La sepoltura con le presunte spoglie del Merisi è stata spostata al camposanto dove nulla la segnala Accuse dalla minoranza
Il sarcofago che contiene le ossa attribuite al Caravaggio ha trovato posto nel cimitero di Porto Ercole, anche se trovarlo al momento non è semplice; non c’è nessuna indicazione.
Fino ad alcune settimane fa la tomba con le presunte spoglie si trovava nel cuore di Porto Ercole, ora è stata spostata nel cimitero non lontano dal muretto perimetrale, circondata da una siepe d’alloro.
«Le insegne per rendere più facile trovarlo arriveranno», dice il sindaco di Monte Argentario Franco Borghini. Per il momento non c’è nemmeno nessuno, al cimitero, che possa fornire indicazioni sull’orario di apertura.
Lo spostamento della tomba a Porto Ercole aveva creato non poche polemiche. C’è chi neppure crede che il sarcofago contenga effettivamente le ossa del celebre pittore. Spoglie che furono “trovate”, studiate, analizzate e riportate a Porto Ercole ormai 9 anni fa da un comitato - era il 2010 - sotto la precedente amministrazione targata Arturo Cerulli che in quel progetto credeva e voleva investire.
La stessa giunta aveva posizionato il sarcofago al centro del paese: il monumento funerario doveva servire - sempre nelle intenzioni dell’ex amministrazione - come polo attrattivo, per portare cioè turisti e creare economia, con tutto l’indotto collegato (ristorazione, soggiorni in hotel, godimento dei servizi etc). Vista da questa prospettiva è diverso ora il caso, dato che la sepoltura si trova ora al cimitero prima di entrare in paese.
«Alcuni commercianti – dice Michele Lubrano, consigliere di minoranza – ieri mi hanno detto che i turisti cercano i resti del pittore e quando viene loro spiegato dove si trovano adesso storcono il naso, perché di certo non possono arrivarci a piedi ma devono di nuovo prendere la macchina e andare in un posto dove non c’è nulla. Avevamo raccolto 900 firme chiedendo che, se doveva essere spostato, il sarcofago venisse mantenuto in centro e non trasferito così lontano». Il sindaco e la giunta guidata da Borghini, però, hanno sempre sostenuto che l’avrebbero spostato e così è stato fatto. Per il primo cittadino, una tomba non può stare nel centro del paese ma «deve stare in un cimitero», tutt’al più in una chiesa.
Nella piazzetta in via Principe Umberto dove fino ad alcuni mesi fa si trovava l’arca funeraria adesso è stato realizzato - sempre dall’attuale amministrazione - uno spazio di verde pubblico, con aiuole e panchine. Qui, a quanto pare, il sarcofago non dovrebbe tornare.
Chi vorrà vedere le presunte spoglie del Merisi dovrà andare al cimitero e lo troverà, per il momento senza insegne. Un domani dovrebbero arrivare anche le relative indicazioni (fonte: Il Tirreno).