PORTO ERCOLE. Otto marzo, festa della donna, quest’anno coincide con un giorno importante per chi, come me, è affetto da qualche tempo da Sindrome di Caravaggio: nel bergamasco, i discendenti di Michelangelo Merisi si sottoporranno al test del Dna. Ma, se in tutti questi anni, sarà pur vero che abbia imparato a conoscere il “cuore” delle persone, allora sostengo, con una certa convinzione, che la dottoressa Giovanna Anastasia è una testimone assolutamente credibile. In cuor mio, gli esami e i test potranno solo che confermare quanto lei ha sempre sostenuto.
D: Dottoressa Anastasia, grazie a lei iniziarono le ricerche per i resti di Michelangelo Merisi. Ma come nasce questa passione per Caravaggio?
R: “Sono un’archeologa che oramai fa delle ricerche in proprio. Mi sono dedicata soprattutto alla storia di Porto Ercole, di cui sono originaria da diversi secoli. Ho studiato e lavorato soprattutto nelle fortezze. Possiamo però dire che sono cresciuta a pane e Caravaggio... CONTINUA A LEGGERE L'INTERVISTA E VEDI IL VIDEO SUL BLOG DI EGIZIO TROMBETTA