Imprenditori e collezionisti d'arte, finanzieri e grandi nomi della moda per rilanciare la Galleria Borghese nel segno di Caravaggio. Nasce a Roma "Mecenati della Galleria Borghese", associazione Onlus presieduta da Maite Bulgari che si propone di "promuovere, sostenere e valorizzare una delle più belle gallerie d'arte d'Europa" [...]
"Questa associazione, come le charities negli Stati Uniti, ci permetterà di svolgere attività che rientrano nel ruolo del museo, ma che non avremmo mai potuto finanziare" prosegue Coliva. A cominciare da quel "grande centro studi su Caravaggio realizzato nella galleria che ne custodisce in assoluto più opere per numero e importanza": un obiettivo su cui l'associazione - annuncia Maite Bulgari - "sta già lavorando". Il debutto ufficiale dell'associazione è fissato per il 3 febbraio, con un'anteprima della mostra di Alberto Giacometti alla Borghese e una raccolta fondi con cena "per trecento selezionati sostenitori", ispirata proprio "ai colori e alle nature morte del Caravaggio".
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"I migranti del tempo": 1 febbraio CARAVAGGIO
“I migranti del tempo”, la trilogia teatrale inedita di Alberto Massarese per “Leonardo Raffaello Caravaggio - Una Mostra Impossibile”, porta in scena i tre geni dell’arte universale e i loro immaginari dialoghi sulla modernità, tra richiami cinematografici e riflessioni sull’opera d’arte e la sua riproducibilità tecnica. Il 18 e il 26 gennaio e il 1 febbraio la Sala del Capitolo del convento di San Domenico Maggiore ospita le tre “Migrazioni”, gli spettacoli monografici nell’ambito dei quali i tre artisti riflettono sul presente.
Il 1 febbraio verrà rappresentato CARAVAGGIO
"Una macchina del tempo e tre geni dell'arte universale che, in viaggio dal passato, si immergono con stupore nella tecnologia dell'oggi, uniti come sono dall'irrinunciabile volontà di continuare a creare" - dice l'autore e regista Alberto Massarese, e continua - "In ogni singolo evento l'artista protagonista discute il suo lavoro e le sue impressioni sul tempo presente con gli altri due. I tre autori in mostra, tra repulsione, entusiasmo e stupore, 'rinascono' nel cuore di una metropoli moderna, irretiti dai mestieri d'arte della contemporaneità o semplicemente posseduti dalle visioni estetiche e scientifiche che il presente offre loro". Articolata in tre "Migrazioni" corrispondenti ad altrettanti spettacoli, "I migranti del tempo" è la partitura teatrale inedita, scritta e diretta da Alberto Massarese, che racconta l'unicità e ... CONTINUA A LEGGERE SU NAPOLITODAY
Siracusa. Caravaggio: altre tele in arrivo nel 2015 per una grande mostra. Mentre il Seppellimento di Santa Lucia non può rientrare alla Borgata (da Siracusaoggi.it)
La cosa che sembrerebbe più facile diventa la più difficile. E quello che è difficile, viceversa, diventa facile. Prendiamo ad esempio, a Siracusa, la discussione attorno al dipinto del Caravaggio “Il seppellimento di Santa Lucia”. Deve tornare o no nella sua sede naturale, la basilica della Borgata? Nessuna obiezione particolare, un trasferimento che – con le opportune garanzie – non dovrebbe poi essere così complicato. Non fosse altro però che le condizioni della chiesa dedicata alla patrona siracusana destano sempre qualche preoccupazione. Da settimane, ad esempio, il portico che si affaccia sulla piazza è interdetto dopo un sopralluogo dei vigili del fuoco. Colpa delle infiltrazioni dal terrazzino calpestabile che sovrasta proprio il colonnato e che avrebbe causato una situazione di potenziale pericolo di distacco di porzioni della volta. E dire che gli ultimi lavori risalgono al 2011. Il sospetto che non siano stati eseguiti a regola d’arte è legittimo. In queste condizioni, troppo rischioso dare lo sta bene al trasferimento della preziosa opera del Merisi che sarebbe così soggetta a eccessivi rischi di umidità. E mentre non si riesce a trovare la quadra per spostare con la giusta sicurezza un dipinto da una chiesa all’altra della città, a Siracusa arriverà nel 2015 “La crocifissione di Sant’Andrea”: uno dei dipinti più conosciuti del Caravaggio, custodita nel museo americano di Cleveland. E’ il pezzo pregiato della mostra “..... CONTINUA A LEGGERE SU SIRACUSAOGGI.IT
E se Caravaggio fosse figlio d'arte? (di Renato Di Tomasi)
I documenti attestano che il grande artista ebbe in casa propria il primo approccio alla pittura
Giovanni Pietro Bellori (Roma 1613-1696), letterato e studioso dell’arte fra i più importanti del sec. XVII, fu, com'è noto agli studiosi, un dichiarato denigratore del Caravaggio. Nelle “Vite de’ pittori, scultori et architetti moderni”, pubblicate a Roma nel 1672, egli ne traccia la biografia, elaborata da un primo abbozzo scritto nel 1645. Appena tre anni prima, nel 1642, Giovanni Baglione, pittore, concorrente e nemico di Michelangelo Merisi, aveva pubblicato una biografia sul Caravaggio all’interno delle sue “Vite de’ pittori, scultori et architetti”. Quindi il Bellori, nel comporre la sua biografia del Caravaggio, ebbe certamente presente l’opera del Baglione, che egli aveva personalmente conosciuto e frequentato.
Fatta questa premessa, nel presente studio, che vede il Bellori coprotagonista, ci si asterrà dall’entrare nel particolare di tutte le omissioni e distorsioni che questi fece riguardo la figura artistica e umana del Caravaggio, e si prenderà in considerazione solo un piccolissimo brano della parte iniziale della biografia, dove il Bellori narra della nascita della passione per la pittura del Merisi: “Si esercitò giovane nell’arte di murare, e portò lo schifo della calce nelle fabbriche; poiché impegnandosi Michele in Milano col Padre, che era muratore, s’incontrò à far le colle ad alcuni Pittori, che dipingevano à fresco, e tirato dalla voglia di usare i colori accompagnandosi con loro, applicandosi tutto alla pittura” ...
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Giovanni Pietro Bellori (Roma 1613-1696), letterato e studioso dell’arte fra i più importanti del sec. XVII, fu, com'è noto agli studiosi, un dichiarato denigratore del Caravaggio. Nelle “Vite de’ pittori, scultori et architetti moderni”, pubblicate a Roma nel 1672, egli ne traccia la biografia, elaborata da un primo abbozzo scritto nel 1645. Appena tre anni prima, nel 1642, Giovanni Baglione, pittore, concorrente e nemico di Michelangelo Merisi, aveva pubblicato una biografia sul Caravaggio all’interno delle sue “Vite de’ pittori, scultori et architetti”. Quindi il Bellori, nel comporre la sua biografia del Caravaggio, ebbe certamente presente l’opera del Baglione, che egli aveva personalmente conosciuto e frequentato.
Fatta questa premessa, nel presente studio, che vede il Bellori coprotagonista, ci si asterrà dall’entrare nel particolare di tutte le omissioni e distorsioni che questi fece riguardo la figura artistica e umana del Caravaggio, e si prenderà in considerazione solo un piccolissimo brano della parte iniziale della biografia, dove il Bellori narra della nascita della passione per la pittura del Merisi: “Si esercitò giovane nell’arte di murare, e portò lo schifo della calce nelle fabbriche; poiché impegnandosi Michele in Milano col Padre, che era muratore, s’incontrò à far le colle ad alcuni Pittori, che dipingevano à fresco, e tirato dalla voglia di usare i colori accompagnandosi con loro, applicandosi tutto alla pittura” ...
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Da Caravaggio a Canaletto: a Budapest due secoli di arte italiana (di Michele Cuppone, sul GdA)
Un museo nel museo. Tale può definirsi la mostra «Caravaggio to Canaletto», ospitata nello Szépmüvészeti Múzeum di Budapest, istituzione ricca già di per sé (ma forse un po’ penalizzata perché territorialmente ai margini nel contesto europeo) di cui la rassegna sviluppa le sezioni di pittura italiana relative ai secoli XVII e XVIII (comprendendo anche gli stranieri per gran parte formatisi e operanti nella Penisola). Entro i termini indicati da due artisti di talento e fama capitali, si può dire felicemente realizzata l’impresa di rappresentare le diverse correnti di un ampio periodo storico artistico, perlomeno le principali, non mancando comunque di includere personalità ed espressioni più peculiari, tra cui alcuni anonimi maestri di indubbio fascino.
Grazie all’apparato didattico efficace nella sua sintesi (e che pure non rinuncia ad accennare a questioni di carattere più specialistico) e a diversi accostamenti e confronti ben riusciti, il visitatore è guidato con sicurezza attraverso l’evoluzione della pittura di due secoli ...
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La tecnica della pittura su tela nell'opera di Caravaggio (Roma, 19 febbraio)
Roma, mercoledì 19 febbraio, ore 18,00
Incontro "La pittura su tela"
Prima parte.
Restauratrici: Valeria Merlini e Daniela Storti
La tecnica della pittura su tela nell’opera di Caravaggio
Seconda parte.
Ricercatore: Michele Cuppone
Caravaggio. La Natività di Palermo: un quadro del 1600 o 1609?
Terza parte.
Storico dell’arte: Silvia De Angelis
Caravaggio. L'evoluzione di un artista attraverso la lettura della sua tecnica pittorica e l’analisi dei suoi capolavori
Clicca qui per maggiori informazioni e il programma completo degli incontri
Incontro "La pittura su tela"
Prima parte.
Restauratrici: Valeria Merlini e Daniela Storti
La tecnica della pittura su tela nell’opera di Caravaggio
Seconda parte.
Ricercatore: Michele Cuppone
Caravaggio. La Natività di Palermo: un quadro del 1600 o 1609?
Terza parte.
Storico dell’arte: Silvia De Angelis
Caravaggio. L'evoluzione di un artista attraverso la lettura della sua tecnica pittorica e l’analisi dei suoi capolavori
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Caravaggio, Tiziano e Rembrandt: i capolavori prendono vita
Si chiama "Beauty" l'animazione realizzata dal regista Rino Stefano Tagliaferro che allo splendore di decine di capolavori ha aggiunto la forza espressiva di un gesto. Una carezza, una smorfia, movimenti a volte impercettibili per donare una nuova dimensione a quella bellezza che si è soliti fruire nell'immobilità di un dipinto
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