L’iniziativa solidale sarà fruibile dal pubblico sino a fine settembre ed è stata inaugurata lo scorso venerdì 21 maggio.
La mostra, aperta sino a settembre 2021 vuole superare gli stereotipi del genere femminile e farà convergere opere pittoriche di GAS collettivo d’arte indipendente.
L’idea di Alex Caminiti è far emergere i segreti del Caravaggio che nella città dello Stretto ha dato vita a numerose opere di rilievo. “Della vita di Caravaggio a Messina non si è parlato molto quasi a volere saltare questa tappa. Qui ha fatto tantissimi lavori importanti, anche celati, che nessuno ha mai approfondito e che sono stati trafugati quando è morto a Porto Ercole.
Di queste opere non si saprà più niente. Con questa esposizione intendo onorare la figura di Lena.
Maddalena Antognetti, detta Lena, era una delle cortigiane note nella Roma a cavallo tra il XVI e il XVII secolo che Michelangelo Merisi ha usato come modella per dipingere le sue vergini e le sue sante, una scelta provocatoria che generò non poco scalpore all’epoca. Lena è stata la Vergine sia nella Madonna dei Pellegrini di sant’Agostino che nella Madonna dei Palafrenieri della Galleria Borghese, nonché della Maddalena in estasi, in collezione privata a Roma.
Una prostituta sin da giovanissima e amante del cardinal Montalto, il potente Alessandro Damasceni Peretti, nipote di papa Sisto V (1585-1590), prima di diventare la donna di Caravaggio.
La “Lena” dei dipinti è stata rappresentata da Marina La Rosa.
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