Echi caravaggeschi in Puglia è il titolo della mostra che sarà ospitata a Lecce nella chiesa di San Francesco della Scarpa dal 6 dicembre 2010 al 27 febbraio 2011 e a Bitonto, nella Galleria Nazionale della Puglia dal 13 marzo al 15 maggio 2011. Organizzata in collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Puglia ed il Museo Provinciale «Sigismondo Castromediano» di Lecce, l'esposizione consentirà di fruire di circa 60 opere, tutti dipinti ad olio su tela, in cui sono rappresentate scene sacre, mitologiche, bibliche, nature morte e, infine ritratti, custoditi in chiese, musei diocesani, provinciali, civici e sedi vescovili dell’intera Puglia. Sono dieci i dipinti di proprietà privata che vengono esposti qui per la prima volta grazie alla squisita disponibilità dei collezionisti, mentre due opere importanti per la definizione del percorso provengono dalla Basilicata: si tratta del Sellitto di Aliano e della Natura morta della Collezione D'Errico di Palazzo San Gervasio. Sei opere, tra cui quelle di Orazio Gentileschi, Giovanni Baglione e Bernardino Mei, provengono dalla Galleria Nazionale della Puglia. Obiettivo della Mostra è dare conto della sensibilità alle novità della pittura caravaggesca in Puglia sin dal primo decennio del Seicento, come testimonia la precocissima commissione al Caravaggio stesso di un misterioso dipinto, da taluni identificato con la Madonna del Rosario del Kunsthistorisches Museum di Vienna, per una chiesa di Polignano a Mare da parte del suo feudatario Nicola Radulovich, prima commissione del Merisi appena giunto a Napoli. E, insieme, illustrare la diffusione delle istanze caravaggesche in periferia, inizialmente grazie soprattutto al pittore napoletano Paolo Finoglio, ampiamente rappresentato in mostra, operoso soprattutto nel Salento; al suo ritorno a Napoli, dopo aver incessantemente lavorato in Puglia fino agli anni trenta del XVII secolo, affluivano ormai nella regione opere di Filippo Vitale, Battistello Caracciolo e, successivamente, di Ribera, Pacecco De Rosa, Agostino Beltrano, Massimo Stanzione... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SUL SITO DEL MINISTERO DEI BENI CULTURALI