Oggi, domenica 5 marzo 2017, su Il Messaggero (sezione Cultura, a p. 20), Fabio Isman intervista il giovane ricercatore Riccardo Galdolfi, già noto negli studi caravaggeschi per aver pubblicato insieme a Michele Nicolaci i primi documenti della Negazione di Pietro del Metropolitan. Più recentemente, Gandolfi ha ritrovato il manoscritto inedito delle “Vite dei pittori” di Gaspare Celio, databile al 1614, contenente in tre pagine la biografia di Caravaggio, dunque la più antica fra quelle italiane (del 1603 è quella, più stringata, redatta da Karel van Mander), antecedente alla stessa biografia di Giulio Mancini. Molte le notizie di interesse e che non sempre corrispondono a quanto noto – lo studioso ne aveva già dato un’anticipazione durante la giornata di studio Sine ira et studio. Per la cronologia del giovane Caravaggio: estate 1592 - estate 1600. Opinioni a confronto, svoltasi l’1 marzo presso l’università Sapienza di Roma. Sembra ad esempio che fu Prospero Orsi, rotta la sua amicizia con il cavalier d’Arpino che aveva affrescato la volta della cappella Contarelli, a favorire l’ingresso di Caravaggio a Palazzo Madama presso il cardinal Del Monte, e a consigliare lo stesso porporato affinché favorisse l’affidamento della decorazione delle pareti della cappella a Caravaggio.
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