Arezzo, 12 ottobre 2018 - Quel ritratto è di Caravaggio: si inaugura con il colpo di scena che qualcuno aveva preannunciato la mostra Manara, biografo di Caravaggio che da domani 13 ottobre 2018 fino all’8 gennaio 2019, presenta, per la prima volta al pubblico, la parte inedita della graphic novel di Milo Manara, dedicata alla vita di Michelangelo Merisi. E mentre gli spazi della Galleria Comunale d'Arte Contemporanea (Piazza San Francesco, 4) propongono, in anteprima assoluta, le quasi 100 tavole dove l’artista veronese racconta il grande maestro del Seicento e la sua esistenza avventurosa, la mostra è destinata a far scrivere una nuova pagina su quello che è il corpus delle opere caravaggesche.
Nell’intento di raccontare come i contemporanei videro e spiegarono il Caravaggio e come lo vedono gli uomini e le donne del nostro tempo, attraverso gli occhi di Milo Manara nell’esposizione aretina entrano in scena anche gli antichi autori che per primi hanno affiancato il Caravaggio. Tra questi Bartolomeo Manfredi il pittore che, unico tra tutti, viene considerato dagli antichi come il primo seguace per eccellenza del maestro che in mostra è presente con il suo capolavoro la Disputa di Cristo tra i dottori del tempio, opera concessa dalla Galleria degli Uffizi.
Arriva invece dalla Galleria Borghese di Roma, il Ritratto di Marcello Provenzale finora attribuito ad Ottavio Leoni, autore tra l’altro di un ritratto celeberrimo di Caravaggio. Su quest’opera Claudio Strinati, che con la collaborazione di Claudio Curcio cura la mostra, ha avanzato un’interessante, nuova ipotesi di attribuzione che potrebbe ricondurla alla mano stessa di Caravaggio.
Tra antichità e attualità la mostra Manara, biografo di Caravaggio, indaga così il talento, la passione e gli eccessi di quel genio artistico e offre un nuovo, sostanziale contributo alla storiografia artistica. Caravaggio, fonte inesauribile di riflessione e approfondimento offre poi l’occasione per il ritorno di Manara al fumetto. La bellezza, nonché il profondo significato espresso da questa sorta di moderna epopea figurativa, viene idealmente paragonata alle più antiche biografie del Caravaggio, quelle che vennero scritte e pubblicate al suo tempo.
Nascono così due volumi (prodotti per l'editore francese Glénat e pubblicati in Italia da Panini), frutto di un'interessante e ricca sceneggiatura. Il primo intitolato La tavolozza e la spada è del 2015 mentre il secondo, La grazia è in uscita per il 2019 ed è anticipato dalla mostra di Arezzo. La mostra Manara, biografo di Caravaggio, è un progetto della Fondazione Guido d’Arezzo ed è realizzata in collaborazione con il Comune di Arezzo, DIALOGUES Srls, COMICON con il contributo di Conad del Tirreno, Estra e Coingas. La mostra è aperta dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Chiusa il lunedì.Il biglietto è acquistabile nella sede della mostra. Ingresso 5 euro, gratuito per i minori di 12 anni (fonte: La Nazione).