L'ambigua ombra di Caravaggio in Emilia (recensione di Pietro Di Loreto)

Caravaggio e i caravaggeschi in Emilia è l’ultimo libro, in ordine di tempo, in cui compare il nome del genio lombardo, il quale però, in questo volume firmato da Emilio Negro e Nicosetta Roio per i tipi della Artioli Editore, non veste il ruolo di assoluto protagonista bensì sostanzialmente quello di co-ispiratore di un percorso artistico. Con la sua rivoluzionaria esperienza Caravaggio segnò inevitabilmente anche le sorti di un ambiente nel quale, come si chiarisce nell'Introduzione, le novità della sua pittura “non erano certo tra le più apprezzate e comprese” considerato il ‘dominio’ esercitato dai tre Carracci, Annibale, Agostino e Ludovico.

1 (1)[...] A cominciare, viene da dire, dalla proposta di un’aggiunta al catalogo delle opere del Merisi, vale a dire un inedito San Giacomo Minore, la cui scoperta in realtà si deve alla passione per Caravaggio dell’antiquario torinese Salvatore Canato, salito alla ribalta delle cronache qualche anno fa per aver subito il furto di un dipinto attribuito a Francisco Goya. Il San Giacomo minore - un olio su tela di cm. 88 x 65,5 -  è stato sottoposto una decina di anni fa ad un restauro che ha evidenziato un modus operandi compatibile con la tecnica compositiva del Merisi, come dimostrano anche le numerose analisi scientifiche effettuate; fu studiato a fondo a suo tempo dal compianto Maurizio Marini, tra i massimi conoscitori della vita e delle opere dell’artista milanese, al cui testo Negro e Roio fanno riferimento aggiungendo per parte loro importanti approfondimenti relativi ai legami soprattutto con la ritrattistica tizianesca che avrebbe ispirato in particolare al Merisi, nel nostro caso, la fisionomica del santo ...


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Verona, Expo 2015: la città tra "Arte e vino" a colpi di Picasso, Caravaggio, Goya e Tintoretto


In occasione di Expo 2015, dedicato al tema “Nutrire il Pianeta, energia per la Vita”, Verona ospiterà uno degli eventi culturali più significativi organizzati fuori Milano: la mostra-evento “Arte e Vino”. L’esposizione si terrà in Gran Guardia da aprile ad agosto 2015 [4 aprile - 2 agosto, ndr]. Il percorso espositivo, suddiviso in sezioni tematiche in relazione tra loro, condurrà dunque dal tema del mito, dove spicca l’ambivalente figura di Bacco dio dell’ebbrezza e della follia [...]
La mostra sarà curata da Annalisa Scarpa e Nicola Spinosa e sarà divisa nelle cinque sezioni. Grandi, e di richiamo, i nomi che troveranno spazio in Gran Guardia. Alcune opere arriveranno dal museo Ermitage di San Pietroburgo, visitabili per la prima volta in Italia: Caravaggio, Rubens, Tintoretto, Tiziano, Francisco Goya, Umberto Boccioni, Fortunato Depero, Renato Guttuso, Picasso, Magritte, Degas, Manet, e ancora Giovanni Bellini, Arcimboldo, Sebastiano Ricci, Guido Reni, Annibale Carracci, Lucas Cranach, Poussin ...

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A Ravenna una mostra dedicata al "paradosso di Caravaggio"

Da lunedì 17 dicembre il Liceo scientifico di Ravenna ospiterà l'esposizione Ex Umbris in veritatem. Il paradosso di Caravaggio. La mostra didattica, a cura di Marco Bona Castellotti, riportata su panelli di alluminio, intende delineare un percorso sintetico dell'opera del sommo pittore. Sono esposte le immagini di alcuni dei dipinti più significativi, distribuiti nel periodo compreso tra gli esordi romani e gli ultimi giorni napoletani, dal 1592 circa al 1610. Il titolo è significativo dell'evoluzione del pensiero e della tecnica del grande pittore lombardo, proteso in una ricerca della realtà che si accompagna, idealmente, a una sempre più profonda e drammatica ricerca della verità ultima delle cose ...

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È mancato oggi a Napoli Vincenzo Pacelli

Fu autorevole studioso di Caravaggio e della pittura napoletana del Seicento


Stamani a Napoli è venuto a mancare improvvisamente Vincenzo Pacelli, Professore Emerito dell’Università Federico II di Napoli,  grande studioso di Michelangelo Merisi da Caravaggio e della pittura napoletana del Seicento.

Nato a San Salvatore Telesino nel 1939, Pacelli fu allievo di Valerio Mariani e Ferdinando Bologna. Ha insegnato Storia dell’Arte Moderna all’Università Orientale e alla Federico II di Napoli. Autore di numerosi saggi e monografie sull’arte meridionale, sull’iconografia e la storia sociale dell’arte, ha dedicato gran parte delle sue ricerche allo studio della vita e dell’opera di Michelangelo da Caravaggio, approfondendone in special modo la produzione matura e il soggiorno meridionale, tra Napoli, Malta e la Sicilia ...

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Il “Sacrificio di Isacco” di Caravaggio di Antonia Cecilia Fernández de Heredia (di Renato Di Tomasi)

Ritrovato un inventario spagnolo di metà Seicento con un dipinto di Caravaggio molto dibattuto e quadri di altri importanti pittori italiani tra ‘500 e ‘600

2012-07-26 14_31_03

Il ritrovamento dell’inventario di Antonia Cecilia Fernández de Heredia ha svelato che il documento inventariale della sua collezione di dipinti non è stato compilato nel 1702, in occasione del suo matrimonio con il marchese Josè de Fuenbuena, come sino a oggi hanno creduto tutti gli studiosi. La nobildonna spagnola apparteneva alla potentissima famiglia dei Fernández de Heredia, che nei secoli aveva governato la regione aragonese e detenuto vari titoli nobiliari: viceré di Sardegna, conti, marchesi e baroni in terra propria. Tra gli antenati illustri, per linea diretta da parte della nonna materna, la famiglia contava un cardinale molto famoso, Francisco Jiménez de Cisneros, il cui ritratto è presente nell’inventario.

Dallo studio dell’atto matrimoniale, a cui era allegato l’inventario, è stato possibile appurare che i due documenti furono redatti a distanza di almeno cinquant’anni. Pertanto, di fatto la raccolta inventariale può essere spostata indietro alla metà del Seicento, riconoscendo maggior valore alle attribuzioni dei dipinti ivi contenuti e coevi all’inventario stesso.
Le notizie sull’inventario spagnolo della blasonata famiglia escono dall’oblio solo per il fatto che nell’inventario era presente un dipinto di Michelangelo Merisi da Caravaggio, così descritto: “Un cuadro de Abraham Sacrificio e Jsac de Michael Angelo Caravacho, 200 l. [libre iachesi]” ...

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