Dal 7 novembre il Caravaggio «contestato» alla Pinacoteca

Esperti divisi sull’attribuzione dell’opera che arriva a Milano: sarà esposta, in una mostra curata da Spinosa a fianco alla Cena in Emmaus e della Giuditta e Oloferne


Il 12 aprile fu presentata in Francia una tela ritrovata in una soffitta di Tolosa di proprietà dell’antiquario Eric Turquin. Si tratta di una Giuditta e Oloferne attribuita a Caravaggio (1571-1610, nella foto) e valutata oltre 120 milioni. Di fronte all’attribuzione proposta, gli storici dell’arte si sono subito divisi. Per citare solo due nomi, Nicola Spinosa si è detto favorevole e Mina Gregori scettica. In quella occasione la Francia ha decretato il divieto di uscita della tela dal Paese, affidandola al Louvre «per uno studio approfondito che potrebbe durare anche 30 mesi». E invece, sorpresa, la tela uscirà dalla Francia per venire proprio a Milano, alla Pinacoteca di Brera il prossimo 7 novembre. Sarà esposta, in una mostra curata da Spinosa (ex direttore del Museo di Capodimonte) a fianco alla Cena in Emmaus e della Giuditta e Oloferne proveniente da Palazzo Zevallos di Banca Intesa (Napoli), opera assolutamente identica ma attribuita al fiammingo Finson come copia di quella «perduta» di Caravaggio.

Fonte: Il Corriere della Sera


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