A proposito della Canestra, di questo infungibile quadretto, il più mignon del
Caravaggio, occorre rilevare che proprio le sue dimensioni, quali sono riportate
da storici, studiosi e regestatori nei loro scritti o cataloghi, non sono poi state
così unitariamente fissate, e la cosa, curiosamente, è sfuggita a tanti (con alcune
eccezioni, tra cui P. Robb, 1998, p. 532), compreso chi scrive, che nella propria
monografia (2008, scheda n. 17) se ne è avveduto, intervenendo
opportunamente, solo quando erano pronte le copie staffetta. Vi è infatti
un’insanabile incompatibilità, aritmetica si potrebbe dire, tra la taglia mini (cm
31 x 47) e la taglia maxi (cm 46 x 64,5 – con una “tolleranza” di mezzo
centimetro in larghezza) indicate dai vari autori: limitandoci ad alcuni esempi,
la prima è stata pubblicata da Longhi (1968), M. Marini (1974), Cinotti (1983 e
1991), Hibbard (1983), Gregori (1985), Frèches (1995), König (1997), Bona
Castellotti (1998), Puglisi (1998), Wilson-Smith (1998), Zeri (1998),
Ragozzino (2000), Lambert (2001), M. Marini (2001), F. Marini (2003), Gash
(2003), Guasti/Neri (2004), Fo (2005), Sgarbi (2005), Jover (2007), Bott
(2009), Schütze (2009), Bolard (2010), Nuridsany (2010), Milesi (2010), Spike
(2010), nonché nel catalogo della mostra, curato da Duncan Bull, “Rembrandt-.... CONTINUA A LEGGERE L'ARTICOLO SU CARAVAGGIO400.ORG