Subito evidente il taglio originale nel formato snello ma
denso di contenuti, e in un'agile lettura anche per l'assenza di note, che
d’altro canto non dà conto dei vasti e lunghi studi di base (comunque poi richiamati
in bibliografia). Presente peraltro un contributo inatteso su abiti e
tessuti nei quadri, osservati nelle loro molteplici valenze.
Il cuore del lavoro è costituito
dalle schede, che in una pagina
ciascuna condensano esemplarmente, distenebrando (per usare un termine qui
ricorrente e caratterizzante), vicende
storiche, disamine tecnico-stilistiche, letture iconografiche e simboliche.
Ognuna si allaccia alla precedente anche per rimarcarne la successione
cronologica, con passaggi narrativi consoni allo Scaletti scrittore, ma che mai
assumono toni e derive tipici delle biografie romanzate. E i quadri sono sempre,
anche in via ipotetica, legati alla vicenda umana. L’autore si vorrebbe
considerare ancora un restrizionista (e a ragione) con 76 capolavori selezionati, non senza strizzare l’occhio ..... CONTINUA A LEGGERE LA RECENSIONE SU CARAVAGGIO400.ORG