Caravaggio nei Quartieri Spagnoli con "Napoli fashion on the road"

Napoli fashion on the road presenta la nuova tappa, attraverso un reportage all’insegna dell’arte e del misticismo, nei Quartieri Spagnoli, area pulsante, di frenetica vivacità nel cuore del capoluogo campano. La bellissima modella, si presenta in un mistico outfit da angelo, illuminando con la sua bellezza le stradine del quartiere, tra lo stupore dei passanti. Un bellissimo e radioso angelo, simbolo di forza e coraggio, di misericordia, di protezione della città, di contatto tra cielo e terra, di speranza e di amore.
L’angelo, una figura che Napoli fashion on the road ha voluto correlare anche al mondo dell’arte, grazie alla celebrazione di due straordinari pittori che vissero a Napoli nel ‘600, e che inclusero gli angeli tra i loro capolavori: Michelangelo Merisi detto “Il Caravaggio“, e Jusepe de Ribera detto “Lo Spagnoletto“. Ribera, fu l’artista capace di dipingere l’anima di Napoli, città in cui si trasferì nel 1616, in casa dell’anziano pittore dei Quartieri Spagnoli Giovanni Bernardino Azzolino. Dipinse in quell’anno numerosi capolavori tra cui “San Girolamo e l’Angelo“, attualmente conservato nel Museo di Capodimonte di Napoli ed oggi in copia esposto agli scatti del fotografo, in uno dei due pannelli utilizzati dalla modella, tra le strade dei Quartieri Spagnoli. I Pannelli, raffiguranti dunque l’opera di Ribera, e l’altra più celebre “Le Sette opere di Misericordia” (1616-17) del Maestro Caravaggio, conservata nella Chiesa del Pio Monte della Misericordia a Napoli. 
Opere, ambedue caratterizzate dalla presenza di angeli. Nella parte superiore troviamo la figura della Madonna rappresentata sorprendentemente come una donna affacciata al balcone in un vicolo di Napoli, con in braccio Gesù bambino che si sporge per osservare cosa accade in strada; di straordinaria bellezza la presenza di due angeli che si abbracciano alludendo al tema della fratellanza e sotto apprezziamo le scene dedicate alle sette opere di misericordia: Dar da mangiare agli affamati, dar da bere agli assetati, vestire gli ignudi, alloggiare i pellegrini, visitare gli infermi, visitare i carcerati, seppellire i morti.
Il pittore adottato dalla città partenopea mette in risalto la misericordia spontanea del popolo napoletano, incurante dei nobili dell’istituzione, che attraverso la carità, rafforzavano il loro potere. Alla luce di quanto riportato nella tela, la critica ha interpretato “Le Sette Opere di Misericordia”, come un omaggio del Caravaggio agli abitanti della città di Napoli.
Stupisce dunque la rappresentazione quasi “terrena” del divino, intento che Napoli fashion on the road ha provato a perseguire con la presenza di un angelo nel dedalo di vicoli dei Quartieri Spagnoli, tra passanti stupiti, e talvolta commossi. Come nel caso di un’anziana donna, Maria, che estasiata dall’immagine della modella nei panni dell’angelo, la bacia e la contempla.
Un’immagine che condensa tutto il senso del reportage, trasferendo l’umanità di una persona semplice in contemplazione della simbolica rappresentazione del divino: un divino che in quel momento è parso a Maria più vicino, più carnale, più terreno, cosi come nella poetica che sta alla base della sopra menzionata tela di Caravaggio [...]

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