"Il mistero della tela rubata e la fortuna della copia ritrovata", conferenza-presentazione a Catania il 27 gennaio


La Delegazione FAI di Catania, in occasione del restauro promosso dell'unica copia coeva della Natività di Palermo di Caravaggio realizzata da Paolo Geraci, ha organizzato l'incontro "Il mistero della tela rubata e la fortuna della copia ritrovata".

Paolo Geraci realizzò la sua copia a poco meno di trent'anni dall'originale: come precisato ultimamente dalle ricerche di Giovanni Mendola, essa fu commissionata da Orazio Giancardo il 15 novembre 1627 e venne consegnata il 24 giugno 1628. Creduta scomparsa ma rinvenuta nel 1984 da Alvise Spadaro, è un importante documento a seguito del furto del prototipo caravaggesco.
La tela, di dimensioni leggermente superiori all'originale (cm 270x200, contro 268x197) e realizzata su tre fasce di tessuto longitudinali (come usuale per i dipinti siciliani del tempo), aiuta meglio a decifrare alcuni particolari del quadro di Merisi rispetto alle due sole foto a colori note conservate (Archivio Scala 1964 e Archivio Enzo Brai 1967).

L'incontro si terrà mercoledì 27 gennaio alle 17:30 presso Castello Ursino, Piazza Federico di Svevia a Catania.
Interverranno tra gli altri lo stesso Alvise Spadaro e la restauratrice Giovanna Comes.

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Il mistero di Caravaggio: speciale sulla "Natività" di Palermo 27 gennaio su Sky Arte, tra novità, mistero e precisazioni



Mercoledì 27 alle 21:30 Sky Arte trasmetterà uno speciale dedicato alla riproduzione 3D della Natività di Palermo. Si potranno seguire così più da vicino le varie fasi del lavoro eseguito da un opificio di Madrid.

Tuttavia da quel che si apprende da comunicato stampa che ne anticipa in qualche modo i contenuti, la puntata pare non ben documentata sulle vicende più strettamente caravaggesche.

È quanto meno utile sapere preventivamente che, al contrario di quanto diffuso dalla comunicazione Sky:
Caravaggio non firmava le sue opere: la sua firma è presente nella sola Decollazione del Battista a Malta, e in una prima versione della Medusa ma di attribuzione non unanime;
Alla Natività è già stato legato un documento scritto che ne può attestarne la commissione (di Fabio Nuti) e l'anno di esecuzione (1600);
L'ipotesi finora più accreditata era che sia stata dipinta nel 1609 (e non nel 1608), ma questa datazione è stata superata da nuove scoperte documentarie, storico-artistiche e diagnostiche che riportano il quadro più precisamente all'anno 1600 (aprile-novembre);
Inoltre Caravaggio non era stato richiuso nel carcere di Malta con l’accusa di omicidio colposo per la morte di Ranuccio Tomassoni, bensì per aver partecipato ad un violento "tumulto" in una privata abitazione a La Valletta;
L'ipotesi secondo cui il quadro andrò distrutto durante il terremoto dell'Irpinia, è infondata perché si tratta semplicemente della trama di un romanzo (di Peter Watson).

Per saperne comunque di più sul quadro LEGGI QUI.


"The Art Market: Silent night for Christie’s", di Georgina Adam

Sul processo Wildenstein e il Suonatore di liuto

French authorities have spent five years investigating a case of alleged tax fraud against art dealer Guy Wildenstein. The trial opened this week only to be stopped three days later. Wildenstein, and other family members, were accused of bilking the French taxman to the tune of hundreds of millions of euros, by underdeclaring the stupendous value of his late father’s estate. All the defendants deny wrongdoing. However the tribunal’s president halted the trial because it involved both criminal and civil charges, and has sent the case to a higher court to rule on its constitutionality.
So don’t hold your breath — the case is unlikely to come back before the tribunal for many months.
Much of the Wildenstein’s massive fortune comes from art dealing over four generations, as well as the family holdings of art, according to US investigators, and could be worth $1bn.
But an article published in 1999 in Lute News, the newsletter of the Lute Society, which went largely unnoticed, questioned the attribution of one potentially highly valuable work belonging to the Wildensteins — Caravaggio’s “The Lute Player” (1596).
Reported to be worth some £69m, it is (supposedly) one of three versions, and had been on loan to the Metropolitan Museum of Art in New York until 2013, when it was taken back by the family. However, in the opinion of lute-maker David Van Edwards, a wealth of details in the painting including the number of pegs on the lute and its bridge mean that the work could not be from the 16th century and therefore, he concludes, is inauthentic.
Art dealer Clovis Whitfield concurs: “I know how obsessive Caravaggio was in his observation of detail, and so this picture is disqualified in a comparison with any of the originals.”
The Wildenstein lawyer declined to comment [...]

Leggi l'articolo integrale su Financial Times

È presente nella Biblioteca on line un recente articolo di David Van Edwards

"Caravaggio. La Natività di Palermo: un quadro del 1600 o 1609?", di Michele Cuppone


Un Dossier per la prima volta esamina tutti gli aspetti legati alla realizzazione della Natività con i santi Lorenzo e Francesco, trafugata dall'oratorio di San Lorenzo a Palermo, attestandone la datazione al 1600.





Accedi al Dossier su www.News-Art.it 

La recente collocazione sull'altare dell'Oratorio di San Lorenzo a Palermo di una riproduzione hi-tech della Natività con i santi Lorenzo e Francesco di Caravaggio, rubata nel 1969, ha permesso di recuperare in qualche modo la straordinaria unità del contesto artistico, storico, architettonico e religioso.
Se solo poche voci isolate avanzano perplessità sulla legittimità dell'operazione – il precedente vuoto faceva comunque riflettere su quanto resta ancora da fare in termini di tutela del patrimonio culturale –, la stampa nazionale e internazionale plaude all'unisono all'evento (analogamente a quanto fatto in occasione dell'inverosimile ritrovamento dei resti mortali di Merisi), riportando altresì pedissequamente l'informazione, attinta da comunicato stampa, che il quadro originale si trovava in Oratorio sin dal 1609, supposto anno di realizzazione in un soggiorno di Caravaggio in città mai documentato.
Eppure almeno dal 2011 si sono succedute diverse e in parte indipendenti scoperte che portano ad affermare che la Natività fu dipinta in realtà a Roma, nel 1600, e da lì spedita in Sicilia.

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