Caravaggio resterà sempre Caravaggio, anche se alle sue opere note non se ne aggiungeranno atre, ritrovate o ri attribuite ed il suo “catalogo” rimanesse quello che è ormai consolidato, e ci troveremmo sempre di fronte ad un “sommo pittore”, anche se si giungesse a sfoltirne il catalogo. Tuttavia la notizia di un “nuovo” Caravaggio da studiare e/o da ammirare, è sempre, amplificata o meno dai media, una notizia che non può lasciare indifferenti chi ama l’arte. Senza il clamore che ha caratterizzato questa estate la presunta “scoperta” di un Caravaggio inedito appartenente alla Compagnia di Gesù “Il martirio di San Lorenzo”, oggi, nel rarefatto ed asettico mondo bancario elvetico (alle 14.30 presso la BSI di Lugano), verrà battuto all’asta, aperta al pubblico, “Il ragazzo con una caraffa di rose”, un olio su tela (66 x 52.5 cm) attribuito a Michelangelo Merisi, e databile attorno al 1592-93, cioè nei primissimi anni romani del grande pittore lombardo. Prima della seconda guerra mondiale, l’opera era di proprietà del londinese Tancred Borenius. La tela, mai mostrata al pubblico, si trova nel caveau bancario da quando, acquistata nel 1995, divenne proprietà di un collezionista privato americano........ CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU STRILL.IT