Con Le parole di Caravaggio, Alvise Spadaro torna alle stampe estendendo il suo noto interesse per il periodo siciliano del pittore. In un volumetto scorrevole da potersi leggere d'un fiato è ripercorsa la vicenda caravaggesca attraverso la viva voce del milanese, o meglio tramite le testimonianze riportate in documenti, giudiziari e romani in gran parte, e fonti, per lo più siciliane.
La più ampia trattazione riguarda naturalmente i corposi atti del processo per la diffamazione ai danni di Baglione, preziosa occasione in cui un Michelangelo Merisi mai così ‘loquace’ manifesta la sue concezioni estetiche nel rapporto con gli artisti coevi. Ma Spadaro indugia pure sulla nota di Francesco Aprile - con taglio e intenzione diversi rispetto agli altri capitoli, e comprensibilmente - dovendo prendere le difese di una sua acquisizione molto poco riconosciuta, se non ignorata del tutto, sul professato passaggio del Merisi da Caltagirone ...
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Summer school "Caravaggio: Art and Knighthood" a Malta (giugno 2014)
Il corso estivo "Caravaggio: Art and Knighthood", che si terrà a Malta tra il 2 e il 13 giugno 2014, comprende un programma intensivo di due settimane di lezioni in classe e in situ, seminari e workshop che saranno tenuti da autorevoli studiosi del settore. Si studierà il contesto drammatico e avvincente della turbolenta vita di Caravaggio e si riconsidereranno i capolavori dei suoi periodi maltese e tardo nell'evoluzione generale dei suoi lavori. Il corso include anche uno studio ravvicinato delle opere d'arte stesse e si discuteranno tematiche di stile e tecnica.
Accedi al sito ufficiale
Leonardo, Raffaello, Caravaggio: "Una mostra impossibile" a Napoli
Un progetto ideato e diretto da Renato Parascandolo
Direzione scientifica di Ferdinando Bologna
117 riproduzioni di capolavori di Leonardo, Raffaello, Caravaggio in mostra a Napoli, nelle sale del Convento di San Domenico Maggiore, dal 3 dicembre 2013 al 21 aprile 2014.
Accedi al sito ufficiale della mostra
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Mostra "Montserrat. Opere maggiori dell'Abbazia" a Forte di Bard
La nuova produzione artistica
interamente firmata Forte di Bard presenta, per la prima volta raccolte
in un unico evento, le opere dal grande valore storico-artistico
provenienti dal Monastero benedettino di Montserrat, località a pochi
chilometri da Barcellona, in Catalogna.
Fondato nel 1025 per commemorare l’apparizione della Madonna sul monte omonimo, il Monastero fu distrutto dalle truppe napoleoniche nel 1811 e ricostruito una trentina di anni dopo. Il santuario, attorniato da un vastissimo complesso di edifici in gran parte adibiti per l'alloggio dei pellegrini, è conosciuto in tutto il mondo e, secondo le ultime statistiche, è meta ogni anno di oltre un milione di pellegrini e turisti.
In mostra cento capolavori,
dal Romanico al Barocco, dall’Impressionismo all’Avanguardia, con
omaggi particolari all’arte italiana e alla pittura antica spagnola. Tra
le opere esposte spiccano il San Gerolamo di Caravaggio, le tele di Gianbattista Tiepolo, Luca Giordano, Francesco Solimena, Andrea da Salerno, Pedro Berruguete, Marià Fortuny, Rembrandt e due capricci di Luigi Rossini mai esposti. A questi si aggiungono altri grandi maestri della storia dell’arte: Monet,
Degas, Pisarro, Sisley, Rouault, Chagall, Braque, Marini, Hartung,
Rusiñol, Picasso, Dalì, Tàpies, Poliakoff, Chanko, Le Corbusier e Subirachs ...Fondato nel 1025 per commemorare l’apparizione della Madonna sul monte omonimo, il Monastero fu distrutto dalle truppe napoleoniche nel 1811 e ricostruito una trentina di anni dopo. Il santuario, attorniato da un vastissimo complesso di edifici in gran parte adibiti per l'alloggio dei pellegrini, è conosciuto in tutto il mondo e, secondo le ultime statistiche, è meta ogni anno di oltre un milione di pellegrini e turisti.
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Crede di aver trovato un Caravaggio ma è una crosta e finisce nei guai
Aveva chiesto a un notissimo critico d’arte il suo avallo. E lì si è
perduto, perché il critico, non solo ha capito subito che il quadro era
un’ignobile crosta, ma si è anche arrabbiato molto e ha denunciato il
tentativo alle forze dell’ordine, mandando il nostro appassionato d’arte
davanti al giudice per la falsa attestazione
Crema, 22 novembre 2013 – Riteneva di aver trovato in un mercatino rionale addirittura un quadro di Caravaggio. Una prova del celebre Bacchino malato. Ne era così convinto che si era spinto non solo ad autenticare il quadro con
una sua dichiarazione, ma a chiedere addirittura a un notissimo critico
d’arte il suo avallo. E lì si è perduto, perché il critico, non solo ha
capito subito che il quadro era un’ignobile crosta, ma si è anche arrabbiato molto e ha denunciato il tentativo alle forze dell’ordine, mandando il nostro appassionato d’arte davanti al giudice per la falsa attestazione.
Questa
mattina davanti al giudice Maria Stella Leone si è aperto il processo,
che è subito terminato perché l’avvocato dell’uomo, il legale Sergio
Fiori, ha chiesto e ottenuto dal pm Silvia Mainardi di poter patteggiare per
il suo assistito una pena minima, solo quattro mesi. D’altro canto, chi
avrebbe avuto l’ardire di sostenere l’autenticità di un quadro così
celeberrimo? Quindi, il giudice ha condannato l’incauto estensore dell’autentica a quattro mesi di prigione, sospendendo la pena, visto che il cremasco era incensurato e per la prima volta davanti a un giudice.
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«Il Comune di Udine ha un Caravaggio e non lo sa»
UDINE. Il dipinto “San Francesco riceve le
stigmate” di proprietà della parrocchia di Fagagna, ma dal lontano 1911
in deposito ai Civici musei di Udine, non sarebbe una copia, ma un
originale del Caravaggio. A sostenerlo è il parroco di Fagagna,
monsignor Adriano Caneva, sul settimanale diocesano “La Vita Cattolica”,
intervenendo dopo l’annuncio fatto dall’Assessore alla Cultura del
Comune di Udine, Federico Pirone, di una mostra dedicata al dipinto in
questione, definito invece dall’assessore “copia”.
Ma per
monsignor Caneva le cose stanno diversamente in virtù di uno studio,
fatto nel 2001, dal professor Vanni Tiozzo, docente di Restauro
all’accademia di Belle arti di Venezia, che ne attesterebbe
l’attribuzione, invece, a Caravaggio. Secondo il direttore dei Civici
musei Marco Biscione, «l’attribuzione sarebbe ancora in discussione”,
tanto che il Comune avrebbe disposto nuove analisi sul dipinto con le
più moderne tecniche, che sfoceranno in una mostra prevista per la
prossima primavera.
Tè letterario con Anna Maria Panzera (Roma, 22 novembre)
Venerdì 22 novembre alle ore 17:00 presso il Teatro Vittoria di Roma, si terrà l'incontro Le Opere di Caravaggio. Dialoghi e letture, con Anna Maria Panzera, consulenza musicale a cura di Elisa Astrid Pennica e partecipazione amichevole di Michele Cuppone.
L'appuntamento fa parte della rassegna Tè letterari - Risvegliare reminiscenze di Marcello Teodonio.
Il Teatro Vittoria è a Roma in piazza Santa Maria Liberatrice 10. Si raccomanda la prenotazione (tel. botteghino 06-5781960/5740598).
Accedi al sito ufficiale del Teatro Vittoria
L'appuntamento fa parte della rassegna Tè letterari - Risvegliare reminiscenze di Marcello Teodonio.
Il Teatro Vittoria è a Roma in piazza Santa Maria Liberatrice 10. Si raccomanda la prenotazione (tel. botteghino 06-5781960/5740598).
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Mostra "Il giuoco al tempo di Caravaggio" a Montale
La mostra, aperta dal 7 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 nei locali di Castello Villa Smilea a Montale, si propone lo scopo di presentare al grande pubblico una selezione di opere d’arte di straordinaria importanza di alcuni tra i massimi protagonisti della grande stagione europea del caravaggismo. L’evento principale e le iniziative ad esso collegate sono finalizzate alla raccolta fondi per finanziare i progetti dell’Associazione "Un Cuore un Mondo" e della Fondazione dell'Ospedale Meyer ...
Accedi al sito ufficiale
Da Caravaggio a Canaletto. L'arte italiana conquista Budapest (da "La Repubblica")
Due secoli di arte italiana vengono celebrati in una mostra straordinaria al Szépmuvészeti Múzeum. Ricca di capolavori e scientificamente ineccepibile, con 141 dipinti accuratamente selezionati provenienti dai piú importanti musei del mondo, dá la possibilitá, fino al 16 febbraio, di capire la varietá di stili di quei decenni e di conoscere le molte personalitá che li hanno attraversati
di Valentina Tosoni
"Il ragazzo con il canestro di frutta" di Caravaggio, del 1593, dá il
via all'esposizione con cui Budapest si riafferma centro strategico per
la cultura internazionale. "Sono onorata dell'invito e felice di essere
qui e visitare la mostra eccezionale a cui questo museo ci ha abituato -
dice Anna Coliva, direttrice della Galleria Borghese di Roma, da cui
proviene il dipinto, aprendo il suo discorso in conferenza stampa - I
colleghi ungheresi si sono assunti un impegno gravoso perché é difficile
mantere alta la qualitá, ma questa esibizione ha superato le
aspettative di tutti" ...
Serata reading di "Lena che è donna di Caravaggio (Roma, 24 ottobre)
24 ottobre - ore 19,00
serata reading del volume "Lena che è donna di Caravaggio" di Alessandra Masu
presso L'Atelier di Patrizia Pieroni, via del Pellegrino 172, Roma.
Sarà presente l'autrice e inoltre gli attori della Compagnia del Teatro dei Conciatori
Igor Mattei - voce narrante
Sara Religioso - voce narrante
Per ragioni organizzative è necessario confermare telefonicamente la propria partecipazione all'evento all'Atelier Patrizia Pieroni (06.68802424)
serata reading del volume "Lena che è donna di Caravaggio" di Alessandra Masu
presso L'Atelier di Patrizia Pieroni, via del Pellegrino 172, Roma.
Sarà presente l'autrice e inoltre gli attori della Compagnia del Teatro dei Conciatori
Igor Mattei - voce narrante
Sara Religioso - voce narrante
Per ragioni organizzative è necessario confermare telefonicamente la propria partecipazione all'evento all'Atelier Patrizia Pieroni (06.68802424)
Presentazione thriller "Riflessi dal sottosuolo - Caravaggio, la trilogia" (Roma, 24 ottobre)
Giovedì 24 ottobre alle
ore 18.00, presso la Libreria Arion Testaccio - piazza Santa Maria
Liberatrice 23/26, Roma - si terrà la presentazione del thriller
"Riflessi dal sottosuolo - Caravaggio, la trilogia" di Antonio Nola.
Con la partecipazione di Chiara Ricci e il reading di Luca Proietti.
Un'insensata follia omicida si abbatte nelle più importanti città d'arte. Madrid, San Pietroburgo, Roma sono solo alcune delle metropoli evidenziate sulla cartina del serial killer. Uomini e donne vengono brutalmente uccisi senza un'apparente ragione e i loro corpi usati come modelli in un'iconografia della morte ...
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Con la partecipazione di Chiara Ricci e il reading di Luca Proietti.
Un'insensata follia omicida si abbatte nelle più importanti città d'arte. Madrid, San Pietroburgo, Roma sono solo alcune delle metropoli evidenziate sulla cartina del serial killer. Uomini e donne vengono brutalmente uccisi senza un'apparente ragione e i loro corpi usati come modelli in un'iconografia della morte ...
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"Capolavori svelati" su Sky Arte
Greta Scacchi racconta Caravaggio su Sky Arte HD
... Parte su Sky Arte HD una vera e propria caccia al tesoro: quella di Capolavori svelati,
viaggio alla scoperta dei messaggi più segreti celati nei grandi
capolavori del passato. Il sipario si alza, giovedì 17 ottobre alle
20.30, sul Caravaggio romano della Cappella Contarelli, con le annose
questioni legate alla reale identità dei personaggi ritratti nel
celeberrimo ciclo di San Matteo ...
"Il Caravaggio di Palermo e l'Oratorio di San Lorenzo" su "The Burlington Magazine" (recensione di Michele Cuppone)
Pubblicata sul numero di ottobre 2013 di The Burlington Magazine la recensione di Michele Cuppone al volume Il Caravaggio di Palermo e l'Oratorio di San Lorenzo di Giovanni Mendola.
Il volume in oggetto presenta, peraltro, importanti documenti palermitani che avvalorano sempre più – e, a ben vedere, legittimano lasciando poco spazio a ricostruzioni alternative – la tesi secondo cui la dispersa Natività con i santi Lorenzo e Francesco fu dipinta da Merisi a Roma nell'anno 1600, commissionata da Fabio Nuti.
LEGGI LA RECENSIONE
Vedi l'indice del numero 1327 di "The Burlington Magazine"
Bentornato Caravaggio 2013
Il Comune di Caravaggio organizza annualmente la manifestazione “Io, Caravaggio” che si svolge nella settimana della ricorrenza della nascita di Caravaggio ovvero del 29 settembre. La manifestazione prevede eventi di vario genere, curati dall’Assessorato alla Cultura e dalle Associazioni più accreditate della città. In tale contesto si inserisce la Convention annuale “Bentornato Caravaggio” ideata e a cura dell’Associazione culturale Decima Musa Caravaggio.
la Convention è un evento annuale che si propone di:
la Convention è un evento annuale che si propone di:
* diffondere la conoscenza di opere e creazioni finalizzate allo studio e alla conoscenza della vita e della produzione artistica di Caravaggio e opere ispirate all'arte caravaggesca,
* incentivare lo scambio culturale e l’incontro tra realtà e persone provenienti da qualunque paese del mondo che hanno in comune la passione per Caravaggio,
* essere un punto di riferimento e un appuntamento per gli appassionati, i cultori e gli esperti
* suscitare interesse, curiosità e conoscenza in tutti i tipi di pubblico, soprattutto nei giovani.
La presenza di Case Editrici, Autori, Studiosi, Critici, Autori, Musicisti, Fotografi, Compagnie Teatrali e di Danza, Registi, Aziende, Ristoranti e Chef, che con la loro attività contribuiscono alla diffusione dell'Arte di Caravaggio, genera un momento straordinario di incontro, confronto, conoscenza ...
* essere un punto di riferimento e un appuntamento per gli appassionati, i cultori e gli esperti
* suscitare interesse, curiosità e conoscenza in tutti i tipi di pubblico, soprattutto nei giovani.
La presenza di Case Editrici, Autori, Studiosi, Critici, Autori, Musicisti, Fotografi, Compagnie Teatrali e di Danza, Registi, Aziende, Ristoranti e Chef, che con la loro attività contribuiscono alla diffusione dell'Arte di Caravaggio, genera un momento straordinario di incontro, confronto, conoscenza ...
Accedi al sito ufficiale www.bentornatocaravaggio.it
SICILIA - Il Caravaggio torna alla Borgata (di Isabella Di Bartolo)
Il capolavoro di Caravaggio torna alla Borgata.
Dopo cinque anni di attesa, il «Seppellimento di Santa Lucia» farà
rientro nella Basilica extra moenia per il cui altare maggiore era stato
dipinto da Michelangelo Merisi.
Il quadro era stato spostato per consentire le operazioni di restauro all'interno della Basilica della Borgata e trasferito nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, a piazza Duomo, dove si trova ancora. Di proprietà del Fec (Fondo edifici di culto) e dunque curato dal ministero dell'Interno attraverso la Prefettura, il capolavoro di Caravaggio è stato protagonista di un'intensa peregrinazione: dalla Borgata era stato infatti trasferito al museo di Palazzo Bellomo, dove era in mostra fra le opere più preziose, e poi ancora da qui è stato di nuovo portato alla Borgata con una cerimonia-evento che celebrava il delicato restauro del dipinto. Infine, il trasloco a piazza Duomo da cui, appunto, dovrà nuovamente essere spostato ...
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Il quadro era stato spostato per consentire le operazioni di restauro all'interno della Basilica della Borgata e trasferito nella chiesa di Santa Lucia alla Badia, a piazza Duomo, dove si trova ancora. Di proprietà del Fec (Fondo edifici di culto) e dunque curato dal ministero dell'Interno attraverso la Prefettura, il capolavoro di Caravaggio è stato protagonista di un'intensa peregrinazione: dalla Borgata era stato infatti trasferito al museo di Palazzo Bellomo, dove era in mostra fra le opere più preziose, e poi ancora da qui è stato di nuovo portato alla Borgata con una cerimonia-evento che celebrava il delicato restauro del dipinto. Infine, il trasloco a piazza Duomo da cui, appunto, dovrà nuovamente essere spostato ...
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Papa Francesco e Caravaggio: “le sue tele mi parlano” (di Rodolfo Papa)
Nella intervista recentemente pubblicata, in cui papa Francesco si racconta al direttore di “Civiltà Cattolica”, padre Antonio Spadaro, il Santo Padre ha espresso, tra le altre cose, il suo amore per l’arte, e in particolare per Caravaggio: «In pittura ammiro Caravaggio: le sue tele mi parlano».
Quanto le tele di Caravaggio parlino a papa Francesco è rintracciabile nella medesima intervista, in cui spiega come egli si riconosca nella Vocazione di San Matteo dipinta da Caravaggio ...
Quanto le tele di Caravaggio parlino a papa Francesco è rintracciabile nella medesima intervista, in cui spiega come egli si riconosca nella Vocazione di San Matteo dipinta da Caravaggio ...
Nuova illuminazione per la "Canestra di frutta"
La Canestra di frutta, uno tra i più celebri dipinti del Caravaggio conservato alla Pinacoteca Ambrosiana di Milano, si mostra da oggi in una veste espositiva rinnovata. Il quadro splende di una nuova luce (a Led) grazie a Ilti Luce by Philips. Il prezioso dipinto è stato coinvolto in un intervento di piena valorizzazione: una nuova collocazione e un nuovo progetto illuminotecnico ...
Continua a leggere su Illuminotecnica.com
Da domenica 29 settembre riprendono gli appuntamenti con i TABLEAUX VIVANTS DA CARAVAGGIO al Museo Diocesano di Napoli.
21 Tableaux Vivants dall'opera di Michelangelo Merisi.
7 attori mettono in scena i capolavori del grande Maestro.
Un lavoro di estrema semplicità e insieme di grande impatto emotivo: sotto gli occhi
degli spettatori si comporranno 21 tele di Caravaggio realizzate con i corpi degli attori e
l'ausilio di oggetti di uso comune e stoffe drappeggiate. Un solo taglio di luce illuminerà
la scena che sarà come riquadrata in una immaginaria cornice. La performance sarà
scandita ritmicamente dalle musiche di Mozart, Vivaldi, Bach e Sibelius.
In scena senza interruzioni al Museo Diocesano di Napoli dalle 9,30 alle 13,30 di domenica 29 settembre, 20 ottobre, 24 novembre, 22 dicembre - Biglietto cumulativo per l’ingresso al percorso museale e la visione dello spettacolo: € 8.00. Gratis fino ai 6 anni. Dai 7 ai 18 anni: € 4.00
La conversione di un cavallo è una produzione LUDOVICARAMBELLITEATRO in collaborazione con altraDEFINIZIONE
Salvatore Settis - Conferenza "Senza far disegno. Caravaggio e l’antico" (Roma, 27 settembre)
Si chiudono così i lavori di studio e restauro sulla Maddalena di Caravaggio e sulla
Deposizione di Giorgio Vasari.
La conferenza si svolgerà nella Sala del Trono di Galleria Doria Pamphilj il 27 settembre.
Per poter partecipare è necessario prenotarsi telefonando a Verderame progetto cultura allo 06-68892499.
Fonte: Verderame progetto cultura
Claudio Strinati - Caravaggio, su Rai 5
Sabato 21-28 settembre 5 ottobre
Claudio Strinati - Caravaggio
Nessun artista, forse, come il Caravaggio è stato oggetto di analisi, attribuzioni, deduzioni, spiegazioni più contraddittorie e diverse, chi vede nel Caravaggio l'artista maledetto, ateo, disperato, chi, al contrario, vede in lui l'artista spinto da una profonda fede religiosa, cattolico, positivo e costruttivo.
Le puntate – registrazioni della lezione tenuta da Claudio Strinati presso l'Auditorium di Roma il 26 maggio 2013 – andranno in onda sabato 21 e 28 settembre e 5 ottobre, su Rai 5.
Accedi al sito del programma Tv
Verifica gli orari della messa in onda
Presentazione di "Lena che è donna di Caravaggio" (Roma, 26 settembre)
Giovedì 26 settembre alle ore 19,30
Sagrestia della Chiesa di Sant'Agostino
P.zza Sant'Agostino, Roma
Interverranno:
Giuliano Giubilei (Vicedirettore TG3)
Michele Di Sivo (Archivio di Stato di Roma)
Vera Fortunati (Docente di storia dell’arte, Università di Bologna ‘Alma mater’)
Beatrice De Ruggieri (Storica dell’arte)
Consuelo Lollobrigida (Storica dell’arte)
Valeria Merlini (Restauratrice)
Daniela Storti (Restauratrice)
Sabina Barzilai leggerà dei brani tratti dal libro
Sagrestia della Chiesa di Sant'Agostino
P.zza Sant'Agostino, Roma
Interverranno:
Giuliano Giubilei (Vicedirettore TG3)
Michele Di Sivo (Archivio di Stato di Roma)
Vera Fortunati (Docente di storia dell’arte, Università di Bologna ‘Alma mater’)
Beatrice De Ruggieri (Storica dell’arte)
Consuelo Lollobrigida (Storica dell’arte)
Valeria Merlini (Restauratrice)
Daniela Storti (Restauratrice)
Sabina Barzilai leggerà dei brani tratti dal libro
Il gesso di Canova distrutto non è un caso isolato: Ops, si è strappato un Caravaggio (di Tomaso Montanari)
[...] Ma non tutto si può nascondere. Nel 2006 la Madonna dei Pellegrini di
Caravaggio (visibile gratuitamente a tutti sull’altare della chiesa
romana di Sant’Agostino, per il quale fu dipinta) fu bucata da un
visitatore armato di penna, e proprio su uno dei piedi sporchi dei
pellegrini (un brano celeberrimo fin dal Seicento) mentre era esposta a
Milano in una mostra non memorabile curata da Vittorio Sgarbi. Il
super-movimentato Caravaggio patì un altro danno, sempre a Milano, due
anni dopo: quando la Conversione di Saulo della famiglia Odescalchi
(delicatissima tavola di cipresso) cadde, perdendo del colore [...]
Continua a leggere su Il Fatto Quotidiano
Nuovi video nel canale YouTube di Caravaggio400
Inseriti nuovi video nel canale YouTube di Caravaggio400:
Monna Lisa e Caravaggio all'Isola dei defunti (di Tomaso Montanari)
[...] Nel luglio del 2010, al termine di una ‘ricerca scientifica’ seria come il tunnel dei neutrini sognato dalla Gelmini, Vinceti annunciò infatti al mondo il ritrovamento delle ossa del padre dell’arte moderna: che fecero ritorno a Porto Ercole (sorrette, dallo stesso Vinceti, in un’urna di plexiglass) sul veliero di Cesare Previti. Ma nonostante (o forse proprio per) questo clima da mascherata grottesca, un’altra amministrazione pubblica ha dato credito a Vinceti: il Comune di Monte Argentario. Nello scorso maggio è stata infatti creata la Fondazione Caravaggio (presidente, ovviamente, Vinceti) che avrà sede nelle ex scuole di Porto Ercole, e che potrà inscenare il proprio marketing nei principali spazi pubblici storici del paese [...]
Continua a leggere su Il Fatto Quotidiano
L'idea di Detroit contro il crac: coprire i debiti con Caravaggio (di Daniele Abbiati)
La città è in fallimento, il curatore azzarda una cura che in Italia provocherebbe una rivolta: vendere la collezione di capolavori
Valuta l'arte e mettila da parte, potrebbe servirti, in tempi di vacche magre. È questa la lezione che viene da Detroit, dove le vacche non sono magre, sono proprio clinicamente anoressiche, secche come le casse della città.
Che infatti recentemente ha dichiarato bancarotta. L'ormai ex capitale americana (quindi mondiale) dell'auto ha fatto ciò che non fecero New York nel '75, Cleveland nel '78 e Filadelfia nel '91. Da quelle parti, piuttosto che subire l'onta del fallimento si preferì mediare, dilazionare, mendicare pietà presso i creditori. Invece il cuore industriale del Michigan, che avrebbe urgente bisogno di tre o quattro by-pass per tornare a battere con regolarità, sta pensando di alleggerire la propria situazione di insolvente vendendo i gioielli di famiglia. Custoditi al Detroit Institute of Arts, sono in tutto la bellezza di 60mila opere, inclusi un Brueghel il Vecchio (rilevato, ironia della sorte, soltanto tre anni fa dal Prado di Madrid per 7 milioni di euro), un Caravaggio, un Rembrandt, un Matisse ...
Valuta l'arte e mettila da parte, potrebbe servirti, in tempi di vacche magre. È questa la lezione che viene da Detroit, dove le vacche non sono magre, sono proprio clinicamente anoressiche, secche come le casse della città.
Che infatti recentemente ha dichiarato bancarotta. L'ormai ex capitale americana (quindi mondiale) dell'auto ha fatto ciò che non fecero New York nel '75, Cleveland nel '78 e Filadelfia nel '91. Da quelle parti, piuttosto che subire l'onta del fallimento si preferì mediare, dilazionare, mendicare pietà presso i creditori. Invece il cuore industriale del Michigan, che avrebbe urgente bisogno di tre o quattro by-pass per tornare a battere con regolarità, sta pensando di alleggerire la propria situazione di insolvente vendendo i gioielli di famiglia. Custoditi al Detroit Institute of Arts, sono in tutto la bellezza di 60mila opere, inclusi un Brueghel il Vecchio (rilevato, ironia della sorte, soltanto tre anni fa dal Prado di Madrid per 7 milioni di euro), un Caravaggio, un Rembrandt, un Matisse ...
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"Caravaggio in Sicilia. L’ultima rivoluzione" (recensione di Michele Cuppone)
Caravaggio in Sicilia. L’ultima rivoluzione è la prima rilevante fatica letteraria di Andrea Italiano. Il volume, complessivamente un buon prodotto, desta interesse per tematica e contenuti, dove protagonista assoluto non è invero Michelangelo Merisi, quanto più la “rivoluzione” da lui innescata in Sicilia, tanto da affermare in tale sede che la pittura del Seicento nell’isola “inizia” proprio con lui.
La prima parte dunque ripercorre il profilo storico artistico del milanese in Sicilia, a partire dal passaggio maltese, e l’autore non perde occasione di esprimere la propria interpretazione alle molteplici circostanze poco chiare legate al soggiorno isolano, da un presunto sbarco a Gela tutto da verificare, alla ripartenza da Messina o Palermo. Su quest’ultimo punto, sono recepite non tutte le più fresche acquisizioni, probabilmente per via delle tempistiche redazionali; e comunque la pur ampia bibliografia di riferimento, accanto alle citate fonti antiche e moderni studi e monografie, andrà aggiornata su fondamentali uscite recenti.
Ma al di là della ricerca storica l’autore, ‘longhianamente’, è maggiormente interessato agli aspetti stilistici e iconografici, dove indubbiamente offre prove di grande competenza e destrezza. Nella lettura delle opere, in particolare, la scrittura raggiunge i momenti più alti e godibili; contribuisce in tal senso un linguaggio raffinato e, quand’anche volutamente ricercato, accessibile a chiunque ...
La prima parte dunque ripercorre il profilo storico artistico del milanese in Sicilia, a partire dal passaggio maltese, e l’autore non perde occasione di esprimere la propria interpretazione alle molteplici circostanze poco chiare legate al soggiorno isolano, da un presunto sbarco a Gela tutto da verificare, alla ripartenza da Messina o Palermo. Su quest’ultimo punto, sono recepite non tutte le più fresche acquisizioni, probabilmente per via delle tempistiche redazionali; e comunque la pur ampia bibliografia di riferimento, accanto alle citate fonti antiche e moderni studi e monografie, andrà aggiornata su fondamentali uscite recenti.
Ma al di là della ricerca storica l’autore, ‘longhianamente’, è maggiormente interessato agli aspetti stilistici e iconografici, dove indubbiamente offre prove di grande competenza e destrezza. Nella lettura delle opere, in particolare, la scrittura raggiunge i momenti più alti e godibili; contribuisce in tal senso un linguaggio raffinato e, quand’anche volutamente ricercato, accessibile a chiunque ...
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Mostra "Da Guercino a Caravaggio" all'Hermitage
L’evento, proprio per l’altissimo pregio delle opere, è stato voluto da una delle più grandi istituzioni museali al mondo, l’Hermitage Museum appunto, quale offerta culturale della città russa in occasione del G20 del 5 e 6 settembre prossimi.
Mahon, scomparso nel 2011 all’età di 100 anni, è stato il più grande storico dell’arte e collezionista della sua epoca e, sin dall’inizio della carriera, il principale promotore in Gran Bretagna della rinascita dell’interesse per il Barocco italiano. Concepì la mostra nel 2009 per festeggiare i suoi 100 anni insieme ai dipinti che lo avevano accompagnato nel corso della vita, selezionando personalmente ogni singola opera, e chiese a Mina Gregori – storica dell’Arte, Accademica dei Lincei, Professoressa Emerita di Storia dell’Arte Moderna all’Università di Firenze – di esserne la curatrice, e a Roberto Celli, fondatore di RomArtificio, di realizzarla.
L’evento, dunque, attraverso una scelta mirata di dipinti, fa il punto sulle scoperte e gli studi da lui condotti sull’arte del ‘600 italiano, alla cui rivalutazione in campo internazionale Mahon ha contribuito in maniera decisiva fin dagli anni Trenta del secolo scorso.
Come ha rilevato Nicholas Penny, direttore della National Gallery di Londra, «quella di Sir Denis Mahon è la collezione privata più pubblica che esista», proprio per il suo grande mecenatismo e senso civico che l’hanno portato a donare in vita tutte le sue opere a istituzioni pubbliche affinché fossero fruibili dal maggior numero possibile di persone.
Accedi al SITO UFFICIALE della mostra
(fonte: lagenziadiviaggi.it)
Uffizi: collocazione definitiva per Caravaggio ei caravaggeschi
Firenze, 8 luglio 2013 - Nell’ambito degli spostamenti delle opere d’arte al Piano Nobile
degli Uffizi, questa mattina sono stati traslati i dipinti di Caravaggio
e dei pittori caravaggeschi italiani e stranieri. L’operazione si è
svolta sotto il controllo dei funzionari della Direzione della Galleria e
ha riguardato 17 dipinti di autori quali Caravaggio, Artemisia
Gentileschi, Bartolomeo Manfredi, Honthorst Gerrit Van detto Gherardo
delle Notti, Matthias Stomer, Bartolomeo Cavarozzi, Giovanni Antonio
Galli detto lo Spadarino e Giovanni Battista Caracciolo detto il
Battistello.
Gran parte delle opere erano state spostate due anni fa per far spazio alla mostra “Vasari, gli Uffizi, il Duca”, che si svolse tra giugno e novembre 2011, in occasione dell’anniversario vasariano.
La movimentazione delle opere – che ha visto impegnata la squadra tecnica della Galleria - si è svolta lungo l’infilata delle sale nel lato di Levante e da domani mattina, alla riapertura degli Uffizi, i visitatori potranno ammirare le opere di Caravaggio (Medusa, Bacco, Sacrificio di Isacco) nella prima sala dopo il Verone (la numero 90) e, nelle tre sale successive, tutte le altre.
Così come previsto dalla Direzione degli Uffizi, i tre dipinti di Caravaggio e le opere dei caravaggeschi verranno dopo quelle dei pittori lombardi del Cinquecento – dopo i saggi di Longhi considerati il precedente immediato all’espressione di Caravaggio - le cui sale concludono l’infilata di Ponente al Piano Nobile del complesso vasariano.
Guarda FOTO e VIDEO
(Fonte: gonews.it)
Gran parte delle opere erano state spostate due anni fa per far spazio alla mostra “Vasari, gli Uffizi, il Duca”, che si svolse tra giugno e novembre 2011, in occasione dell’anniversario vasariano.
La movimentazione delle opere – che ha visto impegnata la squadra tecnica della Galleria - si è svolta lungo l’infilata delle sale nel lato di Levante e da domani mattina, alla riapertura degli Uffizi, i visitatori potranno ammirare le opere di Caravaggio (Medusa, Bacco, Sacrificio di Isacco) nella prima sala dopo il Verone (la numero 90) e, nelle tre sale successive, tutte le altre.
Così come previsto dalla Direzione degli Uffizi, i tre dipinti di Caravaggio e le opere dei caravaggeschi verranno dopo quelle dei pittori lombardi del Cinquecento – dopo i saggi di Longhi considerati il precedente immediato all’espressione di Caravaggio - le cui sale concludono l’infilata di Ponente al Piano Nobile del complesso vasariano.
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(Fonte: gonews.it)
Roma, 3 luglio: Conferenza-concerto "La musica nei quadri di Caravaggio"
3 luglio – Santa Marta, Piazza del Collegio Romano 5, ore 19.15
Andrea Damiani, liutista, maestro del Conservatorio di Santa Cecilia, ci accompagnerà, assieme al controtenore Giorgio Carducci e al violinista Valerio Losito, in una conferenza-concerto dedicata ai dipinti musicali di Caravaggio e
ai suoi committenti, in un dialogo tra pittura e musica nella Roma di
fine Cinquecento.
L’ingresso è gratuito e possibile fino a esaurimento posti
Leggi il PROGRAMMA sul sito di Verderame
Caravaggio e il sarto Valentini. Un (ignoto) "San Sebastiano"
Oggi in edicola sul «Frankfurter Allgemeine Zeitung», l'articolo di Lothar Sickel Caravaggio beim Schneider, in cui lo studioso espone i risultati delle personali ricerce già presentati nel corso della conferenza Passionen eines Schneiders. Giuseppe Cesari, Pulzone und Caravaggio im Vermächtnis des Antonio Valentini, tenutasi il 25 marzo 2013 a Roma, presso la Biblioteca Hertziana – Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte.
Le ricerche di Sickel risultano preziose poichè danno conto di un San Sebastiano di Caravaggio posseduto dal sarto Antonio Valentini, come emerge dal suo inventario e dal testamento risalenti al 1601 e finora ignoti. Valentini, per volontà testamentaria, volle donare il quadro al marchese Asdrubale Mattei con cui era in stretto contatto; ed effettivamente il quadro figura poi nel 1604 negli inventari di Asdrubale, con la stessa attribuizione a Caravaggio. L'opera tuttavia non è stata ancora riconosciuta con certezza.
«Quei capolavori sono di Prato e qui a Prato devono tornare»
Un Lippi, un Caravaggio e un Bellini da Palazzo Alberti a Vicenza per una mostra. E mai tornati: appello alla Provincia
Tre capolavori partiti per Vicenza. E mai tornati. Era il dicembre 2011 quando «Il crocifisso con cimitero ebraico» di Giovanni Bellini, la «Madonna col bambino» del pratese Lippi e la «Coronazione di spine del Caravaggio» sono stati spostati dalla Galleria di Palazzo degli Alberti di Prato per andare in mostra a Palazzo Thiene. Mostra finita a febbraio dello scorso anno, ma le opere sono rimaste lì. Un patrimonio che appartiene alla Banca Popolare di Vicenza, ma che è fiore allo'occhiello della Galleria di Prato da sempre. Così il campanello d'allarme risuona nei banchi del consiglio provinciale quando uno dei membri dell'Udc, Francesco Querci, solleva il caso affinché le opere ritornino «a casa» (approfondisci l'argomento leggendo il pezzo di Giorgio Bernardini su Corriere Fiorentino, oggi in edicola).
Il 24 giugno alle 21.30 "CARAVAGGIO CRIMINALE" su SKY ARTE
Direttamente dall'Auditorium Parco della musica, Giancarlo De Cataldo e Claudio Strinati interpretano i processi in cui venne giudicato uno dei piu' grandi geni del Barocco: Caravaggio.
Un brutto carattere e la tendenza all'abuso dell'alcool portarono l'artista a un'ispirazione fuori dal comune, come spesso accade, ma anche ad un eccesso di violenza che lo portera' ad uccidere.
Un cattivo ragazzo particolare, protetto dal Papa e dall'ordine dei Templari per il suo incredibile talento, dovra' comunque affrontare dei processi per percosse, violenze, diffamazione e omicidio.
Giancarlo De Cataldo, magistrato, scrittore e drammaturgo con l'aiuto di Claudio Strinati, uno dei massimi esperti di Caravaggio si confrontano sul palco con prove inedite, notazioni criminologiche e curiosita' sul dibattimento processuale.
Nella prima puntata, il processo interpretato e' quello che lo vide ... CONTINUA A LEGGERE SU SKY.IT
La musica al tempo di Caravaggio (recensione di Michele Cuppone)
La musica al tempo di Caravaggio, a cura di Stefania Macioce ed Enrico De Pascale per i tipi di Gangemi, è un volume speciale dall'omonimo Convegno Internazionale di Studi tenutosi a Milano nel genetliaco dell'artista, nell'ambito delle celebrazioni per il IV centenario dalla morte e dunque pubblicato anche in tempi piuttosto contenuti e con evidente impegno non comune.
La musica, chiaramente ragione e filo conduttore dell’intero tomo, riacquista tutta l’importanza che in passato le veniva ancor più riconosciuta, non solo come espressione artistica, ma anche quale momento di aggregazione sociale a ogni livello e parte integrante dell’ideale educativo nobiliare. La pubblicazione è ricca di approfondimenti e spunti, presentati da, e solo in apparenza rivolti prioritariamente a differenti categorie di studiosi – in breve e semplificando, storici dell'arte e musicologi – che trovarono un'eccezionale coesistenza nella figura di Franca Trinchieri Camiz, la cui dedizione sembra in qualche modo rivivere e permeare le pagine di quest'opera collettiva. La sintesi e la collaborazione interdisciplinare comunque avvengono ed emergono in più occasioni, talvolta proficuamente frutto dell'incontro diretto in seno al convegno; e si concretizzano soprattutto e simbolicamente nel contributo, a doppia firma, a conclusione del consesso e significativamente dedicato a Baschenis, naturamortista per eccellenza di strumenti musicali ed anzi inauguratore di un genere di grande dignità e fortuna artistica. Ma il volume è arricchito poi in coda – come, è il caso di dire, il bis di un'esibizione concertistica – di ulteriori saggi fuori programma rispetto alla giornata di studi.
Per la numerosità ed eterogeneità dei contributi, arduo è dare conto anche sinteticamente di ognuno, senza scontentare nessuno dei diciotto autori ...
La musica, chiaramente ragione e filo conduttore dell’intero tomo, riacquista tutta l’importanza che in passato le veniva ancor più riconosciuta, non solo come espressione artistica, ma anche quale momento di aggregazione sociale a ogni livello e parte integrante dell’ideale educativo nobiliare. La pubblicazione è ricca di approfondimenti e spunti, presentati da, e solo in apparenza rivolti prioritariamente a differenti categorie di studiosi – in breve e semplificando, storici dell'arte e musicologi – che trovarono un'eccezionale coesistenza nella figura di Franca Trinchieri Camiz, la cui dedizione sembra in qualche modo rivivere e permeare le pagine di quest'opera collettiva. La sintesi e la collaborazione interdisciplinare comunque avvengono ed emergono in più occasioni, talvolta proficuamente frutto dell'incontro diretto in seno al convegno; e si concretizzano soprattutto e simbolicamente nel contributo, a doppia firma, a conclusione del consesso e significativamente dedicato a Baschenis, naturamortista per eccellenza di strumenti musicali ed anzi inauguratore di un genere di grande dignità e fortuna artistica. Ma il volume è arricchito poi in coda – come, è il caso di dire, il bis di un'esibizione concertistica – di ulteriori saggi fuori programma rispetto alla giornata di studi.
Per la numerosità ed eterogeneità dei contributi, arduo è dare conto anche sinteticamente di ognuno, senza scontentare nessuno dei diciotto autori ...
Ecco i Caravaggio nascosti (di Fabio Isman)
Sotto il Martirio di San Matteo e la Buona Ventura si celano altre due opere del maestro. Nel primo caso Michelangelo Merisi decise di ricreare totalmente la composizione, mentre nel secondo fu cancellata la figura di una Madonna.
Il risultato delle eccezionali ricerche su 22 dipinti “romani” sarà pubblicato a ottobre in due tomi di ottocento pagine
Il risultato delle eccezionali ricerche su 22 dipinti “romani” sarà pubblicato a ottobre in due tomi di ottocento pagine
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Il Mistero di Caravaggio a Palermo (da "Palermo Viva")
Giovan Pietro Bellori, insieme ad altri biografi dei secoli passati,
aveva sostenuto che la Natività di Palermo era stato commissionato nel
1609 dalla Compagnia dei Bardigli e dei Cordiglieri, ipotizzando un
presunto soggiorno palermitano del pittore. Ma di questa commessa non
esistono documenti e dal confronto con i quadri eseguiti in Sicilia
nello stesso anno a Messina e Siracusa si notano differenze stilistiche
così evidenti che si sta facendo sempre più strada l’ipotesi che questo
quadro sia stato dipinto nel periodo romano e dunque intorno al 1600 ...
Leggi l'intero articolo su PALERMO VIVA
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Rimettiamo al suo posto il Matteo di Caravaggio, di Pietro Caiazza (contributo esclusivo per C400)
Spesso
le interpretazioni che vogliono innovare espongono i capolavori dell’arte ad ulteriori
incomprensioni.
RIMETTIAMO
AL SUO POSTO IL MATTEO DI CARAVAGGIO, di Pietro
Caiazza
Un
recente volumetto (Caravaggio. Dov’è
Matteo. Un caso critico nella Vocazione di San Luigi dei Francesi, a cura
di M. Cecchetti, Milano, Medusa Edizioni, 2012), nel tradurre e raccogliere
cinque contributi relativi al dipinto che Caravaggio realizzò per la cappella
Contarelli in San Luigi dei Francesi a Roma tra il 1599 ed il 1600 ed
al personaggio di Matteo in specie, ha riportato d’attualità una vecchia tesi
di Andreas Prater del 1985, secondo la quale il personaggio di Matteo non
sarebbe – come si era sempre creduto – l’uomo barbuto al centro del tavolo,
bensì il giovane a testa bassa a capotavola che conta il denaro.
L’ipotesi
parte sostanzialmente da due presupposti: il primo dei quali concerne il dito
indice sinistro dell’uomo barbuto, che Prater ritiene rivolto dal personaggio
non a sé stesso, bensì appunto al giovane a capotavola (non dunque un «Chi?
Io?», bensì un «Chi? Lui?»); il secondo dei quali è che questo giovane stia
contando avidamente le monete, e sarebbe per di più un vero truffatore, giacché
addirittura farebbe astutamente sparire parte del denaro che estorce all’uomo
barbuto, il quale ultimo starebbe ponendo – secondo codesta lettura – appunto
le monete sul tavolo.
La
conclusione di Prater è in sostanza che Caravaggio abbia voluto giocare un tiro
mancino a tutti gli osservatori del dipinto, lasciando individuare ed
interpretare per Matteo l’uomo barbuto, che funzionerebbe però come una sorta
di «figura-alibi», mentre invece il vero Matteo sarebbe il giovane che non
degna nemmeno di uno sguardo Gesù che lo chiama.
Il
dibattito, sviluppatosi dopo l’articolo di Prater, ha registrato consensi e
dissensi, da Kretschmer (che nel 1988 si dichiarava non convinta dall’ipotesi)
ad Hass (che invece ancora nel 1988 concordava con Prater) fino a Röttgen che
nel 1991, con robuste argomentazioni, ha rifiutato la lettura di Prater,
ritenendo invece che il giovane a capotavola sia un «avaro» che non vuole
pagare quanto da lui dovuto, al punto da nascondere le monete sotto il gomito.
Salvatore
Settis, recensendo il volumetto su Il
Sole 24 Ore del 13 gennaio 2013, sembra aver in sostanza sposato la tesi di
Prater, ed ha aggiunto, sulla scorta del contributo di Levin, parimente presente
nel volumetto, che quella figura del giovane a capotavola (intesa come l’avido
pubblicano, Matteo) deriverebbe da una nota xilografia di Hans Holbein (il
Giovane) del 1538, relativa all’uomo che per accumulare ricchezze perde la sua
anima.
Considerato
però che la riattualizzazione dei problemi interpretativi relativi alla Vocazione di Caravaggio corre il rischio
di avallare e diffondere letture forse non giustificate dal dipinto, e
contemporaneamente – il che è più preoccupante – di far smarrire il più
autentico e ben più profondo significato dell’evento come ricostruito da
Caravaggio nel suo capolavoro, sarà opportuno avanzare qui brevemente alcune considerazioni ...
CONTINUA A LEGGERE QUI
Rinvio conferenza di Settis su "Caravaggio e l'Antico"
La conferenza Caravaggio e l’Antico, programmata per il 19 giugno nell'ambito de I Dialoghi dell'Arte, a cura del prof. Salvatore Settis, è rinviata al mese di settembre in occasione della conclusione del progetto.
Pubblicheremo quanto prima la data stabilita.
Rimane confermato il concerto di Andrea Damiani La Musica tra Caravaggio e Vasari, il 3 luglio, ore 19.15.
VIDEO - Presentazione del volume «L’essercitio mio è di pittore». Caravaggio e l’ambiente artistico romano
Disponibile on line il video della presentazione del volume «L’essercitio mio è di pittore». Caravaggio e l’ambiente artistico romano (a cura di Francesca Curti, Michele Di Sivo, Orietta Verdi), tenutasi a Palazzo Barberini il 14 maggio 2013.
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Saluti:
0:00 Anna Lo Bianco
(direttrice della Galleria Nazionale d'Arte Antica di Palazzo Barberini)
1:23 Eugenio Lo
Sardo (direttore dell’Archivio di Stato di Roma)
11:18 CARLO M. TRAVAGLINI (presidente del CROMA e direttore
di RMC)
Relatori:
14:28 MINA GREGORI (storico dell’arte)
26:50 IRENE FOSI (storico)
44:35 E. Lo Sardo
45:19 ALESSANDRO ZUCCARI (storico dell’arte)
1:02:16 E. Lo Sardo
1:05:38 CLAUDIO STRINATI (storico dell’arte)
Ringraziamenti dei curatori:
1:50:00 ORIETTA VERDI
1:52:26 MICHELE DI SIVO
1:57:38 FRANCESCA CURTI
Mostra di Michelle Rogers "Divino Amore: Omaggio a Caravaggio” (Siracusa, dal 2 giugno)
Continua a leggere su Siracusa News
Porto Ercole: via libera alla Fondazione Caravaggio
PORTO ERCOLE. Puntare sul turismo culturale, sviluppare attorno a Porto Ercole e ai luoghi simbolo del suo più illustre ospite, Caravaggio, un polo attrattivo di rilievo internazionale. Silvano Vinceti, presidente del comitato nazionale per la valorizzazione dei beni storici, culturali e ambientali, ne è convinto ...
Continua a leggere su Il Tirreno
Caravaggio dà il benvenuto alla Croazia (da La Stampa)
"La cena in Emmaus" della Pinacoteca di Brera sarà esposta a Zagabria dal 5 giugno al 31 agosto prossimi.
La ''Cena in Emmaus'', il dipinto realizzato nel 1606 dal Caravaggio, dal 5 giugno prossimo sarà esposto al Museo per le arti e l'artigianato di Zagabria, in segno di benvenuto da parte dell'Italia alla Croazia che a luglio farà il suo ingresso nell'Unione europea.
Il capolavoro del Caravaggio, nella versione conservata alla Pinacoteca di Brera a Milano (un'altra è alla National Gallery di Londra) sarà un delle piu' celebri e importanti opere d'arte classica mai esposte in Croazia. La tela, resterà in prestito presso il museo croato situato nel centro di Zagabria fino al prossimo 31 agosto. (fonte "LA STAMPA")
INCONTRO (Roma, 29 maggio) - Caravaggio, Vasari: il confronto
29 Maggio – Santa Marta – Piazza del Collegio Romano 5, ore 18.15
Lorenzo Pericolo storico dell’arte e professore presso l’Univerisità di Warwick, specialista della pittura di Caravaggio e Maria Clelia Galassi storica dell’arte, professoressa presso l’Università di Genova ed esperta di studi sul disegno attraverso le indagini tecniche, metteranno a confronto i due artisti
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