Il Martirio di sant'Orsola, ultimo dipinto di Caravaggio, è stato prestato eccezionalmente dalla Banca Intesa Sanpaolo di Napoli assieme alla Negazione di san Pietro, anch'esso dipinto dall'artista negli ultimi mesi della sua vita. Commissionato dal nobile genovese Marcantonio Doria due mesi prima della morte avvenuta nel luglio 1610, Caravaggio dipinse il Martirio di sant'Orsola in uno stile minimalista senza precedenti; la sua interpretazione del tragico evento, combinata con una pittura potremmo dire più essenziale, ha solo un caso simile: la Negazione di Pietro.
Questi due straordinari dipinti non erano stai mai riuniti sin dalla mostra del 2004 a Londra e Napoli, dedicata all'ultimo tempo di Caravaggio. Da allora, si sono susseguite numerose scoperte sugli ultimi anni di Merisi, quali le prime citazioni documentarie della Negazione di Pietro passata in mano a Guido Reni, la genesi romana della Natività un tempo a Palermo, la presenza presso Girolamo Mastrillo di un ignoto San Gerolamo dipinto nel 1607 a Napoli.
Questa mostra offre la rara possibilità di vedere i due dipinti l'uno accanto all'altro e di esaminare la novità del tardo stile merisiano.
Le due opere sono in esposizione al Metropolitan di New York fino al 9 luglio.
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