Il volume che da pochi giorni è in libreria per i tipi di una giovane quanto meritevole casa editrice, la etGraphiae di Giampiero Badiali ("Caravaggio tra originali e copie. Collezionismo e mercato dell'arte a Roma nel primo Seicento"), non è l'ennesimo pretenzioso libro sulla figura o sull'opera di Michelangelo Merisi, come tanti ce ne sono stati e certo ancora ce ne saranno, capaci ormai di generare perfino fastidio se non proprio “malumore” perché divenuti 'eccessivi', come nota Claudio Strinati nella sua breve ma attenta Prefazione. In realtà il libro è un utile repertorio, giovevole non solo a studiosi e addetti ai lavori, e le lodi che l’esimio studioso dedica al libro e all’autrice Barbara Savina non paiono di circostanza ...
Continua a leggere su News-Art