Per gentile concessione dell'editore, pubblichiamo l'introduzione del nuovo libro di Vittorio Sgarbi Il punto di vista del cavallo. Caravaggio (Bompiani, pagg. 160, euro 12). Il saggio, ricchissimo di immagini, è una riflessione sulla contemporaneità di un artista universale come Caravaggio.
Perché Caravaggio è così grande? Perché si stenta a credere che le sue idee siano state concepite quattro secoli fa.
Tutto, nei suoi dipinti, dalla luce al taglio della composizione, fa pensare a un'arte che riconosciamo, a un calco di sensibilità ed esperienze che non sono quelle del Seicento ma quelle di ogni secolo in cui sia stato presente e centrale l'uomo; la si può chiamare pittura della realtà, e a questo deve la sua incessante attualità. Davanti a un quadro di Caravaggio è come se fossimo aggrediti dalla realtà, è come se la realtà ci venisse incontro e lui la riproducesse in maniera totalmente mimetica. Stabilendo per ciò stesso un formidabile anticipo, perché si può dire, in senso oggettivo, che Caravaggio sia l'inventore della fotografia ...
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