L’invenzione del Nero: a colloquio con Laura De Luca (intervista raccolta da Michele Cuppone per Caravaggio400)

Unico spettacolo inserito nel variegato programma di iniziative previste dall’autorevole Comitato Nazionale per il IV Centenario della morte del Caravaggio, “L’inventore del Nero” è un’intervista impossibile tra una giornalista di oggi e il celebre pittore, con contaminazioni coreografiche e musicali. L’artista è così colto nella sua dimensione umana, nel suo carattere scontroso facilmente istigato da domande anche provocatorie – comunque in un tono e un ritmo vivaci – che permettono di contestualizzare ai giorni nostri il valore e la portata della sua rivoluzione: l’invenzione del nero, appunto, elemento così forte e imprescindibile nella sua vicenda artistico-esistenziale, tale che nello spettacolo si è arrivati a personificarlo.

E Caravaggio, in un moderno teatro romano, si trova a suo agio. Del resto è nell’immaginario collettivo la forte teatralità delle sue composizioni, dove oltre alle fonti di luce “artificiali” che anticipano di secoli i riflettori del palcoscenico, sono presenti degli sfondi ben calcolati a mo’ di quinta scenica: drappi calati dall’alto, pesanti architetture, più raramente ambientazioni naturalistiche. E poi gesti plateali e moti d’espressione colti nell’acme dell’azione. Per non parlare degli specchi, da lui riprodotti nei quadri ma anche sfruttati tecnicamente in fase di realizzazione, e il cui utilizzo nella storia del teatro è antichissimo e si perde nella notte dei tempi. Non a caso, il logo scelto per l’evento è proprio l’immagine riflessa del bel Narciso della Barberini.

Ne parliamo con “l’inventrice” Laura De Luca, in un’intervista – stavolta! – possibile:  LEGGI TUTTA L'INTERVISTA SU CARAVAGGIO400