Giuseppe De Nardo & Giampiero Casertano, Uccidete Caravaggio! (Sergio Bonelli Editore, 2017). Copertina
Dal 29 settembre 1571, data di nascita di Michelangelo Merisi da Caravaggio, sono trascorsi 446 anni. Ma in questo mezzo secolo la fama del pittore non ha scemato, anzi.
E gli omaggi ai chiaroscuri della sua vita, oltre che della sua arte, continuano: anche col fumetto popolare della premiata scuderia Bonelli.
Già dieci anni prima della epocale e definitiva riabilitazione critica da parte di Roberto Longhi, Amedeo Nazzari interpretò al cinema Caravaggio, il pittore maledetto, film debitamente in bianco e nero diretto con una controversa magniloquenza da Goffredo Alessandrini (il regista dei “telefoni bianchi” che aveva firmato anche il famoso Luciano Serra, pilota e che fu marito di Anna Magnani). Si ricorda piuttosto con tutt’altro favore lo sceneggiato televisivo in tre puntate che la Rai dedicò al pittore lombardo nel 1967, e per la regia di Silverio Blasi, caratterizzata da drammatiche ombre profonde, e per l’intensa interpretazione da parte di un Gian Maria Volonté ancor giovane.
Rimanendo al cinema, neppure va dimenticato lo strambo e sensuale Caravaggio di Derek Jarman, del 1986, infarcito di curiosi anacronismi e particolarmente caro al pubblico omosessuale.
Sulla sessualità piuttosto libera, chiamiamola così, del pittore si concentra naturalmente anche Caravaggio, La tavolozza e la spada, il volume a fumetti realizzato nel 2015 da Milo Manara, che sta per farne uscire adesso un seguito. Manara, come prevedibile, insiste in modo speciale sulle nudità femminili delle prostitute romane che facevano occasionalmente anche da modelle; il che, detto sinceramente, distrae non poco dalla verità della vita del Merisi. Molto più onesto appare allora questo "Uccidete Caravaggio!", altra interpretazione a fumetti portata oggi in libreria dalla corazzata nazionale ..... CONTINUA A LEGGERE SUL SITO DI ARTRIBUNE