da "La Repubblica" dell'11 gennaio 2013: “Caravaggio o della Vulgata” è un affascinante volume a firma di Daniele Radini Tedeschi, in cui si fondono critica d’arte e interpretazione filosofico-teologica, arricchite da una visione personale e innovativa. Se San Girolamo con la sua Vulgata operò una innovativa traduzione della Bibbia apportando esegesi e interpretazione al testo allo stesso modo il presente volume ridisegna la figura del Merisi ponendo ordine tra le numerose fonti e conferendo una interpretazione che attinge dal sociale di quei secoli. Cultura gesuita-iberica, patrimonio controriformato post-tridentino, diversi ordini religiosi e vari committenti incisero sul trascorso del grande artista che qui svela i suoi turbamenti, i suoi conflitti interiori, la sua vocazione e la sua anima. Ed è proprio l’anima del Caravaggio che ispira la produzione pittorica, un’anima posta sotto l’analisi lenticolare dell’autore, filosofo, esperto d’arte e di teologia. Egli “viviseziona” le opere del Maestro traducendone, da arte a scritto, un ritratto che potremmo definire universale. L’uomo Caravaggio, lacerato e immerso in una crisi morale e epistemologica, si riflette infatti nelle fragilità e nelle insicurezze dell’umanità condizionata da quella relatività di valori che ciclicamente si ripetono rendendo necessaria una “Nuova Vulgata”. Risposta a tale necessità è il “Caravaggio o della Vulgata”, uno scritto sentito e toccante che coniuga mirabilmente la scientificità dell’approccio critico con l’analisi di un artista profondamente umano. ACCEDI AL SITO UFFICIALE PER MAGGIORI INFORMAZIONI SUL VOLUME E SULL'AUTORE