Sono tredici i saggi che compongono la silloge allestita da Alessandro Zuccari in onore di Caravaggio, e, come nell’album di ogni pop star che si rispetti, undici di essi pescano tra i successi del passato, ma ci sono anche due recentissimi e ghiotti inediti. Skira ha saggiamente accolto nella collana «Biblioteca d’Arte» i lavori sul Merisi pubblicati dallo studioso nell’arco di trent’anni, talvolta editi in sedi periferiche e scomode da rintracciare, un primo punto di merito per la scelta editoriale. Radunati qui tutti insieme, e letti in sequenza, inoltre, i saggi di Zuccari appaiono tutt’altro che un corpus disomogeneo e di cui si fatica a rintracciare il filo, consegnando invece un’immagine dell’artista singolarmente unitaria, benché sfaccettata e mutevole nel tempo.
Del costante avanzare degli studi (vorticoso quando si parla di Caravaggio) risulta del resto consapevole lo stesso autore che, in calce ai saggi meno recenti, appronta un utile «Aggiornamento bibliografico», a corredo del testo. Un’operazione intellettualmente molto onesta, che nulla toglie alla freschezza del testo originale, anzi ne mette in luce i caratteri pionieristici e gli elementi di novità. Un nucleo importante delle tematiche affrontate dallo studioso discende direttamente dalle approfondite ricerche sull’Oratorio romano, di cui Zuccari è certamente tra i maggiori conoscitori: la «Deposizione» di Caravaggio per la Cappella della Pietà alla Chiesa Nuova, sede degli Oratoriani; la pala di Siracusa e il tema della sepoltura ... CONTINUA A LEGGERE SUL "ILGIORNALEDELLARTE"
Del costante avanzare degli studi (vorticoso quando si parla di Caravaggio) risulta del resto consapevole lo stesso autore che, in calce ai saggi meno recenti, appronta un utile «Aggiornamento bibliografico», a corredo del testo. Un’operazione intellettualmente molto onesta, che nulla toglie alla freschezza del testo originale, anzi ne mette in luce i caratteri pionieristici e gli elementi di novità. Un nucleo importante delle tematiche affrontate dallo studioso discende direttamente dalle approfondite ricerche sull’Oratorio romano, di cui Zuccari è certamente tra i maggiori conoscitori: la «Deposizione» di Caravaggio per la Cappella della Pietà alla Chiesa Nuova, sede degli Oratoriani; la pala di Siracusa e il tema della sepoltura ... CONTINUA A LEGGERE SUL "ILGIORNALEDELLARTE"