Presentazione di "L’Arte di vivere l’Arte. Scritti in onore di Claudio Strinati", a Roma il 27 settembre



Giovedì 27 settembre 2018 alle ore 17:00 presso Palazzo Carpegna, sede dell’Accademia Nazionale di San Luca, in occasione del 70esimo compleanno del prof. Claudio Strinati, sarà presentato il volume L’Arte di vivere l’Arte. Scritti in onore di Claudio Strinati, a cura di Pietro Di Loreto (Etgraphiae editore). Dopo i saluti istituzionali di Gianni Dessì, Presidente dell’Accademia Nazionale di San Luca, introdotti e coordinati da Francesco Moschini, Segretario Generale della stessa, interverranno Francesca Cappelletti, Francesco Buranelli e Riccardo Lattuada. Parteciperà Mina Gregori. Saranno presenti il Curatore e l’Editore. 

Il volume contiene alcuni saggi su temi caravaggeschi, a firma di Maria Grazia Bernardini (L'iconografia rivoluzionaria delle Sette Opere di Misericordia), Giacomo Berra (E il Caravaggio disse che «tanta manifattura gl'era à fare un quadro buono di fiori, come di figure»), Anna Coliva (Ottavio Leoni? Giuditta con la testa di Oloferne - Roma, Collezione Lemme), Alberto Cottino (Un caso interessante: il cosiddetto "Maestro delle mele rosa" tra caravaggismo e vasi a grottesche), Michele Cuppone («tre salti» sulle orme di Caravaggio intorno a Palazzo Madama), Dinko Fabris (Il liutista di Ribera: un caso precoce di caravaggismo), Helen Langdon (Caravaggio's Cardsharps and Gypsies Travel to Britain), Riccardo Lattuada (Un Archimede inedito del giovane Mattia Preti), Emilio Negro (Caravaggio e il giovane, che sonava il Lauto Wildenstein: un un rivoluzionario "manifesto" pittorico per il partito musicale petrarchesco?), Gianni Papi (Due dipinti di Juan Batuista Maino), Nicosetta Roio (Caravaggio, il problema del "Maestro della natura morta di Hartford" e il possibile ruolo dei siciliani Mario Minniti e Pietro d'Asaro), Keith Sciberras (Caravaggio ispirato. Il ruolo dei Lorena e l'Annunciazione di Nancy nella Malta del 1608: un capolavoro tra politica e religione).

Di seguito, l'elenco completo degli autori:
Cristina Acidini, Stefan Albl, Maria Giulia Aurigemma, Francesca Baldassari, Costanza Barbieri, Maria Grazia Bernardini, Giacomo Berra, Giuseppe Bertini, Arnauld Brejon de Lavergnée, Beatrice Buscaroli, Franco Cardini, Pierluigi Carofano, Sonia Cavicchioli, Maria Cristina Chiusa, Marco Ciampolini, Anna Coliva, Alberto Cottino, Michele Cuppone, Silvia Danesi Squarzina, Michele Di Sivo, Andrea Emiliani, Dinko Fabris, Marcello Fagiolo, Antonio Forcellino, Maria Barbara Guerrieri Borsoi, Helen Langdon, Riccardo Lattuada, Fabrizio Lemme, Anna Lo Bianco, Stéphane Loire, Stefania Macioce, Paola Mainetti, Valter Mainetti, Valerio Massimo Manfredi, Paola Mangia, Mario Marubbi, Giovanni Morello, Antonio Natali, Emilio Negro, Paolo Nucci Pagliaro, Franco Paliaga, Gianni Papi, Stefania Pasti, Alberto Mario Pavone, Francesco Petrucci, Massimo Pirondini, Rita Randolfi, Nicosetta Roio, Giancarlo Rostirolla, Keith Sciberras, Emanuela Settimi, Gianni Venturi, Rossella Vodret, Alessandro Zuccari.
«Un volume di studi honoris causa è sempre un doveroso omaggio a chi con la sua attività e con la sua personalità ha lasciato un segno profondo nel campo delle culture e della scienza. A maggior ragione quando la persona è tuttora in grado di recitare un ruolo di protagonista primario nei settori di sua pertinenza. Ecco perché dedicare un volume di studi a Claudio Strinati, ricorrendo il suo settantesimo compleanno, ci è sembrato un passo obbligato, considerando quanto questo studioso/amico ha dato e continua a dare alla cultura italiana, sia avendo ricoperto cariche istituzionali di assoluto rilievo, sia attraverso i suoi studi che continuano a svilupparsi in modo sempre originale ed approfondito. Il lungo e qualificatissimo elenco dei partecipanti, italiani e non (e non soltanto storici dell’arte), ma soprattutto il favore e l’entusiasmo espresso da tutti loro nell’aderire a questa impresa, è sicura testimonianza dell’ampiezza dei gradimenti ottenuti da Claudio in anni ed anni di impegno, oltre che della varietà e qualità di quanto ha praticato. Siamo convinti che grazie a questo ampio e straordinario ventaglio di partecipanti è stato realizzato un lavoro che si attesterà tra quelli di maggior rilievo nel campo degli studi honoris causa»

link: