Dopo aver rivissuto il processo che vide Caravaggio nel 1603 accusato di calunnia, martedì 23 aprile la rassegna Il colore della spada
si chiuderà con il processo capitale che condannò a morte, nel 1606, il
più grande pittore del nostro barocco. Una sentenza che lo accompagnò
fino alla tragica morte a Porto Ercole nel 1610. Come per il precedente
appuntamento, sul palco della Sala Sinopoli si alterneranno le
testimonianze del critico d'arte Claudio Strinati e del giudice e
scrittore Giancarlo De Cataldo. Se la lettura dei passi originali del
processo - attraverso l'analisi del dibattimento - servirà proprio a
fare luce sulla situazione storica e politica di una Roma di inizio XVII
secolo in preda alla Controriforma (di quegli anni la tragica morte di
Beatrice Cenci e Giordano Bruno), nel corso della serata non mancherà
una ricostruzione attenta e filologica del clima e dell'ambiente
culturale dell'epoca. Ad arricchire il già ricco corredo di
testimonianze una ricca serie di documenti multimediali (diapositive,
filmati) e alcuni interventi di musica da camera barocca curati dal
maestro Tullio Visioli. Un format originale di alta divulgazione
destinato a fare luce, attraverso un'analisi attenta e accurata, su
alcuni tratti misteriosi e complessi del genio barocco per noi più
moderno e attuale.