A Palazzo Thiene, fino al 5 febbraio, i capolavori della collezione toscana della Banca popolare di Vicenza
Lippi, Bronzino, Caravaggio. Capolavori dalla Collezione toscana della Banca Popolare di Vicenza. Quale strenna natalizia, dono per gli occhi e per lo spirito, l’edizione 2011 di «Capolavori che ritornano » presenta la Mostra «Lippi, Bronzino, Caravaggio, capolavori sacri e profani dalla Collezione Toscana della Banca Popolare di Vicenza», voluta dal presidente Gianni Zonin e curata da Fernando Rigon. Si tratta della preziosa raccolta della Cariprato ora incorporata nell’Istituto vicentino. I dipinti, normalmente esposti al pubblico nella Galleria del Palazzo degli Alberti di Prato, sono ospitati per la prima volta a Palazzo Thiene, sede storica della Banca. Al contempo sarà inviato a Prato l’intero nucleo d’opere di Jacopo Bassano e dei figli Francesco e Leandro, parte integrante della Pinacoteca di Palazzo Thiene. Le prime acquisizioni della Collezione toscana risalgono agli anni ’30 del secolo scorso e recentemente, data l’importanza culturale, 46 opere sono state sottoposte a vincolo ministeriale. La mostra inizia con un «fondo oro» di Puccio di Simone (notizie dal 1346 al 1360) formatosi nell’ambito di Bernardo Daddi seguace fiorentino di Giotto.
La tavoletta è probabilmente parte di un dittico o di un altarolo per devozione privata. Raffigura tre Sante con corona e palma del martirio di straordinaria grazia nella ieraticità dell’insieme. Incanta la Madonna col Bambino di Filippo Lippi (Firenze 1406-Spoleto 1469) una piccola tempera su tavola, opera giovanile databile 1436, dove è forte l’influsso di Masaccio di cui egli sarà ideale prosecutore. Raffinatissimo il cromatismo che unisce alla morbidità dei rosa l’avvolgente profondità dei blu. Dal Rinascimento di Lippi si passa al Manierismo di Agnolo di Cosimo Tori detto il Bronzino (Firenze 1503-1572... CONTINUA A LEGGERE SUL CORRIERE DEL VENETO