Sono lontani gli anni a ridosso del triennio 2010-2012 quando, in occasione del IV Centenario della morte di Michelangelo Merisi, Roma in particolare è stata centro di numerose mostre caravaggesche. Eppure
il 2016 vede una notevole movimentazione di capolavori del maestro milanese in occasioni espositive nazionali (ma stavolta nessuna capitolina)
e internazionali.
Prosegue intanto, per concludersi il 10 aprile,
"Caravaggio e il suo tempo" presso il Castello di Miradolo a
San Secondo di Pinerolo, aperta il 21 novembre 2015. Presenti nel percorso espositivo la
Maddalena penitente della Galleria Doria Pamphilj, e due copie: il
San Francesco in meditazione da collezione privata maltese e il
San Francesco in estasi di Udine (fonte/riferimento principale:
Fondazione Cosso).
Si è aperta l'1 marzo la grande mostra
"Caravaggio and his time. Friends, rivals and enemies", a
Tokyo fino al 12 giugno. È la prima assoluta mondiale della recente
Maddalena in estasi di collezione privata olandese scoperta da Mina Gregori e resa nota nell'ottobre 2014, che nelle intenzioni della curatrice
Rossella Vodret sarà al centro di una giornata di studi romana in corso di preparazione. Tra i quadri di Merisi o a lui attribuiti in esposizione a Tokyo, anche la
Testa di Medusa versione
Murtola, il
Ritratto di Maffeo Barberini della collezione Corsini di Firenze, il
San Giovanni Battista che nutre l'agnello di collezione privata affiancato al
San Giovanni Battista della Corsini, il
Ragazzo morso da un ramarro della Fondazione Longhi,
I bari dei Musei Capitolini, il
Ragazzo con canestro di frutta della Galleria Borghese, il
Bacco degli Uffizi, il
Narciso Barberini, l'
Ecce Homo di Genova, la
Cena in Emmaus di Brera (fonte/riferimento principale:
Il Sole 24 Ore).
Il 12 marzo sarà la volta di
"Francesco nell’arte. Da Cimabue a Caravaggio", che resterà aperta fino al 30 giugno ad
Ascoli Piceno presso la Pinacoteca Civica, dove si potrà ammirare il
San Francesco in meditazione di Palazzo Barberini. Dal 10 aprile, proveniente dalla mostra al castello di Miradolo, l'esposizione si arricchirà della versione dello stesso quadro in collezione privata maltese, recentemente studiata e portata al Castello di Miradolo (fonte/riferimento principale:
blog Musei di Ascoli).
Terminerà a fine marzo il restauro in corso del
Francesco in orazione di Cremona, dopo di che sarà esposto a Novara e a Madrid (fonte/riferimento principale:
TG2).
La mostra di
Novara,
"Da Lorenzo Lotto a Caravaggio. La collezione e le ricerche di Roberto Longhi", si terrà presso il Complesso monumentale del Broletto dal 9 aprile al 24 luglio. Un'altra opera caravaggesca andrà a sostituire il
San Fancesco quando questa partirà a giugno per Madrid (fonte/riferimento principale:
La Stampa).
A
Madrid,
"Caravaggio and the Northern Painters" si svolgerà presso il Museo Thyssen-Bornemisza dal 21 giugno al 18 settembre e sarà occasione per vedere anche il
San Giovanni Battista di Kansas City,
I musici del Metropolitan, naturalmente la
Santa Caterina dello stesso museo madrileno e, verosimilmente, altre opere caravaggesche conservate in altre sedi della capitale spagnola, tra Prado e Palacio Real (fonte/riferimento principale:
Museo Thyssen).
Il
Ritratto di cavaliere di Malta sarà esposto, fresco di restauro, nell'ambito della mostra
"La Bellezza Ritrovata. Caravaggio, Rubens, Perugino, Lotto", dall'1 aprile al 17 luglio presso Gallerie d’Italia – Piazza Scala, sede museale e culturale di Intesa Sanpaolo a
Milano. L'iniziativa espositiva rappresenta la XVII edizione di Restituzioni, programma di restauri di opere appartenenti al patrimonio artistico pubblico curato e promosso dallo stesso istituto di credito (fonte/riferimento principale:
Estetika).
Da ridefinire il progetto di mostra
"Caravaggio Profano" inizialmente prevista a Palazzo Te a
Mantova per la primavera di quest'anno, che vedrà la partecipazione di
Milo Manara con alcune sue tavole (fonte/riferimento principale:
Artemagazine).
Cancellato invece il progetto di mostra delle
Sette opere di misericordia, inizialmente prevista a giugno a
Roma presso il Quirinale. Se né il pur lodevole progetto filantropico associato né il pretesto del Giubileo giustificavano di per sé la movimentazione di tale pala, esposta in più occasioni anche intercontinentali tra il 1938 e il 2004 come
questo blog ha ricordato per primo,
dispiacerebbe se si perdesse anche l'occasione di indagare il dipinto con le più innovative tecniche e mezzi offerti dalla diagnostica per immagini. Forse si potrebbe meglio verificare se, come è stato avanzato, le tracce sottostanti alla redazione finale appartengono al dipinto richiesto dal mercante
Niccolò Radolovich nel 1606 (fonte/riferimento principale:
Corriere del Mezzogiorno).
Infine il ministro dell'Interno,
Angelino Alfano, inaugurando recentemente una mostra dedicata al berniniano
Salvator Mundi, ha dichiarato di voler portare "il Caravaggio" ad
Agrigento. Non è dato sapere di quale opera (o, meno probabile, di opere) si tratti: diverse sono quelle di Merisi o a lui attribuite di proprietà del Fondo Edifici di Culto (FEC), la cui titolarità spetta appunto al Ministero degli Interni che, singolarmente, tra le sue prerogative si ritrova così anche a gestire un vasto patrimonio artistico. Potrebbe trattarsi del
San Francesco in meditazione di Palazzo Barberini pluriconcesso dal FEC, che comunque più volentieri rende disponibili le sue opere anche in occasioni espositive minori povere di contenuto scientifico (fonte/riferimento principale:
Repubblica).