Caravaggio sbarca in Brasile: uno straordinario entusiasmo (da L'EcodiBergamo.it)


Straordinario entusiasmo in tutto il Brasile per la prima mostra di grande rilevanza su Caravaggio arrivata in Sudamerica, con copertine delle maggiori riviste brasiliane, grandi servizi su tutti i mass media e con code all'ingresso dell'esposizione nella metropoli della Fiat, Belo Horizonte, che la accoglie per prima nella cornice del Momento Italia-Brasile 2011-2012 (Mib) della Farnesina. Fino al 15 luglio la rassegna «Caravaggio e i suoi seguaci», con sei tele originali di Michelangelo Merisi (1571-1610) e 14 dei suoi emuli italiani, olandesi e francesi, resterà alla Casa Fiat di Cultura proveniente da grandi musei italiani quali gli Uffizi di Firenze e le gallerie Borghese e Palazzo Barberini, a Roma, e da collezionisti privati. Per la prima volta esce dall'Italia la «Medusa Murtola», proveniente dalla collezione di Ermanno Zoffili, riconosciuta solo l'anno scorso come opera sicura di Caravaggio ed antecedente alla famosa Medusa degli Uffizi. Dopo Belo Horizonte, la mostra sarà fino al 30 settembre nel prestigioso Masp ..... CONTINUA A LEGGERE SU "L'ECO DI BERGAMO"

Napoli, 11 e 12 maggio 2012: "LA CONVERSIONE DI UN CAVALLO" - 21 tableaux vivants dalle opere di Michelangelo Merisi da Caravaggio

Venerdì 11 e sabato 12 maggio, dalle ore 19.30 alle ore 21.30, a Napoli, presso ISIArtiAssociate (Vico del vasto a Chiaia 47) torna in scena in una nuova versione lo spettacolo "LA CONVERSIONE DI UN CAVALLO: 21 tableaux vivants dalle opere di Michelangelo Merisi da Caravaggio" di Ludovica Rambelli.

ISI Arti Associate - Napoli - Vico del vasto a chiaia 47 - www.isiartiassociate.com
Ingresso con consumazione di 5 euro. Info: 081 6586381 / info@isiartiassociate.com

Costruito con la tecnica dei "tableaux vivants" La Conversione di un Cavallo è un lavoro di estrema semplicità e insieme di grande impatto emotivo: sotto gli occhi degli spettatori si compongono 21 tele di Caravaggio realizzate con i corpi degli attori e l'ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate. Un solo taglio di luce illumina la scena come riquadrata in una immaginaria cornice, i cambi sono tutti a vista, ritmicamente scanditi dalle musiche di Mozart, Bach, Vivaldi, Sibelius. (concept e regia: Ludovica Rambelli - aiuto regia: Dora De Maio - in scena: Alba Fagnano, Andrea Fersula, Serena Ferone, Laura Lisanti, Susy Musella, Paolo Salvatore)

Questo lavoro nasce nel 2006, con quello che era allora il nucleo artistico di malatheatre, per un progetto didattico della II Facoltà di Architettura Federico II di Aversa: dopo il primo esito fu chiara la sua forza scenica, e da allora ha visto molte e diverse forme. Con malatheatre  è stato ospite del Museo di Capodimonte in più di un occasione, del Maggio dei Monumenti per le edizioni del 2008 e del 2009, ed in giro per l’Italia in musei, gallerie, piazze, sacrati conservando sempre la sua suggestione, e la sua magia per un pubblico tanto più attento e complice, quando non avvertito della epifania di un lavoro semplice, rigoroso, artigianale. Di questa versione dello spettacolo, interpretato da una diversa compagnia da quella odierna, è stato anche girato nel 2008 un video per la regia di Massimo D'Alessandro.
 

Il favoloso mondo di Tomoko: anche Caravaggio nella sua personalissima storia dell'arte e consumismo



Bacchino Malato

Cena in Emmaus

Narciso

Giuditta e Oloferne

Sulle orme del Giappone più visionario e contemporaneo, il 18 maggio apre la mostra Kawaizzazzioni di Tomoko Nagao e si inaugura così la trilogia tutta dedicata al micropop alla MO.OM Art Gallery di Milano. Sulle tracce delle stravolgenti impronte lasciate da Takashi Murakami , a colpi di cosmo pop, infomania otaku e erotismo fumettistico, linfa vitale dell’affascinante e ricca corrente della superflatness, Tomoko Nagao si reimpossessa delle mass icons, le riutilizza come “display del suo immaginario”, e ce le serve trasformate, rivitalizzate in alter logo.
Globalizzazione e consumi visti con un occhio altro , l’occhio Kawaii che tutto plasma e tutto ironizza, anche i mostri sacri come “la formazione della Vergine” o “la Nascita di Venere” di Botticelli o ancora “las Meninas” di Velazquez e ce li serve su un piatto tech e interattivo, a base di Ipad , PSP Play Station, Youtube, con contorno abbondante di prodotti mass-known come i Baci Perugina, Zara, Hello Kitty, la Smart, Coca-Cola e Nutella. Mano Kawaii di Tomoko Nagao che audace teletrasporta i grandi classici, immortali ... CONTINUA A LEGGERE SU ARTSBLOG.IT oppure visualizza la Galleria di immagini su Repubblica.it

18-20 maggio: "Le sette opere di misericordia" - Chiesa di San Francesco delle Monache (Napoli)

20 e 26 maggio: Lettura scenica “Le Sette Opere di Caravaggio assassino” al Pio Monte della Misericordia (Napoli)

NAPOLI, MAGGIO DEI MONUMENTI 2012, PIO MONTE DELLA MISERICORDIA
APERTURA STRAORDINARIA MESE DI MAGGIO.
Ogni VENERDI’ e SABATO dalle 9.00 alle 17.30 - ultimo ingresso ore 1700

Lettura scenica “Le Sette Opere di Caravaggio assassino”:
Domenica 20 maggio ore 11.30 e sabato 26 maggio ore 11.30
Elegante dialogo tra Caravaggio e il suo amico pittore napoletano Battistello Caracciolo affascinato dalla grande rivoluzione della luce e dalla fedeltà al reale presenti nei quadri dell’artista lombardo. Intorno agli attori si muovono dei mimi che come in un ‘quadro vivente’ rappresentano i dodici personaggi caravaggeschi presenti nella tela. La scena si svolge davanti all’altare maggiore essendo il dipinto de Le Sette Opere della Misericordia il fondo e il punto di partenza dei ragionamenti di Caravaggio nel momento più intenso della sua vita, quando a Napoli è ricercato come assassino e al tempo stesso è considerato il massimo dei pittori viventi.
Testo di Vincenzo De Luca - Riduzione teatrale di Claudio Di Palma - Con Claudio Di Palma, Elena Cipollaro, Andrea de Goyzueta, Corpo di ballo diretto da Francesco Imperatore.
Contributo di € 10,00 a persona a favore delle opere benefiche del Pio Monte della Misericordia

Inoltre un ricco programma di visite guidate che può essere consultato al seguente link: http://www.piomontedellamisericordia.it/

Il Caravaggio desaparecido. Mangiato dai topi. O dai porci? La versione del Procuratore Antimafia Pietro Grasso

Lo riporta dalle pagine di EosArte il giornalista, pittore e antiquario Pierluigi Massimo Puglisi: domandando al Procuratore Capo Antimafia Pietro Grasso che fine ha fatto la Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi, olio su tela del 1609 del Caravaggio, trafugato dall'oratorio di San Lorenzo di Palermo nel 1969 e mai recuperato, la risposta è stata una doccia fredda: «Ci vorrebbe tempo perché è una lunga storia, ma riteniamo che il quadro sia finito nelle mani di ignoranti che l’hanno nascosto in una porcilaia, dove i porci poi se lo sono mangiato».
La notizia era stata rivelata anche dal pentito Gaspare Spatuzza, alla fine del 2009, ma non era stata contemplata come fonte attendibile. Ora, che invece è direttamente Grasso a rivelare la storia, anche "presumendo" un po', il messaggio è più chiaro: è inutile sperare che il dipinto salti fuori da una collezione o da un caveau di qualche "illuminato" boss, perché non sarà così. Duecento milioni di euro è la stima per un dipinto del genere secondo Puglisi, per un capolavoro andato perso per sempre, sul quale negli anni tutti si sono interessati alla storia della scomparsa, con la flebile speranza di rintracciarlo: «Grasso, meglio di ..... CONTINUA A LEGGERE SU EXIBART.COM

Caravaggio: in mostra a Roma 'La resurrezione' restaurata (di Nicoletta Castagni da Ansa.it)

Dal 16 giugno. Uno dei dipinti piu' importanti nell'ultimo periodo della vita.

ROMA - E' uno dei dipinti più importanti eseguiti da Caravaggio in terra di Sicilia nell'ultimo periodo della sua vita, dopo la precipitosa fuga da Malta. Ora 'La resurrezione di Lazzaro' (1609), alla fine di un complesso restauro compiuto dagli esperti dell'Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, sarà esposto per la prima volta a Roma dal 16 giugno al Museo di Palazzo Braschi. Della tela del Museo Regionale di Messina tornano particolari scomparsi, come l'autoritratto del Merisi, e le originarie cromie.

Opera imponente (3,80 metri per 2,85), il dipinto è da circa sei mesi nella capitale, nelle mani dei restauratori dell'Iscr che, prima di avviare l'intervento, hanno condotto a Messina alcuni saggi di pulitura. Grazie a leggeri solventi, molto volatili, sono subito riemersi particolari fondamentali per restituire una nuova leggibilità al capolavoro del Merisi. Tra questi, il profilo del Cristo, le braccia spalancate di Lazzaro frementi di vita dopo il rigore della morte, l'autoritratto di Caravaggio confuso tra la piccola folla che assiste al miracolo. Del resto, il grande problema della tela è sempre stato costituito dall'ingiallimento delle vernici usate soprattutto nelle ridipinture settecentesche e che avevano talmente compromesso il capolavoro da renderne incerta l'autografia. Invece, spiega la direttrice dell'Iscr Gisella Capponi, la grande pala, commissionata al genio lombardo dal ricco mercante genovese Giovan Battista Lazzari per la chiesa dei Padri Crociferi, è uno dei pochi dipinti la cui attribuzione sia ampiamente documentata dalle antiche fonti messinesi. Realizzata tra il 1608 e il 1609, appena l'artista arrivò a Messina da Siracusa, l'opera presenta le caratteristiche ...... CONTINUA A LEGGERE SU ANSA.IT