"Caravaggio e i suoi": importanti novità dalle Giornate di Studi di Monte Santa Maria Tiberina

Le due giornate di studi ospitate l'8 e 9 ottobre nello splendido scenario del Palazzo del cardinale Francesco Maria Bourbon del Monte segnano un notevole avanzamento nella conoscenza del fenomeno del caravaggismo


Un convegno di studi di estrema importanza, per la ricchezza degli interventi e per le novità di gran rilievo inerenti i temi caravaggeschi, quello che ha avuto luogo in Monte Santa Maria Tiberina, nello splendido scenario del Palazzo del cardinale Francesco Maria Bourbon del Monte, sabato 8 e domenica 9 ottobre. Rimarcabile anche dal punto di vista organizzativo, grazie alla volontà e alla fattiva collaborazione delle autorità istituzionali, in primo luogo Letizia Michelini, Sindaco del Comune, e Sergio Consigli, inappuntabile segretario del convegno, l’iniziativa, curata con la massima attenzione dal dottor Paolo Nucci Pagliaro e dal professor Pierluigi Carofano, ha segnato la ripresa in grande stile dei lavori della Libera Accademia di Studi Caravaggeschi, presieduta dal dottor Nucci Pagliaro, che in pratica aveva cessato le attività a seguito delle prematura scomparsa di Maurizio Marini che ne era stato l’animatore. 
Nella convinzione di fare un effettivo servizio di informazione per i tanti studiosi impegnati sulle tematiche caravaggesche, riproduciamo, in una sintesi ove meno ove più elaborata, gli interventi che si sono succeduti nel corso delle due giornate di lavori e che hanno visto contributi di assoluto rilievo con documentazioni inedite della massima importanza per la comprensione di aspetti sostanziali delle problematiche legate ad alcune importanti opere del genio lombardo oltre che alla sua vicenda esistenziale. 
Per quanto concerne le opere, importanti novità sono emerse dall’analisi del Suonatore di liuto del Metropolitan, del San Francesco in preghiera del Museo Ala Ponzone di Cremona, nonché della Giuditta e del San Giovanni Battista, collegati alla committenza Costa. Ma notevoli spunti hanno portato anche gli interventi relativi ai contesti in cui la vicenda umana e artistica del Merisi si svolse, prima a Milano e (forse?) Venezia, poi nella realtà romana, dove la sua prorompente personalità poté esprimersi rivoluzionando la storia dell’arte e dove ebbe luogo il fatale duello in cui, contrariamente a quanto da molti ritenuto, il Merisi non fu aggressore ma aggredito. Della massima importanza, poi, sia dal punto di vista filologico che storico-artistico, assumono le novità emerse riguardo a quegli artisti che dal genio del Merisi furono affascinati e influenzati, come Orazio Gentileschi, Giovanni Baglione e Rutilio Manetti
Da segnalare su tutto le novità presentate da Francesca Curti, che oltre ad aver reperito l'inventario comprendente dipinti a soggetto caravaggesco di Giacomo Cavalletti, pronipote del più noto Ermete, ha potuto documentare rapporti tra Mariano Valguarnera, nobile palermitano di cui erano già noti i forti rapporti di affari e amicizia con l'oratorio di San Lorenzo per cui fu dipinta la Natività di Merisi, con il mercante Alessandro Albani, come noto quest'ultimo a sua volta in rapporti con Fabio Nuti il quale aveva commissionato a Caravaggio quel quadro e di cui pure sono documentati rapporti con l'ambiente dell'oratorio palermitano. Albani inoltre saldò il dipinto, in assenza di Nuti, in casa del cardinal Del Monte.
Insomma, una iniziativa che a nostro parere segna un punto fermo e un decisivo avanzamento nello studio del fenomeno del caravaggismo, svoltasi peraltro in un clima di collaborazione, garbatezza ed amicizia non sempre usuale purtroppo in simposi del genere e di cui va dato atto agli studiosi intervenuti, cioè Francesca Curti, Marco Ciampolini, don Sandro Corradini, Michele Cuppone, Riccardo Lattuada, Enrico Lucchese, Mario Marubbi, Emilio Negro, Michele Nicolaci. Da segnalare anche l’apporto dato alla discussione dagli interventi di un pubblico particolarmente attento, dov’erano presenti numerosi studiosi ed appassionati, come Roberta Lapucci, Nicosetta Roio, Luca Bortolotti, Massimo Pirondini, Ruggiero Ruggieri, Antonio Vignali ed altri.

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