E’ stata un’operazione come quelle che si vedono nei film polizieschi tanto popolari in Germania. Lo sfondo: una stazione un po’ periferica di Berlino, quella che collega l’area della Fiera, nell’estremo Ovest della capitale tedesca, con il centro città. I protagonisti: tre ucraini e un russo, intenti a cedere a un acquirente un quadro rubato che potrebbe fruttare sul mercato nero decine di milioni di euro. La vendita va però a monte per l’intervento del Bka, l’Fbi tedesca. È così che venerdì a Berlino è stato recuperato il dipinto Il bacio di Giuda (conosciuto anche come La cattura di Cristo), attribuito a Caravaggio e rubato il 30 luglio del 2008 dalle pareti del Museo di arte occidentale e orientale di Odessa, in Ucraina. I ladri erano entrati da una finestra, aggirando un sistema d’allarme antiquato, avevano ritagliato la tela dalla sua cornice ed erano scappati indisturbati passando per il tetto. Da allora il quadro era scomparso nel nulla. Un suo presunto ritrovamento da parte della polizia ucraina, nel dicembre di due anni fa, era stato smentito. Poi la svolta: nel marzo di quest’anno il direttore del museo di Odessa, Vladimir Ostrovsky, riceve un bigliettino durante una conferenza stampa. Sopra, soltanto un link a una pagina Internet. Ostrovsky si collega e scopre che il quadro di Caravaggio è stato messo in vendita in un’asta online. Prezzo di partenza: appena 1,5 milioni di euro per una tela che, sul mercato nero, può arrivare a valerne 100 (il Bka non si sbilancia sull’effettivo valore, parlando di una somma milionaria «a due cifre»). Ostrovsky non esita a contattare la polizia ucraina,..... LEGGI TUTTO L'ARTICOLO DI ALESSANDRO ALVIANI SU "LA STAMPA.IT"