presidente della Fondazione Caravaggio e responsabile del Parco monumentale funerario Silvano Vinceti e il Sindaco dell’ Argentario Arturo Cerulli. Vinceti ha annunciato l’ inaugurazione nel prossimo luglio del Parco monumentale dove verranno trasferiti i resti mortali del Caravaggio, ritrovati nel 2010. Tutti gli amanti del grande pittore potranno così onorare e dare un saluto alle sue spoglie mortali, e manifestare l’ affetto e l’ ammirazione per questo genio pittorico. Il Parco monumentale funerario e’ stato concepito come luogo dove i colori usati nella prima fase della sua avventura pittorica troveranno una loro incarnazione in fiori e colonne di gelsomini e bouganvillee. Arturo Cerulli Sindaco di Monte Argentario ha sottolineato la scelta dell’ amministrazione di fare di Porto Ercole non solo la citta’ del Caravaggio, ma di offrire a tutti gli amanti del passionale pittore la possibilità di rivivere gli ultimi giorni della sua vita e di ammirare in alta definizione tutte le sue opere. Non solo un giusto riconoscimento ad un grande artista,quindi, ma anche la scommessa per un nuovo turismo culturale. Fonte: ufficio stampa

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E’ stato presentato il progetto del Parco monumentale funerario di Caravaggio. Sono intervenuti nell’ ex cimiterino di San Sebastiano a Porto Ercole dove venne sepolto Caravaggio il 18 luglio del 1610 il presidente della Fondazione Caravaggio e responsabile del Parco monumentale funerario Silvano Vinceti e il Sindaco dell’ Argentario Arturo Cerulli. Vinceti ha annunciato l’ inaugurazione nel prossimo luglio del Parco monumentale dove verranno trasferiti i resti mortali del Caravaggio, ritrovati nel 2010. Tutti gli amanti del grande pittore potranno così onorare e dare un saluto alle sue spoglie mortali, e manifestare l’ affetto e l’ ammirazione per questo genio pittorico. Il Parco monumentale funerario e’ stato concepito come luogo dove i colori usati nella prima fase della sua avventura pittorica troveranno una loro incarnazione in fiori e colonne di gelsomini e bouganvillee. Arturo Cerulli Sindaco di Monte Argentario ha sottolineato la scelta dell’ amministrazione di fare di Porto Ercole non solo la citta’ del Caravaggio, ma di offrire a tutti gli amanti del passionale pittore la possibilità di rivivere gli ultimi giorni della sua vita e di ammirare in alta definizione tutte le sue opere. Non solo un giusto riconoscimento ad un grande artista,quindi, ma anche la scommessa per un nuovo turismo culturale. Fonte: ufficio stampa

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