Lezione di Claudio Strinati su Caravaggio, giovedì 30 aprile per "#maestri"

La lezione sarà trasmessa giovedì 30 aprile alle 15:20 su Rai 3

All’inizio fu il Maestro Manzi a portare la scuola nelle case degli italiani. Oggi, nell’età più tecnologica della storia, Rai Cultura segue quei passi con una nuova offerta didattica: “#maestri”, in onda da lunedì 27 aprile, ogni giorno alle 15.20 su Rai3. Il programma è firmato da Rai Cultura e realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, e rientra nell’offerta didattica #lascuolanonsiferma.
Arte, scienza, letteratura, ma anche informatica, cucina e musica. Accademici e grandi divulgatori portano la scuola a casa con brevi lezioni di quindici minuti rivolte a tutti gli studenti: 43 puntate, 86 lezioni rivolte a tutti gli studenti degli istituti superiori, con più di venti maestri d’eccellenza. Un “mosaico didattico” senza precedenti, ordinato da Edoardo Camurri che presenta e introduce i protagonisti della cultura, gli accademici di tutte le discipline, i grandi divulgatori scientifici. Tra i nomi, Alessandro Barbero, Eva Cantarella, Marta Cartabia, Sabino Cassese, Andrea Giardina, Vittorio Lubicz, Alberto Melloni, Maria Grazia Messina, Marco Mezzalama, Massimo Montanari, Piergiorgio Odifreddi, Telmo Pievani, Nicola Piovani, Chiara Saraceno, Liliana Segre, Luca Serianni, Beppe Severgnini, Claudio Strinati, Gianni Toniolo, Mario Tozzi, Alessandro Zuccari.
La prima settimana di “#maestri” si apre, lunedì 27 aprile con Alessandro Barbero che riflette sulla lezione delle due guerre mondiali, mentre Vittorio Lubicz propone un viaggio nel tempo della fisica. Martedì 28 si parla di Big data con Marco Mezzalama e di Impressionismo con Maria Grazia Messina, mercoledì 29 Telmo Pievani parla del concetto di “imperfezione” e Luca Serianni ripercorre la storia della nostra lingua. Giovedì 30 aprile, infine, protagonisti Giorgio Odifreddi con la matematica degli antichi Greci e Claudio Strinati con una lezione su Caravaggio (fonte: Ufficio Stampa Rai).
Strinati racconta un pittore dall’arte grandissima e dal destino tragico: Michelangelo Merisi, il Caravaggio. Una storia che, dalla Lombardia, porta a Roma e a tanti capolavori. Primo tra tutti, La vocazione di Matteo, dove Caravaggio “inventa” la luce, che cammina nella direzione del dito del Salvatore verso Matteo. È come se avesse inventato il cinema, perché la luce è solo un artificio creato dall’autore e non luce naturale (fonte: Artemagazine).

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