Liu Bolin si mimetizza nel "San Girolamo" di Caravaggio


È stata la sala Caravaggio della Galleria Borghese ad ospitare il 7 febbraio l’evento clou del Rome Chinese New Year, l’iniziativa organizzata in occasione delle celebrazioni del Capodanno Cinese. L’artista “invisibile” Liu Bolin, le cui opere hanno ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali, si è infatti esibito in una live performance culminata nella creazione di un nuovo scatto-autoritratto fotografico. 
L’obiettivo prescelto, dipinto a olio su tela proprio dal Michelangelo Merisi da Caravaggio, era il San Girolamo, opera degli inizi del XVII secolo. La sua esibizione, che lo ha visto “scomparire” proprio grazie alla mimetizzazione cromatica con un’angolazione del quadro, era stata anticipata il giorno prima da un paziente lavoro di scelta di colori, angolazioni e prospettive coordinato insieme allo staff tecnico-artistico della BoxartGallery, la galleria di Verona che per prima ha scoperto nell’East Village di Pechino e fatto conoscere nel nostro Paese il talento e l’originalità di Bolin, Una volta riprodotti lo sfondo della parete e la cornice del quadro sulla tuta mimetica, i due giovani artisti Andrea Facco e Mara Piras hanno iniziato a dipingerne il volto, mentre Bolin, immobile, gradualmente si immergeva nella tela grazie ad un’operazione di illusione-percezione ottica. 
In una serata realizzata in collaborazione con la Galleria Borghese, blindata a stampa, istituzioni cinesi e aziende legate al Paese del Sol Levante [...] è stato compiuto il nuovo originalissimo atto del progetto “Secret Tour”, in cui Bolin mescola performance, pittura e fotografia per fondere la propria immagine con quelle di monumenti e opere d’arte simboliche italiane. 
“La Galleria Borghese – chiosa Beatrice Benedetti, direttrice artistica di Boxart – ha una tale densità di capolavori, da Antonello da Messina, a Tiziano, a Bellini, all’arte classica, difficile da condensare in un solo scatto. Con l’opera di Liu Bolin, abbiamo colto una parte per il tutto: dopo l’iconica scultura di Canova, davanti alla quale abbiamo lavorato sette anni fa, la sala più rappresentativa ci è sembrata quella dove si trovano sei dei dodici Caravaggio in origine nella collezione di Scipione Borghese. Un vero tesoro di cui vantarsi nel mondo” [...]

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