Stamattina, 16 giugno, in contemporanea con la conferenza stampa che si sta tenendo ora a Ravenna possiamo pubblicare un'intervista esclusiva di Egizio Trombetta con il Prof. Giorgio Gruppioni sulle ultime novità dei lavori di indagine sulle spoglie mortali di Caravaggio.
16.07.10. Professor Gruppioni, a che punto siamo con le indagini delle spoglie mortali di Caravaggio? “La cosa che posso dire è che abbiamo concluso una prima fase della ricerca, nella fase successiva cercheremo ulteriori confronti per avere delle conferme maggiori per quanto riguarda l’identificazione mediante il dna. Il dna dei reperti ossei era estremamente degradato e quindi i confronti che sono stati possibili sono stati limitati. Tuttavia abbiamo trovato una condizione di compatibilità che ci dice che con buona probabilità i resti siano effettivamente quelli del Caravaggio. Non siamo però scientificamente ancora nelle condizioni di poter tirare delle conclusioni definitive
”Quindi si dovrà andare avanti…“ Si intendiamo percorrere ancora le piste che ci hanno dato dei risultati. Per esempio, la cosa che intendiamo fare è uno studio più allargato su certi portatori del cognome. Sulla base di questo elemento si fonda quello si fonda l’identificazione di carattere genetico. Un tentativo che pensiamo di fare è anche quello di arrivare a trovare dei resti di individui strettamente imparentati con Caravaggio. Mi riferisco ad uno zio sacerdote del pittore che morì in una parrocchia milanese.....