Il 17 settembre, al Festival Pergolesi Spontini è andato in scena per la prima volta l'atto unico tratto dal libro di Andrea Camilleri, "Il colore del sole" dove l'autore racconta di aver avuto tra le mani in circostanze misteriose il diario di Caravaggio e da cui ha copiato alcune, preziose pagine ....
Riportiamo qui di seguito l'interessante recensione di Lucia Fava pubblicata sul Giornale della Musica:
"Appuntamento di richiamo del festival è stata poi la prima esecuzione assoluta dell’opera in un atto Il colore del sole, musica di Lucio Gregoretti su libretto liberamente tratto da un romanzo di Andrea Camilleri. Il plot è giustificato dalla proiezione prima dell’inizio di una video intervista di Ugo Gregoretti a Camilleri, dove lo scrittore crea la finzione letteraria che dà corpo all’opera: il ritrovamento di un diario sconosciuto di Caravaggio, dove con un rude linguaggio seicentesco l’artista di proprio pugno lascia memoria delle vicende dell’estate del 1607.
In fuga tra la Sicilia e Malta, inseguito dai sicari dei Cavalieri di Malta, a cui apparteneva, e dalle guardie papali per un delitto commesso anni prima e a causa del quale è stato condannato a morte, Caravaggio è anche perseguitato da mille ossessioni e affetto da una sorta di fotofobia che gli fa vedere il sole nero, e che gli è stata provocata dalla pozione di una prostituta sua amica. La fantasia di Camilleri spiega in questo modo la particolare luce, e la eccezionale presenza dell’ombra nei dipinti dell’artista.
La pièce di Gregoretti ha la forma del melologo, con il bravissimo Massimo Odierna che recita nelle vesti del protagonista dando voce al (falso) diario; gli altri personaggi non appaiono in scena ma soltanto......CONTINUA A LEGGERE LA RECENSIONE SU "IL GIORNALE DELLA MUSICA"