Palazzo Pitti, 21 maggio 2010. Firenze inaugura la sua stagione caravaggesca: due grandi mostre in tre prestigiose sedi museali faranno scoprire e riscoprire capolavori noti e meno noti, con qualche “inedita” sorpresa. Se il contesto è quello delle celebrazioni del IV centenario della morte di Caravaggio, il “motivo” è il legame più o meno diretto fra il maestro, con i suoi seguaci, e la città; un rapporto che, cronologicamente, va ben oltre la fine del grande movimento seicentesco del caravaggismo, per giungere fino al novecento con l'operosità di Roberto Longhi, primo grande nuovo scopritore del genio lombardo. E se, apparentemente, tale relazione sembra meno scontata rispetto ad altre città italiane (Roma e Napoli in primis), ci pensa la soprintendente Cristina Acidini a presentarne le “ragioni”. Firenze detiene, dopo la capitale, il maggior numero in assoluto di dipinti del Merisi, grazie ... LEGGI TUTTO L'ARTICOLO