Il Caravaggio di Palermo: la "Natività" con i santi Lorenzo ... e Francesco?




Sono disponibili on line gli interventi di Michele Cuppone e Rodolfo Papa nella puntata di Siamo Noi dedicata all'arte sacra, andata in onda su TV2000 il 27 aprile 2016 (VIDEO).
Parlando del furto della Natività di Palermo, datata 1600, è stata presentata l'ipotesi che il personaggio tradizionalmente identificato come san Francesco non sia tale.


L'ipotesi è comunque ripresa in un contributo in corso di pubblicazione, di cui qui si dà un'anticipazione:

«È singolare vedere un san Francesco stempiato che, rispetto ai quadri di Hartford, Cremona e Carpineto e al di là della già sintomatica assenza delle stimmate, solo in tale occasione Caravaggio raffigura con barba e capelli neri anziché castani, il saio senza strappi né rattoppi e aggiungendovi il mantello. Il tutto, assieme alla posizione più arretrata (sembra anche rispetto al bue) e parzialmente nascosta dalle altre figure, fa sospettare che possa trattarsi di un semplice frate francescano; con vesti più cappuccine che conventuali, come ci si attenderebbe poiché conventuali erano i frati della vicina chiesa di San Francesco, con i quali l’omonima compagnia ebbe più strette relazioni intorno al 1600. Quando sull'opera non si era ancora adagiata la più usuale denominazione di Natività con i santi Lorenzo e Francesco discendente dall’indiretta lettura di Bellori, il personaggio sullo sfondo non sempre era stato riconosciuto immediatamente e inequivocabilmente come il santo di Assisi: alcuni studiosi, liberi da condizionamenti ancorché non avendo notato il cordone annodato in vita (o piuttosto non avendolo considerato accessorio esclusivo dei frati), l’avevano visto come pellegrino; altri come pastore; qualcun altro ancora manifestava il pensiero, evidentemente non isolato, secondo cui la lettura come san Francesco viene accettata per tradizione e autorevolezza delle fonti, se comunque a prima vista “vediamo un frate cappuccino che giunge le mani in preghiera”; più recentemente, si è parlato di un “san Francesco in veste fratesca”. 
Se dunque di semplice frate si tratta, esso rappresenterebbe l’adorazione da parte dei religiosi accanto a quella della gente comune incarnata nel pastore più a destra (che tale si riconfermerebbe, anche per la presenza dell’angelo con cartiglio tipica dell’annuncio ai pastori). In ogni caso sarebbe più opportuno chiamare il quadro semplicemente Natività, ovvero Adorazione del Bambino». (di Michele Cuppone)