“I migranti del tempo”, la trilogia teatrale inedita di Alberto Massarese per “Leonardo Raffaello Caravaggio - Una Mostra Impossibile”, porta in scena i tre geni dell’arte universale e i loro immaginari dialoghi sulla modernità, tra richiami cinematografici e riflessioni sull’opera d’arte e la sua riproducibilità tecnica. Il 18 e il 26 gennaio e il 1 febbraio la Sala del Capitolo del convento di San Domenico Maggiore ospita le tre “Migrazioni”, gli spettacoli monografici nell’ambito dei quali i tre artisti riflettono sul presente.
Il 1 febbraio verrà rappresentato CARAVAGGIO
"Una macchina del tempo e tre geni dell'arte universale che, in viaggio dal passato, si immergono con stupore nella tecnologia dell'oggi, uniti come sono dall'irrinunciabile volontà di continuare a creare" - dice l'autore e regista Alberto Massarese, e continua - "In ogni singolo evento l'artista protagonista discute il suo lavoro e le sue impressioni sul tempo presente con gli altri due. I tre autori in mostra, tra repulsione, entusiasmo e stupore, 'rinascono' nel cuore di una metropoli moderna, irretiti dai mestieri d'arte della contemporaneità o semplicemente posseduti dalle visioni estetiche e scientifiche che il presente offre loro". Articolata in tre "Migrazioni" corrispondenti ad altrettanti spettacoli, "I migranti del tempo" è la partitura teatrale inedita, scritta e diretta da Alberto Massarese, che racconta l'unicità e ... CONTINUA A LEGGERE SU NAPOLITODAY