Il carattere festivo dell’arte, che la Fondazione Morra, in tutte le sue proposte e attività, ha sempre cercato di mantenere vivo, sarà celebrato attraverso un ricco programma di iniziative ed eventi legati alla presentazione del nuovo Manifesto artistico-filosofico DIASTEMA. Per un’arte festiva di Romano Gasparotti.
La serata inizierà alle ore 19.00 con la prima assoluta dell’evento di musica, parola e danza DI UN PENSARE IN OPERA. Caravaggio, Nitsch, Hendrix forse…su musiche di Andrea Rossi Andrea, eseguite dal vivo, testi di Romano Gasparotti e coreografie di Valentina Moar da lei stessa interpretate.
Seguirà la presentazione del nuovo MANIFESTO artistico da parte del suo autore, che ne discuterà assieme a Giuseppe Morra, presidente della Fondazione e direttore del Museo H.Nitsch e Maurizio Zanardi, filosofo e co-fondatore della Casa editrice Cronopio.
Infine la serata si concluderà con l’azione poetica di Francesco Correggia (artista visivo, performer e docente presso l’Accademia di Belle Arti di Brera di Milano) dal titolo “L'ombra di Hegel contro l'immutabile Hegel”.
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Il nuovo Manifesto
Diastema parte dall’assunto che l’artisticità di un’opera non si esaurisce affatto nelle datità osservabili in cui l’azione poietica semplicemente va a terminare, ma si custodisce e si ri-vela in ciò che non è fenomenicamente osservabile, di modo che non vi è nessuna differenza tra arti destinate alla produzione di oggetti e arti che si esauriscono nell’azione. Il carattere musical-performativo, infatti, riguarda, sia pure in diversi modi, tutta l’arte quale manifestazione di un’azione drammatica di pensiero in opera. La stessa filosofia - una volta sottratta alle aule accademiche, che non sono affatto la sede “naturale” né originaria del pensare – può tornare ad essere arte delle Muse (come Platone l’aveva definita), mentre l’arte, a sua volta, viene a configurarsi come danza del pensiero, che si manifesta all’insegna dell’ indisciplina(nell’accezione che ne diede ....
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