"I Petrignani di Amelia" di Massimo Moretti, recensione di Michele Cuppone su "Predella"


Pubblicata sul n. 35 della rivista "Predella" la recensione di Michele Cuppone al volume "I Petrignani di Amelia. Fasti, committenze, collezioni tra Roma e l’Umbria" di Massimo Moretti




Dopo un paio di saggi che ne anticipavano i promettenti risultati, hanno trovato finalmente compimento gli studi di Massimo Moretti sulla famiglia Petrignani nel volume I Petrignani di Amelia. Fasti, committenze, collezioni tra Roma e l’Umbria.
Nella scrupolosità propria dell’autore, che anche qui contraddistingue l’approccio metodologico e scientifico ai diversi temi e la stesura di ogni singola pagina, è ben comprensibile come tale lavoro sia maturato nell’arco di un decennio di ricerche. Si è potuto così fare luce, con dovizia di particolari, sull’ascesa e declino di una nobile famiglia amerina che raggiunse il suo apice grazie con la figura di monsignor Fantino, noto ai più per aver ospitato un giovane Caravaggio in cerca, anch’egli, di affermarsi con determinazione nella Roma di Clemente VIII. Diversificato e fruttuoso è lo scavo archivistico – solo arrestatosi necessariamente davanti a fondi di fatto inaccessibili – su cui è basata gran parte dell’opera, tanto che le appendici documentarie ne costituiscono per estensione i quattro decimi. Il paziente lavoro di trascrizione rende manifesto peraltro l’interesse per le arti della casata, certo dettato più pragmaticamente da ragioni di rappresentanza e autocelebrazione, che non mancò di mettersi in contatto con personalità più o meno note: oltre a Merisi e il suo «turcimanno» Prospero Orsi, Ottaviano Mascarino, architetto per i palazzi di famiglia nell’Urbe e in territorio umbro, i fratelli Alberti di Sansepolcro (sebbene con loro le trattative non andarono in porto), i pittori Tarquinio Racani, Giustino Episcopi e Marzio Ganassini [...]

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"Caravaggio e i pittori del Nord": in programma convegno a Utrecht e mostra a Madrid



In programma presso il Museum Catharijneconvent, Nieuwegracht 63, Utrecht una giornata di studi sull’inflenza che il pittore lombardo esercitò nel Nord Europa.
Il convegno si propone di gettare nuova luce sulla diversità delle risposte artistiche derivate dall'opera dipinta di Caravaggio durante i primi decenni del XVII secolo. Interessante la proposta di indagare i meccanismi della migrazione, la storia del collezionismo e dei rapporti tra gli artisti.  Il convegno anticipa alcuni dei temi centrali della prossima mostra "Caravaggio e i pittori del Nord", che si svolgerà presso il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid (21 giugno-25 settembre 2016). Qui il link per maggiori informazioni: http://niki-florence.org/caravaggio-and-northern-european-painting-niki-conference-utrecht-30-november/
In copertina al convegno il dipinto “San Giovanni Battista”, di cui si è parlato in http://www.art-test.com/it/uno-sguardo-indimenticabile/, in occasione delle analisi sulla versione conservata ad Empoli

Fonte: Art-Test

Diventa permanente l'installazione "Un viaggio multisensoriale nel Seppellimento di Santa Lucia" a Palazzo Bellomo. Rassegna stampa





Già prorogata per le richieste del pubblico e delle associazioni che promuovono inclusione sociale e turismo accessibile in particolare, Un viaggio multisensoriale nel Seppellimento di Santa Lucia diventa installazione permanente presso Palazzo Bellomo a Siracusa.

L'installazione, realizzata dalla Galleria Regionale di Palazzo Bellomo in collaborazione con IAN - Innovative Art Network, si avvale di una sezione critica on line in versione integrale a cura di Michele Cuppone, contenente peraltro approfondimenti sull'opera e su Caravaggio in Sicilia.

Orari di apertura
da martedì a sabato: 9:00 - 18:30
domenica: 9:00 - 13:00
lunedì chiuso
Ingresso libero



Accedi al SITO WEB dedicato all'installazione


Rassegna stampa sintetica:

TG3 Sicilia: Siracusa, un quadro per i ciechi (video)
TG66: Galleria Regionale di Palazzo Bellomo. Inaugurata la mostra "Un viaggio multisensoriale nel Seppellimento di Santa Lucia" (video)
Corriere della Sera: Da Caravaggio all'arancino, la Sicilia "per tutti"
Sky Arte: Caravaggio multisensioriale. A Siracusa
Artsblog: Siracusa, Palazzo Bellomo: viaggio multisensoriale nel "Seppellimento di S. Lucia" di Caravaggio
ArcheomaticaUn viaggio multisensoriale nel Seppellimento di Santa Lucia di Caravaggio
La Sicilia: Il Caravaggio, oltre la pittura
Libertà Sicilia: Un viaggio multisensoriale nel Seppellimento di Santa Lucia
La Civetta di Minerva: Al Bellomo viaggio multisensoriale sul capolavoro di Caravaggio con bassorilievo tattile e opuscoli in Braille per i non vedenti

"La Deposizione del Caravaggio: la Storia dell’Arte incontra il Restauro Scientifico", a Roma il 30 ottobre

 

In occasione dell'avvio della seconda edizione del Master Internazionale in Metodi, Materiali e Tecnologie per i Beni Culturali promosso dall'Università degli Studi Roma Tre venerdì 30 Ottobre alle ore 10.00 presso l'Aula Magna della Facoltà di Lettere, in Via Ostiense 234, si terrà una Lectio Magistralis del prof. Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, insieme al prof. Ulderico Santamaria e del dott. Fabio Morresi, del Laboratorio di Diagnostica per la Conservazione ed il Restauro dei Musei Vaticani su “La deposizione del Caravaggio: la Storia dell’Arte incontra il Restauro Scientifico”.
Introdurrà SE il Vescovo Mons. Carlos Moreira de Pinho Azevedo Delegato del Pontificio Consiglio della Cultura che introdurrà agli aspetti religiosi dell’opera permettendo di completare il percorso interpretativo e sottolineare il valore culturale dell'opera in tutti i suoi aspetti.
Il prof. Paolucci inquadrerà l'opera nel contesto storico-artistico  mentre il prof. Santamaria ed il dott. Morresi illustreranno gli aspetti relativi al restauro scientifico.

Il titolo della Lectio Magistralis “La Deposizione del Caravaggio: la Storia dell’Arte incontra il Restauro Scientifico” vuole sottolineare la profonda necessità che i due aspetti, delle discipline umanistiche e di quelle scientifiche, collaborino alla tutela del nostro patrimonio culturale.


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Caravaggio friulano? Venezia lo promuove e Sgarbi: lo esaminerò

All’ateneo veneto lo studio sull’autenticità dell’opera. Il critico lo esporrà nella mostra dedicata al genio lombardo 



UDINE. Si riaccendono i riflettori sulla presenza a Udine di un dipinto del genio Michelangelo Merisi detto Caravaggio. Si tratta del controverso San Francesco che riceve le stigmate custodito nei Civici Musei della città e considerato da diversi studiosi una copia di altissima qualità dell’originale custodito ad Hartford (Connecticut) nel Wadsworth Atheneum.
Sabato a Venezia, nella sede dell’Ateneo veneto, alle 17, sarà presentato il libro del pittore e restauratore Clauco Benito Tiozzo “Il San Francesco che riceve le stigmate del Caravaggio della chiesa di Fagagna”.
L’autore, incaricato di eseguire uno studio dal parroco di Fagagna, don Adriano Caneva, da sempre convinto sostenitore dell’autenticità dell’opera, propende decisamente per la paternità caravaggesca.
Nel luglio 2014 il dipinto fu oggetto di indagini tecniche approfondite e i risultati vennero in parte esposti in una mostra in Castello, curata da Linda Borean, titolare della cattedra di Storia dell’Arte Moderna a Udine, e dallo studioso udinese Massimo De Sabbata, dal titolo “Rebus Caravaggio”, che lasciò la questione aperta.
«I risultati del nostro studio sono in corso di pubblicazione» ha riferito la Borean, al telefono. Sulla questione, che per molti aspetti rimane ancora un vero e proprio rebus, abbiamo sentito Vittorio Sgarbi, chiedendogli un parere.
«Esporrò dal 21 novembre il dipinto nella mostra Caravaggio e il suo tempo al Castello di Miradolo, in Piemonte, mettendolo a stretto confronto con degli originali. Sarà dunque un’ottima occasione di approfondimento perché potrò valutarlo con piú attenzione da vicino» ...

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In ricordo del furto della "Natività" di Palermo (17-18 ottobre 1969)

La notte di 46 anni fa, tra venerdì 17 e sabato 18 ottobre 1969, nell'Oratorio di San Lorenzo a Palermo si perpetrava l'efferato furto della Natività con i santi Lorenzo e Francesco di Caravaggio.



Con l'occasione si presenta il saggio Le radiografie della perduta Natività di Caravaggio, di Elisabetta Giani-Claudio Seccaroni, finalmente disponibile on line.
Dalla lettura della documentazione fotografica e in special modo radiografica cui si aggiunge un tassello sinora inedito , emerge una serie di osservazioni aggiuntive di rilievo, in particolare sulla tecnica esecutiva. Allo stesso tempo, tenendosi fuori da toni accesi propri della critica caravaggesca, si affronta con più serenità e obiettività la questione della datazione del dipinto che, da sempre ritenuto del 1609, è stato riportato al 1600 grazie ad una serie di recenti acquisizioni e contributi.

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"Ma il 'Caravaggio della Regina' è davvero del Caravaggio?", di Pietro Caiazza



La Chiamata di Pietro e Andrea è attribuibile a Caravaggio con ogni certezza? E se invece fosse di Bernardo Strozzi?


Presentiamo un contributo inedito di Pietro Caiazza in cui l'autore approfondisce l'attribuzione del quadro di Hampton Court e di sue altre versioni note.
L'articolo è presente nella sezione Biblioteca on line di Caravaggio400.


ACCEDI ALL'ARTICOLO: Ma il «Caravaggio della Regina» è davvero del Caravaggio?


Scritti in memoria di Maurizio Marini: presentazione del volume a Palazzo Corsini



[...] grazie alle molteplici “anime” che lo compongono, si è voluto rendere omaggio non solo agli interessi dello studioso per la pittura caravaggesca, ma restituire, attraverso molteplici tematiche affrontate, l’ampio spettro di interessi dello studioso; interessi che gli valsero appunto la fama di conoscitore eccezionale dell’arte del Seicento. I contributi, tutti inediti, affrontano questioni di grande rilievo sotto l’aspetto storico artistico e culturale-religioso del Barocco. Attraverso l’approccio critico e metodologico che lo stesso Marini portò avanti nei suoi saggi, i diversi autori riflettono sui problemi principali della pittura moderna. Con l’occasione di questo omaggio, inoltre, si rendono noti documenti inediti e riletture iconografiche di notevole rilievo scientifico, riguardanti Caravaggio [...]

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Carpineto romano, convegno e una petizione per far tornare il Caravaggio

Il "San Francesco in meditazione" è attualmente conservato a palazzo Barberini. Ma il comune a sud della Capitale non ci sta


Un quadro del Caravaggio e due comunità a contenderselo. Protagonista è il “San Francesco in meditazione”, attribuito al pittore lombardo e rinvenuto nel 1968 nella chiesa di San Pietro di Carpineto romano. Oggi la tela è conservata a Roma, a Palazzo Barberini, dove è arrivata in prestito perpetuo. Ma il comune di Carpineto non ci sta e rivuole indietro la sua opera d’arte.

Per questo motivo, in occasione di un convegno al museo Civico di Carpineto, è stata proposta una petizione rivolta al ministro della Cultura Dario Franceschini, “affinché si adoperi per far tornare il quadro”. Il convegno, dal titolo “Il Caravaggio Ritrovato – Conversazione sul capolavoro di Carpineto a quindici anni dalla sua attribuzione ufficiale”, ha come relatori lo storico dell’arte Claudio Strinati e il presidente dell’Associazione Metamorfosi Pietro Folena.

"Il San Francesco in meditazione è un'opera d'arte universale – dice il sindaco di Carpineto Matteo Battisti - e come tale i valori di cui è portatore appartengono al mondo intero, ma anche alla comunità di Carpineto romano". L’opera risale probabilmente al 1606, epoca in cui Caravaggio, in fuga da Roma per avere ucciso un suo rivale in una rissa, si rifugiò per alcuni mesi nei feudi della famiglia Colonna. Il suo arrivo a Carpineto è datato intorno al 1617 e il 1622, legato a una committenza del Cardinal Pietro Aldobrandini. La sua attribuzione a Caravaggio, dopo molte controversie, è arrivata nel 2005.


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A Palermo la mostra "Capolavori che si incontrano. Bellini Caravaggio Tiepolo"

In esposizione anche l'Incoronazione di spine già a Prato, Galleria di Palazzo degli Alberti


Capolavori che si incontrano. Bellini Caravaggio Tiepolo 
e i maestri della Pittura dal '400 al '700  nella Collezione Banca Popolare di Vicenza.
Palazzo Sant'Elia, Palermo  
4 ottobre 2015 - 6 gennaio 2016        

Dal 4 ottobre 2015 al 6 gennaio 2016, a Palazzo Sant'Elia, una rara sequenza di capolavori di Filippo Lippi, Giovanni Bellini, Jacopo Bassano, Tintoretto, Caravaggio, Tiepolo, offre un'occasione unica per vedere riunite le più importanti opere d'arte provenienti dalla Collezione della Banca Popolare di Vicenza, proponendo per la prima volta in Sicilia, un ampio panorama della pittura veneta e toscana tra il '400 e il '700. Le 86 tele che compongono la mostra "Capolavori che si incontrano" sono messe a confronto consentendo di avvicinare nella lettura iconografica, dipinti di differente scuola e di diversa epoca ed origine. L'esposizione, promossa dalla Banca Popolare di Vicenza e dalla Fondazione Sant'Elia, è curata da Fernando Rigon e presenta, dal Rinascimento alla Rivoluzione francese, i temi più trattati nei secoli dalla pittura, attraverso un approccio che favorisce una riflessione sulle costanti della storia dell'arte.     

INFO  
Ingresso libero
Martedì - Domenica  ore 10.00 - 18.30
0916628289
fondazionesantelia@gmail.com
www.popolarevicenza.it

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