Aveva sempre sorriso e cercato di ridimensionare di fronte alle difficoltà che la malattia gli stava procurando. Cosciente della durezza della battaglia che da tempo stava combattendo, ma sempre estremamente lucido, non si tirava mai indietro nel lavoro, nella ricerca, nell'organizzazione di eventi. L'ultimo in particolare lo aveva visto particolarmente attivo, quello relativo all'artista che forse amava più di tutti, Mattia Preti, organizzato nella Galleria Corsini, il prestigioso istituto di via della Lungara, che aveva diretto prima di essere sostituito con le nuove regole dettate dalla Riforma Franceschini senza tuttavia smettere di collaborare con la nuova Direttrice.
"Mattia Preti. Un giovane nella Roma dopo Caravaggio" il titolo della esposizione che aveva ottenuto uno dei più grandi successi che la Galleria Corsini avesse mai visto [...]
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