Mostra "Caravage à Rome, amis & ennemis", in autunno a Parigi al Musée Jacquemart-André


Nell'autunno 2018, Culturespaces e il Musée Jacquemart-André organizzano una mostra dedicata a Caravaggio, figura emblematica della pittura italiana del XVII secolo. Per questo evento unico, circa 10 capolavori dell'artista saranno riuniti in via del tutto eccezionale in Francia.

Una mostra evento
Provenienti dai più grandi musei italiani, come Palazzo Barberini, la Galleria Borghese e i Musei Capitolini a Roma, la Pinacoteca di Brera a Milano, i Musei di Strada Nuova a Genova o il Museo Civico Ala Ponzone a Cremona, queste tele straordinarie permetteranno di ripercorrere la carriera romana di Caravaggio fino all'esilio. Esse dialogheranno con le opere di illustri contemporanei, come il Cavalier d'Arpino, Annibale Carracci, Orazio Gentileschi, Giovanni Baglione o Ribera, al fine di svelare tutta la portata del genio innovatore di Caravaggio e di rendere conto dell'effervescenza artistica che regnava allora  nella Città eterna.

Un artista fuori dal comune nel cuore della scena romana
Nato nel 1571, Michelangelo Merisi, detto Caravaggio,  rivoluzionò la pittura italiana del XVII secolo attraverso il realismo delle sue tele e l'utilizzo innovativo del chiaroscuro, e divenne il più grande pittore naturalista del suo tempo.
L'esposizione sarà consacrata alla carriera romana di Caravaggio e all'ambiente artistico nel quale si è evoluta: come dimostrato dai più recenti studi, il pittore intrattenne relazioni strette con la cerchia intellettuale romana dell'epoca. La mostra si interesserà anche ai rapporti di Caravaggio con i collezionisti e gli artisti, ma anche con i poeti e gli eruditi del suo tempo, legami che non sono stati mai oggetto di un'esposizione.
Si tratterà anzitutto di evocare la vita a Roma all'inizio del XVII secolo, mostrando l'attività degli atelier dei grandi pittori, nei quali Caravaggio fa la gavetta. È anche in questo periodo che egli fa degli incontri che diventeranno determinanti per la sua carriera, quelli del marchese Giustiniani e del cardinale Francesco Maria del Monte: essi diventano i due più grandi mecenati di Caravaggio e gli affidano numerose e prestigiose committenze. Evocare questi collezionisti e il loro palazzi, frequentati dagli appassionati e dagli artisti, permetterà anche di mostrare l'influenza di Caravaggio e dei suoi temi sui pittori europei.
Dopo gli amici e i sostenitori di Caravaggio, la mostra proseguirà nel presentare i suoi nemici e rivali presenti sulla scena artistica romana di quel tempo. Caravaggio, che non voleva essere imitato e che lo fu suo malgrado, si è talvolta opposto ai suoi contemporanei, in occasione di discussioni, risse, e anche di processi.
La mostra si chiuderà sull'episodio della rissa del 1606, nel corso della quale Caravaggio uccide Ranuccio Tomassoni, e sugli ultimi giorni dell'artista a Roma. Condannato a morte in seguito a questa rissa fatale, Caravaggio è costretto all'esilio e muore nel 1610, senza essere potuto tornare a Roma.
Curatori della mostra sono Francesca Cappelletti e Pierre Curie.

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