«Vi svelo il mio Caravaggio e le sue muse di strada» (intervista a Milo Manara)
Il primo volume dell’attesa graphic novel sarà presentato ad aprile a Napoli
[...] Le donne popolano, da sempre, il suo mondo. E spesso le ha “usate” come griglia interpretativa per leggere la storia e le storie. Da tempo sta lavorando a una graphic novel dedicata a Michelangelo Merisi. Anche in questo caso, a raccontare le contraddizioni di Caravaggio, saranno personaggi femminili.
Sì, ho scelto di affidare alle sue modelle la rielaborazione di una vita turbolenta e simbolicamente divisa in due, quella prima dell’omicidio di Ranuccio Tomassoni e quella dopo. E’ un lavoro complesso, ma ho finalmente finito il primo volume, che sarà presentato ad aprile in occasione del Napoli Comicon.
Il pittore e la modella non è solo il titolo di un suo viaggio nell’arte di qualche anno fa, ma, sembra di capire, un rapporto che la incuriosisce da sempre. Anna Bianchini, Fillide, la Fornarina. A quale di queste “muse” di Caravaggio si sente più vicino?
Anna Bianchini. E’ lei la protagonista del primo volume. Un personaggio così bello e commovente. Lei e Fillide arrivarono insieme a Roma, ma mentre la seconda aveva al fianco la madre, che la indirizzò a diventare concubina di alto rango, Anna, che era sola, finì con l’essere una prostituta di strada. Caravaggio scelse il suo volto ed il suo corpo per raffigurare la Madonna e tra loro si creò un rapporto fortissimo, perchè Anna vedeva in questo una sorta di redenzione, di assoluzione. Al punto che quando Merisi decise di servirsi di altre modelle, perchè nessuno comprava più tele che rappresentavano una prostituta, lei cadde nella disperazione, e promise a se stessa di cambiare vita. Ma era in balia di Ranuccio Tomassoni e non potè farlo. Fin quando non la ripescarono morta nel Tevere. Non si è mai capito se fu un suicidio, un omicidio o un incidente. Certo è che Caravaggio decise di dipingerla da morta, e da Madonna, con il ventre gonfio e le gambe scoperte. Una storia incredibile, tormentata, per certi versi visionaria ...
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