Il sindaco di Monte Argentario
Arturo Cerulli (ex
comunista, ora Nuovo Centro Destra) ha una bella faccia tosta: quella
che gli ha consentito di candidarsi al Parlamento di Strasburgo con il
memorabile slogan “Maremma Europea!”; la stessa faccia che, tra una
settimana, gli permetterà di inaugurare senza ridere il Parco Funerario
di
Caravaggio. Ma andiamo con ordine.
Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, morì a Porto Ercole il 18 luglio 1610. A speculare sul quarto centenario dell’evento, nel luglio 2010, arriva la notizia che nella cittadina dell’Argentario ne sarebbero state trovate le ossa. A sostenerlo è un pittoresco personaggio: il pubblicista
Silvano Vinceti
(un passato in Forza Italia, vicino a Denis Verdini), presidente del
sedicente Comitato Nazionale per la Valorizzazione dei Beni Culturali
(un’associazione privata). Gli argomenti sono risibili: e infatti non
sono poi mai stati pubblicati su
una rivista scientifica.
Non si è, infatti, condotta una campagna storico-archeologica sulle
aree cimiteriali in cui poté essere sepolto il corpo dell’artista, e ci
si è limitati a sottoporre ad analisi i resti umani che emersero per
caso nel 1956 durante uno scasso superficiale effettuato per realizzare
un minuscolo giardino
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